…novità

In un’intervista concessa ieri a Repubblica il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman dichiara che i tempi sono maturi per un’alleanza strutturale fra Israele e gli Stati sunniti moderati, tra cui pare includere, oltre a Egitto e Giordania, l’Arabia Saudita. L’ho trovata una battuta divertentissima perché non esiste cultura civica più arretrata di quella dei sauditi. Ciò non toglie che rapporti di buon vicinato con il mondo arabo sarebbero una straordinaria novità per la vita di Israele e della regione tutta. Si dice che le vie del Signore sono infinite, così, a volte, la pace arriva da chi meno te lo aspetti, per dinamiche neanche ben progettate, ma create dai vari posizionamenti di campo. Non credo che ci siano i presupposti di un riconoscimento formale di Israele dopo quelli che lo stesso Lieberman definisce “decenni di lavaggio del cervello contro Israele” rivolti alle opinioni pubbliche arabe. Una semplice inversione di tendenza sarebbe, però, già un buon risultato.

Davide Assael, ricercatore

(1 marzo 2017)