Milano – Perché ci piacciono i film,
la parola agli scienziati

Manifesto efinitivo web CinetecaNata seguendo l’esempio dell’Università Ebraica di Gerusalemme, arriva anche in Italia la rassegna che unisce la passione per il cinema e la scienza: si tratta della prima edizione del Festival “Cervello&Cinema” (27 marzo – 2 aprile, Cinema Spazio Oberdan a Milano). Protagonisti dell’evento, sia le pellicole sia diversi neuroscienziati e psicanalisti che risponderanno a domande su come ad esempio le prime influenzino il nostro cervello, o sul perché i film ci piacciono e ci coinvolgono. L’evento segue la tradizione divulgativa dei BrainForum di BrainCircleItalia, ed è organizzato insieme a Ospedale San Raffaele, Fondazione Cineteca Italiana e all’Università Ebraica di Gerusalemme. “Il Festival – spiega la presidente di BrainCircleItalia e organizzatrice dei BrainForum,Viviana Kasam, che ha curato la realizzazione del Festival assieme al professor Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale – nasce con l’obiettivo di avvicinare un pubblico di non addetti ai lavori, e di giovani, alla ricerca scientifica, uscendo dai luoghi delegati (aule universitarie, centri di ricerca, sale conferenze) e affrontando temi di grande attualità e interesse con un linguaggio accattivante e con l’ausilio di film selezionati per la loro qualità artistica, accoppiando il rigore scientifico a una divulgazione curiosa, insolita e divertente”.
Tra i grandi film che saranno proiettati, Persona di Ingmar Bergman, che sarà accompagnato da un dibattito sul ruolo dei neuroni specchio; A Dangerous Method di David Cronenberg che approfondirà il tema dell’uso dell’elettroshock; L’amore bugiardo di David Fincher, con cui si affronterà il tema della menzogna; Alla ricerca di Dory di Andrew Stanton e Angus MacLane che servirà da spunto per parlare dei “Segreti della memoria”. Sarà invece “Perché il cervello ricorda meglio i cattivi?” la domanda a cui si cercherà di rispondere con il dibattito accompagnato alla proiezione de Il clan di Pablo Trapero.
Gli scienziati commenteranno i film parlando delle loro ricerche, a partire da specifiche aree tematiche come il rapporto tra il cinema e le emozioni, la menzogna, le devianze sessuali, i neuroni specchio e le malattie neurodegenerative. “I legami tra cinema e neuroscienze sono molteplici, tanto che in questa prima rassegna dovremo limitarci ad esplorarne solo alcuni – il commento del il professor Giancarlo Comi. “Mi piace però sottolineare due aspetti che caratterizzano questa rassegna: l’analisi dei complessi meccanismi che regolano le emozioni, la memoria e l’empatia, e le potenzialità e i rischi delle nuove tecnologie di neuromodulazione. L’arte al servizio della scienza e la scienza al servizio dell’arte”.

(17 marzo 2017)