Torino, il sindaco chiarisce“Noi, contro distorsioni su Israele”
L’amministrazione comunale di Torino si dissocia in modo fermo da ogni distorsione in chiave anti-israeliana della storia. Ad affermarlo, in una lettera inviata al presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni, il sindaco della città Chiara Appendino. In una lettera inviata nelle scorse ore a Disegni, il sindaco ha infatti dato una risposta chiara e positiva alle preoccupazioni espresse dalla Comunità ebraica a seguito di un’iniziativa organizzata lo scorso 22 marzo con il patrocinio della Città di Torino e trasformatasi in un evento di propaganda contro Israele. “Sia io sia ogni membro di questa amministrazione ci dissociamo da una visione unilaterale della storia che porta a distorsioni più o meno macroscopiche della realtà. – ha scritto Appendino in riferimento all’incontro in questione, che si era trasformato da una presentazione di un progetto umanitario a Gaza a occasione per alcuni di gettare veleno su Israele e a favore del suo boicottaggio. “In particolare – prosegue il sindaco – mi dissocio fermamente dalle opinioni di chi paragona la crisi umanitaria di Gaza ai campi di sterminio nazisti o di chi definisce in termini di pulizia etnica talune politiche dello Stato d’Israele nei confronti della popolazione palestinese”. “Come Comunità ebraica esprimiamo il nostro apprezzamento per questa forte scelta del sindaco e di tutta la sua amministrazione di dissociarsi da quanto affermato durante l’incontro tenutosi nella Sala delle Colonne del Municipio”, ha dichiarato il presidente Disegni a Pagine Ebraiche. A quell’evento avevano partecipato sia il vicesindaco sia il presidente del Consiglio Comunale di Torino: una scelta per cui Disegni, nella iniziale missiva di protesta al sindaco, aveva espresso il suo sconcerto. “La semplice presenza dei rappresentati della città a tale dibattito – il chiarimento arrivato poi dalla Appendino – non equivale in nessun modo a condivisione delle opinioni ivi espresse”. Peraltro nella sua risposta a Disegni, il sindaco spiega anche che alcuni dei partecipanti al controverso incontro non facevano parte del progetto su Gaza che doveva essere discusso e non avevano “beneficiato del patrocinio della Città”.
“Sono lieto che ci sia stato questo chiarimento, in particolare a poche ore da una manifestazione che coinvolge proprio la Comunità ebraica e tutta la città di Torino e che rappresenta un importante momento di condivisione dei valori civili e democratici per la nostra società”, ha sottolineato il presidente Disegni, riferendosi alla marcia che si terrà domani in memoria del partigiano ebreo torinese Emanuele Artom. “Positivo – prosegue il presidente – anche il richiamo fatto dal sindaco, nella sua lettera di risposta, in cui rileva l’importanza e il contributo dato dalla realtà ebraica a Torino”. Appendino ha infatti ricordato come il mondo ebraico “abbia profonde e illustri radici” nel capoluogo piemontese, “le quali sono indissolubilmente intrecciate all’identità plurale della nostra città”.
Daniel Reichel @dreichelmoked
(30 marzo 2017)