Milano in festa per Israele
Una grande festa per i 69 anni d’Israele che ha visto uniti i membri della Comunità ebraica di Milano e tutti coloro che sostengono la democrazia israeliana e i suoi valori. Un momento per raccontare, attraverso conferenze, proiezioni, eventi musicali, la bellezza d’Israele e ricordare anche il 50esimo anniversario della liberazione di Gerusalemme, che cade proprio quest’anno. Tante le persone che ieri hanno partecipato alla festa di Yom HaAtzmaut (il giorno dell’Indipendenza) alla Società Umanitaria, organizzato dall’Associazione Amici di Israele – presieduta da Eyal Mizrahi-, con il patrocinio della Comunità ebraica di Milano, e con la collaborazione di diversi enti e associazioni, dall’Ambasciata d’Israele in Italia all’Associazione medica ebraica di Milano e il Keren Kayemeth LeIsrael Italia. Tanti, come accennato, gli incontri tra cui la conferenza d’apertura tenuta dallo studioso del pensiero ebraico Haim Baharier su tema “Gerusalemme. La città bianca, la città plurale”, ma anche la consegna del Premio Parete Amico del popolo di Israele a Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah di Milano. A ricordare cosa significa Israele per il mondo ebraico, le parole di rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, così come quelle di Raffaele Besso, presidente assieme a Milo Hasbani della Comunità ebraica della città. Spazio, in una giornata dedicata a Gerusalemme, poi al racconto di una Capitale che cambia, è riesce sempre più ad unire la sua millenaria storia con una proiezione al futuro, come ha raccontato Avital Kozer Adari, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo. E di futuro – ma anche di presente – hanno parlato il cardiologo Maurizio Turiel e Silvio Taschieri, specialista in Odontostomatologia, sottolineando gli sviluppi tecnologici in campo medicale portati avanti in Italia – e in particolare in Lombardia – in collaborazione con Israele. A moderare l’incontro, David Fargion, presidente dell’Ame Milano. Della vivacità dell’arte israeliana ha invece parlato il noto gallerista Ermanno Tedeschi, che ha ricordato come alla Biennale di Venezia sarà Gal Weinstein a rappresentare il Paese e come molti altri artisti israeliani saranno protagonisti in Laguna, partecipando ai side-event della rassegna. Della situazione politica di Israele hanno invece conversato Ugo Volli (autore di Israele. Diario di un assedio) e Alessandro Litta Modignani.
Ma Israele, a Milano, continua ad essere protagonista in questi giorni grazie alla tradizionale rassegna dedicata al cinema israeliano organizzata dalla Fondazione del Centro di documentazione ebraica contemporanea assieme alla Fondazione Cineteca Italiana. Un’iniziativa, inaugurata ieri al Cinema Oberdan con la proiezione dell’applauditissimo documentario Mr Gaga di Tomer Heymann, arrivata al decimo anno e curata da Nanette Hayon, Paola Mortara, con la collaborazione di Anna Saralvo e con la direzione artistica di Dan Muggia e Ariela Piattelli. Una rassegna che fino all’11 maggio proporrà al pubblico milanese alcune delle pellicole più interessanti del vivace panorama cinematografico israeliano.
(Nell’immagine, una foto della festa all’Umanitaria di Milano pubblicata sul gruppo facebook Amici di Israele)
(8 maggio 2017)