Informazione – International Edition Da Israele in bici per Bartali
Un omaggio a Gino Bartali, anche da Israele. Come raccontato nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, nel corso della centesima edizione del Giro d’Italia a presenziare alla cerimonia in occasione della tappa dedicata al grande campione e Giusto tra le Nazioni Gino Bartali è arrivata anche la prima squadra professionistica di ciclismo dello Stato ebraico, che percorrerà poi i quasi 190 chilometri che Bartali macinava durante l’occupazione nazista per portare documenti falsi indispensabili a salvare la vita di tanti ebrei.
Ancora di sport si parla per raccontare che la Fifa ha respinto l’ipotesi di tenere un voto riguardante lo status delle squadre di calcio israeliane della Cisgiordania: tra coloro che si sono opposti alla consultazione in maniera più determinata l’italiana FIGC.
Sì è tenuto negli scorsi giorni a Montecitorio un convegno dedicato all’Islam in Italia, nel quadro delle sfide e della necessità di migliorare la comprensione della realtà musulmana nella Penisola e la sua integrazione nell’ambito degli sforzi del legislatore per muoversi in questa direzione tenendo come punto fermo la Costituzione e i valori fondanti della Repubblica.
Ancora a Roma, si inaugura oggi la grande mostra dedicata alla Menorah organizzata in collaborazione tra i Musei vaticani e il Museo ebraico di Roma: a riportare un approfondimento pubblicato dal Times of Israel la rubrica Italics.
Purtroppo dalla Capitale arrivano anche notizie tristi: alcuni vandali hanno danneggiato sepolture del cimitero ebraico del Verano, come raccontato in francese nella sezione Bechol Lashon. Torna poi l’appuntamento con Altrove/Elsewhere, lo spazio curato dal direttore del Dipartimento di Italianistica del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA) Daniel Leisawitz che racconta del rapporto tra cibo e politica, prendendo spunto dall’intervento degli scorsi giorni dell’ex presidente USA Barack Obama a Milano, ma anche dal libro di Clara Sereni “Casalinghitudine”.
In quale situazione e come è legittimo criticare il prossimo? Una risposta arriva dalle parole del rabbino capo del Commonwealth Ephraim Mirvis, riprese dal direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale in It Happened Tomorrow. “Nei Pirkei Avot impariamo che ‘Al Tadun Et Chaveircha Ad Shetagia Limkomo’, ‘ non giudicare gli altri fino a che non ti sarai trovato al loro posto’ – ciò significa che dovremmo sempre tenere a mente le pressioni, le influenze, e le circostanze estenuanti nelle vite degli altri. Quelle stesse persone che ci verrebbe da criticare potrebbero essere molto, molto più giuste di noi”.
rt
(15 maggio 2017)