Gerusalemme, la festa dei 50 anni

Sono iniziati ieri sera i festeggiamenti in Israele per i cinquant’anni della riunificazione di Gerusalemme. “Cinquant’anni fa siamo tornati nel cuore della nostra Capitale e del nostro Paese. Cinquant’anni fa non abbiamo conquistato, abbiamo liberato”, le parole del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in riferimento alla storica vittoria ottenuta durante la Guerra dei sei giorni del ’67. “Con il coraggio dei nostri soldati e con l’amore del nostro popolo, Gerusalemme fu riunita e così, oggi, dico al mondo con una voce forte e chiara: Gerusalemme era e sarà sempre la Capitale d’Israele – ha dichiarato Netanyahu, nel discorso tenuto durante la cerimonia che aveva come sfondo la Città Vecchia – Il Muro Occidentale rimarrà sempre sotto la sovranità israeliana”. “A volte sento persone parlare del ‘problema Gerusalemme – ha dichiarato il presidente d’Israele Reuven Rivlin, intervenendo alla cerimonia del cinquantenario – Ma Gerusalemme non è un problema è la soluzione”. “Da molti anni – ha proseguito Rivlin – cercano di sconvolgere le fondamenta di Gerusalemme. Non si sono mai fermati. Anche oggi, con la Conferenza dell’UNESCO, hanno tentato di riscrivere la storia, affermando che ‘non abbiamo alcuna connessione con la città’. A tutti coloro che ci sfidano su Gerusalemme – ha proseguito il presidente Rivlin – possiamo dare una risposta: Gerusalemme è stata bruciata, spezzata, distrutta ma è stata ricostruita ed è tornata ai suoi figli, aprendo le sue porte a migliaia di credenti di diverse fedi”.
Tra le iniziative per le celebrazioni del cinquantenario, anche una manifestazione di cui si è fatta promotrice la Giovane Kehilà, il gruppo giovanile della comunità Italiana in Israele, che ha organizzato per il 23 maggio una conferenza – nella sede della Comunità degli italkim di via Hillel – per riflettere sul ruolo di Gerusalemme e sul tentativo internazionale di negare il legame indissolubile tra la città e il popolo ebraico. “Noi, i giovani italo-israeliani, riuniti nell’organizzazione giovanile nazionale “Giovane Kehilá”, ci siamo fatti per questo promotori negli scorsi mesi di un percorso di riflessione e di mobilitazione collettiva – si legge nel comunicato – che riunirà gli italo-israeliani e gli amici italiani di Israele la sera del 23 maggio in una conferenza unitaria e a manifestare nelle piazze e nelle strade di Gerusalemme il prossimo 24 maggio, giorno della liberazione della città, dietro uno spezzone che prenderà parte alla marcia delle bandiere che attraverserà la città da ovest ad est per rimarcarne l’unità e la libertà.

(22 maggio 2017)