Gerusalemme, il convegno al Pitigliani
“Innovazione di casa anche qua”

pitiPensando alle nuove tecnologie e ai processi di innovazione della vibrante realtà di Israele vien più immediato collocare tali iniziative in città come Haifa e Tel Aviv. Meno immediata è l’associazione con Gerusalemme, città dalla storia e dalle radici plurimillenarie. E invece anche la Capitale di Israele ha molto da svelare e raccontare.
Questo il filo conduttore della prima parte dell’ultima giornata di eventi dedicati a Yom Yerushalaim (“il giorno di Gerusalemme”) nel cinquantenario dalla riunificazione.
Il Centro Ebraico Il Pitigliani la sede di questa nuova iniziativa congiunta voluta da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità ebraica di Roma, Ambasciata d’Israele in Italia e Hevràt Yehudè Italia (la comunità degli ebrei italiani in Israele).
Protagonista delle prime ore del convegno l’Università ebraica di Gerusalemme, una delle eccellenze del sistema universitario israeliano. Una realtà che è all’avanguardia anche sul piano dell’innovazione, piazzandosi ai primi posti delle classifiche mondiali.
“Anche per questo è un onore fare parte del suo board” ha sottolineato Viviana Kasam, presidente di BrainCircleItalia, nel dare avvio al convegno. Due gli ospiti: l’ambasciatore Ofer Sachs, che proprio in quell’ateneo ha studiato, e il professor Hillel Bercovier.
“Trasmettere conoscenza, ma soprattutto crearne di nuova. Questa la missione indicata dai fondatori della nostra Università. Una sfida che è stata raccolta dalle generazioni che ono seguite, portandoci a un livello molto alto” ha sottolineato Bercovier nel suo intervento. Tra i fattori che fanno di Gerusalemme un luogo particolarmente attrattivo per nuovi talenti, ha quindi spiegato l’ambasciatore Sachs, la sua caratteristica di luogo aperto e multiculturale. “Il confronto tra idee diverse è sempre un’ottima cosa, anche e soprattutto in campo accademico. Per questo – la riflessione del diplomatico – quando parliamo di startup, high tech e molto altro ancora dobbiamo tenere conto di questa città”.
Ad aprire la giornata un intervento di Raffaella Di Castro, responsabile per le attività culturali del Centro Bibliografico UCEI. “Quella che abbiamo voluto celebrare in queste iniziative è una Gerusalemme città di convivenza e di pace. L’abbiamo fatto in particolare con una scia di gioia e arte. Impossibile quindi anche oggi non ripartire da qui, dall’arte” ha sottolineato Di Castro. Così, ad allietare i presenti prima del confronto più strettamente scientifico, alcune ouverture e intermezzi musicali a cura del pianista Antonio Cama e la recitazione di poesie su Gerusalemme da parte di Oreste Bisazza Terracini.
I lavori del convegno al Pitigliani, denominato “Gerusalemme: dalla cima del Monte Scopus”, riprenderanno alle 16 con “Gerusalemme nelle pagine del Talmud”: una discussione moderata da Clelia Piperno, direttrice del Progetto Talmud, con interventi di rav Riccardo Di Segni e di rav Gianfranco Di Segni. Alle 16.45 si parlerà invece di “Il nome di Gerusalemme”, con Barbara Notaro che intervisterà Clelia Piperno e Alberto Melloni. Alle 17.30 focus su “Archeologia, Arte e Architettura a Gerusalemme” introdotto da Tamar Milo, moderato da Davide Spagnoletto e con interventi di Dan Bahat, Giorgia Calò, David Cassuto, Tania Coen e Raffaella Frascarelli. Concluderà la serata la proiezione del film inedito “Ben Gurion, Epilogue”, presentato da Ariela Piattelli,. Sarà presente la produttrice Yael Perlow.

(28 maggio 2017)