Fascisti del terzo millennio
Un blitz inquietante
Prima la protesta dentro l’aula del Consiglio comunale (che era aperto al pubblico) con i saluti fascisti di un gruppo di militanti che chiedeva le dimissioni del sindaco Sala. Poi la rissa sfiorata all’esterno con i centri sociali.
Pomeriggio di tensione a Milano in seguito al blitz del movimento di estrema destra Casa Pound, condannato con forza dal primo cittadino.
“I ‘fascisti del terzo millennio’ hanno impiegato anni per farsi largo a Milano ma nella destra estrema sono in ascesa, quasi un partito. Tanto da puntare alla politica” si legge in una analisi di Repubblica.
“Milano per tre ore è sembrata ripiombare negli anni bui della violenza politica con le forze dell’ordine a separare le due fazioni a manganellate” scrive invece il Corriere a proposito delle tensioni all’esterno del palazzo.
La medaglia “Raoul Wallenberg” è stata consegnata ieri a monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, in segno di riconoscimento per il suo impegno nel dialogo interreligioso. E in particolare per aver donato nel gennaio scorso l’oratorio di Santa Maria del Sabato alla sezione ebraica di Palermo come luogo di culto e di studio aperto alla città. Una donazione che risana in qualche modo, scrive Avvenire, “una ferita aperta con la cacciata degli ebrei da Palermo nel 1493”.
Il quotidiano della CEI riporta anche una dichiarazione del vicepresidente UCEI Giulio Disegni, intervenuto ieri alla cerimonia, che ha sottolineato l’importanza di un Dialogo che cresce anche nel segno di iniziative come quella svoltasi nelle scorse ore. Disegni ha inoltre ricordato che il 10 settembre si celebrerà la Giornata Europea della Cultura Ebraica e che proprio Palermo sarà la città capofila per l’Italia.
Complimenti, pacche sulle spalle e anche qualche promessa. Ma sul problema dei migranti, scrive il Messaggero, al summit di Berlino l’Italia non incassa granché e avvisa la UE che se entro mercoledì non ci saranno novità si passerà al blocco dei porti. “Il tempo delle parole è finito, ora servono i fatti” ha dichiarato il ministro dell’Interno Marco Minniti.
Ieri pomeriggio uomo a bordo di un’auto ha tentato di investire la folla davanti alla moschea di Créteil, alla periferia di Parigi. L’uomo è stato arrestato dalla polizia presso il suo domicilio. Secondo il sito di Le Parisien, riporta tra gli altri il Corriere, “l’uomo voleva vendicare gli attentati del Bataclan e degli Champs-Elysées”.
Avvenire racconta la vita al kibbutz Neot Semadar, nel deserto del Negev a sessanta chilometri da Eilat. Fondato nel 1989, oggi ha 230 abitanti, ai quali si aggiungono 60 giovani volontari e 20 salariati. Un luogo in cui, si legge, “parsimonia e duro lavoro costruiscono dialogo a due passi dalla guerra”.
È finito il falso Stato islamico. È con queste parole, riporta il Messaggero, che il premier iracheno al Abadi ha annunciato la riconquista, da parte dell’esercito di Baghdad, delle rovine della grande moschea di al-Nuri, a Mosul, a tre anni dall’occupazione da parte dei miliziani del “califfo” Abu Bakr al Baghdadi, che ne avevano fatto la loro capitale in Iraq.
Su Libero il giornalista Filippo Facci, non nuovo a interventi estremi per cercare visibilità, attacca duramente il parlamentare del Pd Emanuele Fiano per il suo personale impegno, nella Commissione Giustizia della Camera, per punire con provvedimenti adeguati chi fa oggi apologia del fascismo. Secondo Facci, Fiano avrebbe una doppia anima. “Una è ragionevole – scrive – perché Fiano è persona ragionevole e intelligente, e l’altra è quella, da trattare con la massima delicatezza, d’essere lui membro fattivo della comunità ebraica milanese e figlio di un deportato ad Auschwitz che fu l’unico superstite di tutta la sua famiglia. E questo può portare a credere che, in un ruolo di memoria e di vigilanza, non si faccia mai abbastanza: un attivismo da rispettare, almeno l’onorevole Fiano ne ha uno. Ma una cazzata in buona fede resta una cazzata: prevedere fino a 2 anni e 8 mesi di carcere per i vecchietti che alle fiere militari vendono cimeli per rincoglioniti nostalgici oltre a essere completamente inattuale suona anche come una monomania personale”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(30 giugno 2017)