Neonazi, allarme europeo
L’allarme è continentale: gruppi di estrema destra starebbe affinando pratiche di addestramento e iniziative di ordinario terrore per conquistare sempre più la scena. Numero di militanti in ascesa, e possibili azioni eclatanti in vista. “La preoccupazione degli analisti e delle intelligence europee all’indomani dello scoppio del conflitto in Ucraina, nell’aprile 2014, è diventata un dato di fatto in meno di due anni. Nutrita dalla crisi economica, dal terrorismo jihadista e dalla paura per i migranti – scrive La Stampa – la rete neonazista occidentale ha infine fatto quel salto di qualità tanto temuto ed è passata all’azione armata e all’addestramento militare organizzato”. In Italia intanto, sempre secondo La Stampa, si starebbe inasprendo lo scontro interno all’estrema destra per conquistare consensi nell’elettorato. Alla ribalta in particolare Forza Nuova e Casa Pound. “In cerca di visibilità – si legge – i due movimenti sono in forte competizione tra loro”.
Hanno chiesto al vescovo, ignaro del loro orientamento politico, di fare una foto, e al momento dello scatto si sono fatti immortalare coi saluti romani.
“Ha suscitato dure polemiche l’immagine del vescovo di Lucca Italo Castellani con un gruppo di tifosi della Lucchese, postata ieri su Facebook dalla pagina Lucca Antifascista e segnalata da una esponente bolognese di Sinistra italiana” scrive Repubblica.
Intelligence, sensori e telecamere attive. Così, scrive il Messaggero, Israele è oggi in grado di contrastare con efficacia l’intifada dei coltelli. Al centro un grande sforzo di prevenzione: “Intelligence, infiltrazione della società palestinese, controllo dei social media come facebook, Intelligence ‘opensource’ che i media arabi denunciano come il ‘grande fratello’ in grado di monitorare anche le conversazioni private allo smartphone. La tecnologia come arma”.
“Mio padre è stato sicuramente il tramite delle mie curiosità scientifiche. Si era specializzato a Parigi frequentando i corsi di un luminare della neurologia come Babinski, cornpagno di studi di Freud. Poi aveva studiato anche a Londra e parlava bene l’inglese. Di quel ‘salvataggio’ di vite umane non si vantò mai, ad alcune famiglie di ebrei rivelò i rischi che aveva corso per aiutarli solo dopo il ’45. Era convinto che fosse suo dovere agire così”.
Lo afferma Piero Angela, in un’ampia intervista ad Avvenire. Il padre Carlo è stato riconosciuto Giusto tra le nazioni per aver salvato numerosi ebrei (oltre a diversi antifascisti) in una clinica psichiatrica a San Maurizio Canavese. Vicenda che è stata raccontata in gennaio in un documentario Rai realizzato con il contributo della redazione UCEI.
Sull’Osservatore Romano si dà conto della suggestiva mostra sulla Genizah del Cairo ospitata all’università di Cambridge di cui parla Pagine Ebraiche di agosto. Si tratta, viene spiegato, della collezione di manoscritti ebraici medievali più vasta e importante al mondo. Due le primizie vantate dalla mostra: è la prima volta che questi documenti sono esposti al pubblico e per la prima volta molti di essi sono stati tradotti in inglese.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(27 agosto 2017)