Legge Fiano, ok dalla Camera
Insorge la stampa di destra
Via libera della Camera dei deputati alla proposta di legge presentata dal parlamentare del Partito Democratico Emanuele Fiano per rendere un reato l’apologia di fascismo. Duecentosessantauno i voti a favore, a fronte di 122 contrari e 15 astenuti. Hanno votato a favore Pd. Area popolare, Mdp, Sinistra italiana, Civici e innovatori e Ds-Cd, mentre contro Forza Italia, Movimento Cinque Stelle, Lega, verdiniani e Fratelli d’Italia. “L’antifascismo è la cifra di chi difende la libertà, e le opinioni non vengono represse da questo testo” ha spiegato ieri Fiano.
Scrive Repubblica al riguardo: “Il gruppo di Giorgia Meloni e gli ex missini, che ne fanno parte, sono stati i più combattivi contro il provvedimento e hanno concluso la seduta con Ignazio La Russa che ha platealmente esibito un saluto romano rivolto all’aula”. Il ddl passa adesso al Senato. Secondo il Corriere, a pochi mesi dalla fine della legislatura, il rischio che non ci siano i tempi per andare avanti al Senato è concreto.
Insorge la stampa di destra. “Eia eia, ius soli” titola il Tempo. “Dopo mesi a farsi belli con la legge sulla cittadinanza i geni del Pd scoprono che è impopolare e la cassano. E per coprirsi a sinistra – si legge – votano la galera ai ‘fascisti'”.
Attacca Libero, a proposito di alcune dichiarazioni della mattina: “Il solito Fiano chiede l’abrasione della dedica a Mussolini sull’obelisco del Foro Italico a Roma. Una follia che non rispetta la storia”.
Anche Il Giornale prende di mira il parlamentare: “Ecco l’uomo che vuole sbianchettare la storia”.
Immigrati, cresce la paura. Il 46% degli intervistati per una indagine dell’Osservatorio europeo sulla sicurezza curato da Demos si sentirebbe infatti in pericolo. “Il dato più alto da dieci anni, spiega Repubblica. La sensazione di scarsa protezione “aumenta nonostante il calo dei numeri degli sbarchi di questa estate”. E il grado di inquietudine “è più forte tra chi vota a destra”.
“Ho sbagliato e sono dispiaciuto. L’errore non è stato avere preparato quella torta, ma averla esposta. Era grande, nel frigo del laboratorio non ci stava, e così, prima di incartarla, l’ho messa in vetrina. Dei clienti hanno protestato”. Così risponde a Repubblica il pasticciere di Maratea che ha preparato ed esposto una torta raffigurante Hitler nella propria vetrina. Sostiene l’uomo: “Me l’ha ordinata una brigata di cucina di un ristorante del paese. Volevano fare uno scherzo per il compleanno del cuoco, uno che quando lavora ‘sembra Hitler’. Una goliardata”.
A dodici giorni al referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno, Israele si schiera a fianco dei curdi e chiede a Stati Uniti ed Europa di fare altrettanto. L’unico governo nel campo occidentale che ha espresso una posizione così netta, riporta la Stampa.
La scommessa, viene spiegato, è che un Kurdistan democratico, laico e rispettoso delle minoranze, incuneato fra le potenze arabe, l’Iran e la Turchia, “potrebbe essere un fattore di cambiamento positivo per tutto il Medio Oriente”.
“Al bando l’amico di Israele”. Sul Foglio si raccontano le conseguenze patite da alcuni scrittori mediorientali che in passato hanno incontrato colleghi israeliani.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(13 settembre 2017)