Bologna – Un anno per le Comunità
Con l’entrata del nuovo anno 5778 che desidero condividere una riflessione sul passuk che leggiamo nel libro di Devarim, (cap 7; 7) e che rappresenta forse uno dei temi più attuali delle Comunità ebraiche italiane:
לֹא מֵרֻבְּכֶם מִכָּל-הָעַמִּים, חָשַׁק יְהוָה בָּכֶם-וַיִּבְחַר בָּכֶם: כִּי-אַתֶּם הַמְעַט, מִכָּל-הָעַמִּים
«… non perché siete i più numerosi di tutti gli altri popoli vi ha scelto l’Eterno ma, piuttosto, perché siete i meno numerosi di tutti…».
Da qui l’idea che per Vivere e partecipare alle attività di una Comunità ebraica non è necessario essere tanti e neppure tutti uguali! La cosa importante però è esserci! Esserci per condividere e difendere quei valori ci hanno da sempre unito.
Esserci per rendere ogni momento di vita comunitaria ricco e gioioso.
Se si raggiungono importanti obbiettivi è grazie alla fiducia delle istituzioni ma soprattutto al prezioso contributo di ogni singolo iscritto alle nostre Comunità. Oggi c’è bisogno più che mai di riattivare una sana partecipazione in grado di farci sentire parte di una Comunità, parte di una Italia ebraica.
Tikhlé Shanà Vekilelotea, Tachel Shanà Uvirchotea
Si chiuda l’anno con le sue maledizioni, cominci l’anno con le sue benedizioni.
Daniele De Paz, presidente Comunità ebraica di Bologna
(25 settembre 2017)