Bioetica e diritto ebraico,
nuove sfide e nuove risposte
Impegnativi e complessi gli argomenti trattati nella sessione pomeridiana del convegno “Questioni bioetiche e diritto ebraico” che si è tenuto nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Ferrara, organizzato con la collaborazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah nell’ambito del Corso di Diritto e Religione. Dopo una prima sessione mattutina, presieduta dal rabbino capo della Comunità ebraica di Ferrara, Luciano Caro, in cui a confrontarsi sono stati i rabbini Avraham Steinberg, Riccardo e Gianfranco Di Segni, il pomeriggio moderata e presieduta da Rinaldo Bertolino (Emerito di Diritto Canonico e Diritto Ecclesiastico dell’Università di Torino) si è aperto con un primo spostamento del centro del confronto sui diritti delle religioni e sulla bioetica interculturale, tema dell’intervento del professor Silvio Ferrari, docente dell’Università di Milano. La radicale trasformazione del panorama sociale e culturale impone riflessioni su temi sino ad ora poco frequentati e che invece ora si impongono con forza per la presenza sul territorio di culture, tradizioni e pratiche prima lontane, e il Comitato nazionale per la bioetica (CNB) istituito nel 1990 con funzioni sia di consulenza per il Governo che informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti con il progredire delle ricerche e delle applicazioni tecnologiche nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute, offre una preziosa occasione di confronto. Il CNB, che dopo essersi confrontato – come raccontato dal rav Riccardo Di Segni, che ne ha fatto parte per lungo tempo – esprime le proprie indicazioni attraverso pareri, mozioni e risposte alle sollecitazioni che lo raggiungono, e si confronta con i comitati etici europei e del mondo intero. In seguito a sollecitare le riflessioni del pubblico l’apprezzata relazione del professor Francesco Lucrezi, docente presso l’Università di Salerno e collaboratore di lungo corso della newsletter quotidiana Pagine ebraiche 24, è stata dedicata a una approfondita discussione dei concetti di “natura”, “vita” e “persona” e di come il loro significato si sia trasformato nel corso del tempo, mentre Roberto Mazzola (Università del Piemonte Orientale) si è concentrato su “Fisicità, fede e diritto. Il problema del ‘corpo’ tra diritti religiosi e diritto statuale”, per chiudere con l’affascinante disamina del rapporto fra Haggadah e Halakhah portata avanti da Piero Stefani, della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, che ha ragionato sul diritto di avere un figlio a partire da alcune figure bibliche, in una lettura e interpretazione che ha incuriosito e interessato il pubblico, che durante tutta la giornata ha seguito con interesse e attenzione il convegno. Estremamente positivo anche il commento di Avraham Steinberg, che ha seguito tutto il convegno, rispondendo alle sollecitazioni sia dei relatori che dei tanti arrivati a seguire un convegno che aveva anche valore formativo riconosciuto dall’Ordine degli Avvocati. Con enorme preparazione e cultura e un rigore ammorbidito da una grande umanità, sorridente e venata di ironia, durante tutta la giornata Steinberg ha ascoltato, commentato, discusso mettendosi a disposizione senza riserve per una giornata, organizzata con il coordinamento scientifico di Enrica Martinelli, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, e il coordinamento sui temi ebraici di Simonetta Della Seta, direttrice del Meis, che sicuramente ha posto problemi, seminato dubbi, e anche dato qualche risposta, in un patrimonio di conoscenza destinato a restare ai partecipanti ben oltre le ore trascorse insieme.
a.t. twitter @ada3ves
(10 novembre 2017)