Ostia, vittoria dei Cinque Stelle
Dopo settimane di polemiche, il preoccupante successo dei neofascisti di CasaPound al primo turno, la violenza alla luce del sole del clan Spada, il capitolo elezioni a Ostia si è concluso. A vincere la candidata Cinque Stelle, Giuliana di Pillo, neo presidente del decimo Municipio. Di Pillo 55 anni, diplomata Isef e insegnante di sostegno all’Istituto Fanelli, raggiunge il 59.7% delle preferenze e sbaraglia la candidata di FdI Monica Picca. Esulta la sindaca di Roma: “Cittadini tornano protagonisti. i romani sono con noi e per il cambiamento #decimoriparte”. Scrive su Twitter Virginia Raggi”. “Una campagna elettorale con toni da fiction e una vittoria guadagnata grazie ai voti di CasaPound e degli Spada ribatte Monica Picca la candidata sconfitta del centro destra, scrive Repubblica. “All’idroscalo, dove sono rappresentati i voti di Casapound, noi abbiamo perso e loro hanno guadagnato circa mille voti”. Il voto degli Spada è andato alla Di Pillo? – chiede un giornalista. “Penso proprio di sì” risponde Picca che aggiunge “Un pochino di delusione c’è. Faccio gli auguri alla Di Pillo – continua -. Ora finalmente dovrà confrontarsi in consiglio dove io farò un’opposizione ferrea. Il confronto che non c’è stato in campagna elettorale ci sarà ora in aula consiliare. Il mio obiettivo sarà fare il bene del Decimo Municipio”. Sul Fatto Quotidiano intanto si parla dei giovani di CasaPound proprio ad Ostia e della loro fascinazione per il poeta Ezra Pound.
Foreign fighters, tre espulsioni dall’Italia. Due marocchini e un tunisino sono stati espulsi nelle scorse ore per motivi di sicurezza con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno Marco Minniti. Salgono a 961 le espulsioni dall’inizio dell’anno, scrive il Mattino, mentre sono 228 dall’inizio dei 2015. II tunisino, 31 anni, più volte arrestato per droga, era sotto controllo poiché sospettato di essersi recato nel 2013 in Siria dove avrebbe combattuto come foreign fighter, per poi tornare in Italia. In agosto è stato rintracciato a Perugia e l’analisi del suo cellulare ha rilevato la presenza di un file audio contenente la predica di un religioso egiziano che, tra l’altro, incitava al jihad armato contro gli ebrei e l’Occidente.
Germania, Merkel in difficoltà. Una coalizione di governo tra i cristiano-democratici della Cdu e della Csu, i Liberali e i Verdi in Germania non si può fare. Dopo quattro settimane di colloqui tra i partiti e 56 giorni dopo le elezioni del 24 settembre, questa notte i colloqui tra le quattro delegazioni sono falliti. Poco prima di mezzanotte, i Liberali di Christian Lindner hanno fatto sapere che si ritiravano: troppe differenze sul programma. La politica tedesca entra in un territorio mai calpestato prima, instabile, scrive il Corriere, spiegando che “a Berlino, stanotte, pochi erano in grado di dire con certezza cosa succederà. La stessa posizione di Angela Merkel, prima sconfitta del flop dei negoziati, è molto meno solida”. “I nodi irrisolvibili – spiega Daniel Mosseri sul Giornale – restano due: la politica energetica e la gestione dei profughi”.
Memoria oltraggiata. A Pesaro svastiche e simboli nazisti davanti alla scuola Anna Frank. Sull’episodio sono subito state avviate le indagini dei carabinieri, che stanno cercando di recuperare immagini e filmati registrati dalle telecamere di case e negozi vicini (Repubblica). A Roma, a Villa Pamphilj, invece, è stata frantumata la targa della via dedicata alla partigiana ed educatrice Ada Gobetti, moglie di Piero. “II grave atto vandalico è l’ennesimo atto teppistico che si registra in Villa Pamphili”, denuncia la consigliera del Pd capitolino, Ilaria Piccolo (Corriere Roma). Il Messaggero torna invece sui cori antisemiti prima del derby tra Roma e Lazio.
Groucho Marx. Su Repubblica ampio spazio al grande comico ebreo Groucho Marx, di cui l’editore Adelphi ripubblica due libri: Groucho ed io (traduzione di Franco Salvatorelli) e Le lettere di Groucho Marx (traduzione di Davide Tortorella). “Due libri deliziosi, follemente divertenti, – scrive Pietro Citati su Repubblica – che invito a leggere tuffandosi ora nella realtà più minuziosa ora nell’assurdo più inverosimile – le due strade che l’immaginazione ebraica ha sempre percorso. Sono impareggiabili giochi di teatro, scritti per venire recitati davanti al complice pubblico ebraico di New York: percepiamo quasi il suono di ogni battuta, il movimento di ogni gesto, e le risa che salgono irresistibili dalla platea”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked