Netanyahu in visita in KenyaL’Africa nel futuro d’Israele
Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato in queste ore a Nairobi, invitato alla cerimonia che sancisce il secondo mandato del presidente Uhuru Kenyatta alla guida del Kenya (fuori dallo stadio dove si è tenuto il giuramento, centinaia di sostenitori dell’opposizione si sono scontrati con le forze dell’ordine). Una visita che Netanyahu ha descritto come un’occasione per “rafforzare i nostri rapporti con l’Africa attraverso la creazione di legami con paesi con i quali non abbiamo relazioni diplomatiche”. Il Premier, prima di partire per Nairobi, ha dichiarato che il suo auspicio è che al termine del viaggio sarà possibile annunciare l’apertura di una nuova ambasciata israeliana in un Paese africano. Secondo i media israeliani, Netanyahu incontrerà tra gli altri i leader di Tanzania, Uganda, Ruanda, Botswana, Namibia, Etiopia, Nigeria. Si tratta di una missione simile a quella già portata avanti durante un vertice in Liberia all’inizio di quest’anno.
Nel luglio dello scorso anno Netanyahu era inoltre diventato il Primo premier israeliano da decenni a viaggiare nel continente, visitando quattro nazioni dell’Africa orientale: Uganda, Kenya, Ruanda ed Etiopia. Un viaggio che il leader del Likud aveva definito come “l’apertura di una nuova era nelle relazioni tra Israele e i paesi dell’Africa”. Obiettivo della missione, era, come quella odierna, rinsaldare la collaborazione sul fronte della sicurezza e della lotta al terrorismo internazionale così come della cooperazione economica. “Credo nell’Africa. Credo nel suo futuro e nella collaborazione tra di noi per questo futuro. Questo incontro è un punto di svolta per Israele rispetto ai legami con un più ampio numero di paesi africani – aveva dichiarato Netanyahu durante il summit – Pensiamo di poter essere il vostro partner perfetto. Israele sta tornando in Africa. L’Africa sta tornando in Israele”.