Oltremare – Gabbiani

fubiniUn pomeriggio d’inverno, uscendo più presto del solito dall’ufficio a Ramat Aviv ho sentito un rumore strano e ho pensato chissà perché a Venezia. Un attimo di confusione, poi ho collocato il rumore, ho guardato in cielo e ho trovato un piccolo stormo di gabbiani. Ammesso che la parola stormo si applichi ai gabbiani, che mi son sempre parsi animali molto indipendenti e poco tendenti alle gran compagnie. Io comunque l’ho preso come un buon auspicio (tfu tfu) per il nuovo anno, visto che di solito il bestiario locale comprende soprattutto enormi e sfacciatissimi corvi, piccioni grigi e piccioni più piccoli marroncini, e l’unico pennuto che val la pena di fermarsi ad osservare, anche a lungo, l’upupa, zampetta di solito a terra e becca un quadrato di verde sufficientemente lontano dal traffico, in cerca di vermi.
Narrano le storie telavivesi che i mega-corvi siano una nuova presenza in città, e che fino a una quindicina di anni fa non se ne vedessero che in cielo da lontano, come appunto ancora adesso i gabbiani. Ora non c’è da paragonare naturalmente. La maestosità bianca (o meglio bianconera, ma da torinese devo stare attenta ai doppi sensi) dei gabbiani che fanno larghi giri fuori dalla nostra portata nel nord di Tel Aviv, vicino alla linea del mare, è rara quanto sorprendente, specie quando vista dal basso, immersi nel traffico e nelle luci. I corvi invece, del tutto sproporzionati davanti a piccioni e passeri, fanno parte del tessuto urbano qui a terra, e anche se avranno di sicuro nidi fra i pannelli solari e i boiler che popolano ogni tetto, sembra che se la spassino qui fra noi non alati. Volare è un optional: sono corvi bipedi a tutti gli effetti, fanno salti da centometristi e prendono il potere su cestini della spazzatura come i mafiosi sui negozi. Il loro pizzo è alimentare, e per averlo sono più che pronti alla violenza, contro colleghi volatili ma anche contro gli umani. Per fortuna ogni tanto di sente un rumore veneziano e si può guardare in alto.

Daniela Fubini, Tel Aviv

(8 gennaio 2018)