Haim Gouri (1923 – 2018)

“Haim Gouri, poeta nazionale, scrittore, giornalista al processo Eichmann, regista documentarista, professore di letteratura francese all’Università ebraica di Gerusalemme, attivista per la pace, compagno di viaggio di Yitzhak Rabin, veterano del Palmah nella guerra d’ indipendenza, ci ha lasciato oggi all’età di 94 anni. Era il mio vicino di casa a Gerusalemme. Alla fine di una lotta per la vita, e la sua vita era una lotta, avrebbe meritato di vedere all’orizzonte un barlume di pace”. Poche parole quelle usate dal disegnatore Michel Kichka per raccontare uno dei più grandi poeti e intellettuali israeliani , Haim Gouri, scomparso nelle scorse ore a 94 anni. Nel suo disegno Kichka pone in mano a Gouri la sua quasi inseparabile pipa e una penna, strumento e arma di una vita. Una penna con su scritta la parola Re’ut, termine biblico per amicizia e, nell’ebraico moderno, traducibile con cameratismo: Gouri scriverà proprio Shir HaRe’ut, la poesia dell’amicizia che diventerà un inno per milioni di israeliani e la preferita del suo amico Rabin. “Gouri oggi ha lasciato molti israeliani orfani – scrive ancora Kichka nel suo blog in ebraico – E io sono tra questi”.
Gouri è stato una figura di spicco della generazione dei padri di Israele, “e la sua opera – ricorda Haaretz – è indissolubilmente legata a gran parte dell’ethos nazionale dello Stato di Israele”.