1938-1945, gli anni della vergogna
“Un libro per i nostri giovani”

“Proporre una ricostruzione il più possibile completa e di agevole lettura, e soprattutto offrire un racconto problematico, che tiene conto degli studi più aggiornati e del dibattito scientifico che, in quanto tale, non è mai a senso unico”.
Nelle parole del presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia è racchiusa la sfida de ‘Gli anni della vergogna 1938-1945’, volume e progetto di ampio respiro per le nuove generazioni con cui la Fondazione si rivolge agli studenti delle scuole superiori italiane per stimolare l’approfondimento sulla persecuzione antiebraica operata dal regime a partire dalla promulgazione delle Leggi del ’38. Un’opportunità stimolante ed efficace, nell’ottantesimo anniversario dell’infamia.
Un folto pubblico ha accolto ieri la presentazione dell’opera, curata da Amedeo Osti Guerrazzi, Marco Caviglia e David Di Consiglio, che oltre a raccontare le vicende storiche vere e proprie ha il merito di offrire alcuni preziosi strumenti di ricerca per le classi tra cui una bibliografia essenziale, i siti internet di riferimento, i film, gli archivi e una mappatura dei luoghi della Memoria nel nostro paese.
Suddivisa in cinque capitoli, la prima parte del volume (che gode del patrocinio del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e si apre con una riflessione della ministra Valeria Fedeli) inizia con un percorso introduttivo alla storia degli ebrei in Italia a partire dall’età moderna. I due capitoli successivi analizzano invece il contesto e la strutturazione delle Leggi e il radicalizzarsi della persecuzione amministrativa fino all’armistizio dell’otto settembre 1943, sottolineando non solo la rigidità del regime, ma anche gli aspetti positivi e le azioni di salvataggio delle forze armate italiane nei territori occupati dal Regio esercito nei Balcani e nella Francia meridionale. Il capitolo quarto è dedicato alla Shoah in Italia, e descrive sia le strutture naziste ad essa dedicate, che il ruolo fondamentale della Rsi nella persecuzione. Il capitolo finale, il quinto, descrive i complessi percorsi della memoria dal dopoguerra fino ad oggi.
Ad intervenire insieme agli autori anche Sira Fatucci, responsabile UCEI per Memoria della Shoah e antisemitismo e Marta Ferrucci, responsabile di Studenti.it. In apertura inoltre un saluto dell’assessore alla Scuola di Roma Capitale Laura Baldassarre, da cui è arrivato un forte apprezzamento per l’opera, mentre a moderare l’incontro è stato il giornalista Adam Smulevich, che ha anche letto un messaggio inviato dal dirigente del Miur Giuseppe Pierro.

(Foto di Ariel Nacamulli)

(21 febbraio 2018)