Il futuro e le risorse da ripensare Il Consiglio UCEI cerca una strada
Ripensare le risorse, progettare il futuro. In una stagione di crisi e di forte mutazione per lo stato dell’economia, della politica e dell’evoluzione della società italiana, i lavori del Consiglio dell’Unione delle Comunità che si stanno svolgendo a Roma in queste ore sono tutti dedicati all’analisi di un adeguamento necessario.
La dettagliata analisi presentata dalla Commissione Finanze, che prevede un riequilibrio della spesa per far fronte a una situazione potenzialmente difficile anche sotto il profilo economico, è stata adottata dalla Giunta e sottoposta in mattinata nella sua componente di analisi della situazione 2018 all’approvazione del Consiglio con l’arricchimento di puntuali osservazioni o correttivi.
Il Consiglio ha approvato a larghissima maggioranza queste direttive proposte dalla Presidente dell’Unione Noemi Di Segni, le quali vanno a integrare il Bilancio preventivo 2018 che era stato già approvato nella riunione tenuta nello scorso dicembre.
I lavori, che si concluderanno in serata, proseguono nel pomeriggio con una serrata analisi della progettualità da esplicare nel prossimo triennio. Un dibattito sereno e costruttivo, nel quale tutti i Consiglieri presenti stanno portando molti contributi e molti spunti di riflessione, ma che dimostra anche la preoccupazione di disegnare con chiarezza e determinazione una strada praticabile per il futuro dell’ebraismo italiano.
In apertura della seduta i Consiglieri hanno accolto, per un breve saluto, il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti a Roma Lewis M. Eisenberg, che ha tenuto un caloroso intervento di saluto ricordando fra l’altro il contributo determinante che sia gli ebrei americani sia gli ebrei italiani hanno portato, nell’ambito di storie molto differenti fra loro, ai rispettivi paesi. L’ambasciatore ha ricordato agli ebrei italiani, proprio alla vigilia di una delicata scadenza elettorale, quanto sia importante partecipare in maniera attiva alla vita del proprio paese e quando sia necessario vigilare nei confronti dei risorgenti fenomeni di antisemitismo che turbano sempre più di frequente la vita delle società democratiche.