Il custode di Terra Santa:
“Legge che ricorda tempi bui”
“Grazie alla riconosciuta validità sociale, l’esenzione fiscale ci è stata garantita nei secoli: in epoca ottomana, britannica, giordana. E anche Israele aveva mantenuto finora lo status quo. Noi siamo convintissimi che molta gente non concordi con questa proposta di legge. Confidiamo nella possibilità di trovare soluzioni”. È quanto afferma padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, in una intervista con Avvenire in cui difende la scelta di chiudere il Santo Sepolcro ai pellegrini per protesta contro una legge in discussione al Parlamento israeliano che prevede la possibilità di espropri e di introduzione di tasse municipali su attività gestite dalla Chiesa. “La chiesa del Santo Sepolcro e gli altri luoghi di preghiere delle chiese sono esenti da tasse municipali. In merito non c’è alcun cambiamento e così continuerà ad essere” ha affermato nelle scorse ore il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat, nel tentativo di placare la protesta. “Ma è ragionevole – aveva poi aggiunto il primo cittadino – che aree commerciali come alberghi, sale di ricevimento e altri affari siano esenti da tasse per il solo fatto di essere di proprietà delle chiese?”.
L’Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, traduce la dichiarazione congiunta firmata dallo stesso Patton, dal patriarca ortodosso e dal patriarca armeno di Gerusalemme in seguito alla quale la Knesset ha deciso di rinviare l’esame del disegno. Nel testo si parla di “legge aberrante” che, si arriva ad affermare, “ricorda le leggi di natura analoga che furono promulgate contro gli ebrei in Europa nei periodi bui”.
A parlare della vicenda oggi è anche il Foglio, che vede nello scontro tra leadership cristiana e Stato ebraico un grande pericolo.
Endorsement del leader di CasaPound Simone Di Stefano a Matteo Salvini: “Siamo pronti a sostenere un governo sovranista che ci porti fuori da euro e Ue. Servono Salvini premier e Bagnai all’economia”. Il segretario leghista ha così risposto all’apprezzamento: “Mi occupo di Lega e di centrodestra, lavoro perché gli italiani scelgano un governo di centrodestra a guida leghista. Tutto quello che accade fuori non mi interessa”. Sembra comunque evidente un riavvicinamento dopo che – ricorda tra gli altri La Stampa – con le bandiere della tartaruga CasaPound partecipò alla prima manifestazione del Carroccio a Roma, in Piazza del Popolo, il 28 febbraio del 2015. “Durò poco la liason: a novembre dello stesso anno i neofascisti non andarono alla manifestazione di Bologna, voluta da Salvini, sul cui palco salirono Berlusconi e Meloni. Adesso – si legge – il riavvicinamento che imbarazza Forza Italia”. Intervistato dal Messaggero, Salvini per il momento dice: “Siamo abbastanza robusti per potere fare a meno di questo sostegno”.
Via libera di Angela Merkel a una nuova Grosse Koalition che assicuri stabilità alla Germania. Un segnale forte all’Europa, in un momento in cui forze avverse si fanno sempre più aggressive. “Angela – scrive Repubblica – lo dice con grande chiarezza quali siano le forze antagoniste nel processo per una ‘nuova Europa’: sono tutti quelli che ‘riempiono di slogan pieni d’odio e persecuzione’ il dibattito pubblico, e per lei ‘non fa differenza se questi slogan arrivano da islamisti, dalla Afd o dalla sinistra estrema: l’antisemitismo non è di casa in Germania’”.
Cinque campioni della bici (Ballan, Fondriest, Savoldelli, Simoni e Tafi) sulle strade israeliane del Giro d’Italia per una speciale ricognizione in vista della corsa rosa. “Mancano poco più di due mesi, ma questa nazione vibra per l’evento sportivo più grande della sua storia” scrive la Gazzetta dello sport. “Un viaggio nella storia. Cultura, fede, sport. Anche i non credenti dovranno riflettere sull’essenza dell’uomo, quando venerdì 4 maggio la cronometro inaugurale del Giro 101 scatterà con lo sfondo delle mura della città vecchia di Gerusalemme, costruite da Solimano il Magnifico, e la Torre di Davide e la Porta di Giaffa come simboli. Convivenza e sacrificio verso il prossimo sull’esempio di Gino Bartali”.
Cessate il fuoco di cinque ore al giorno a Ghouta, l’enclave assediata a Est di Damasco. Così ha disposto il presidente russo Vladimir Putin, alleato del governo di Assad. Continuano intanto a essere drammatici i resoconti dalla Siria. Racconta l’inviato di Repubblica da Qatmah: “Da una radiolina tascabile apprendiamo che l’Osservatorio nazionale siriano, ong anti-Assad, denuncia un attacco chimico con il cloro lanciato dal regime nella Ghouta, quella periferia della capitale che come questa regione nel Nord-Est della Siria è ancora nelle mani dell’opposizione, e che come questa è bombardata senza tregua dagli aerei siriani e da quelli russi. Diversi civili, dice la radio, hanno avuto sintomi di soffocamento. Un bambino è morto”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(27 febbraio 2018)