BrainForum, l’appuntamento a Milano
Neurofiction: un futuro verosimile?
Il cinema ha spesso provato a immaginare scenari futuri sull’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale, sul rapporto tra uomo e robot, sulla possibilità di manipolare il pensiero e la volontà, prevedere il crimine e potenziare il cervello attraverso interfacce con i computer, fino alla inquietante possibilità del trapianto di testa, o forse sarebbe più esatto dire “trapianto di corpo”.
È solo fiction o sono rappresentazioni di un domani molto più verosimile di quanto si pensi? È la domanda attorno alla quale ruota la seconda edizione del Festival “Cervello&Cinema” (in svolgimento al Cinema Spazio Oberdan di Milano) che, seguendo il filo della neurofiction, coinvolge quest’anno importanti neuroscienziati, criminologi, esperti di realtà virtuale.
L’evento promuove la tradizione divulgativa dei BrainForum di BrainCircleItalia ed è organizzato insieme a IRCCS Ospedale San Raffaele, Fondazione Cineteca Italiana e Hebrew University of Jerusalem – ELSC (il prestigioso centro di ricerca sul cervello della HUJ) e con il supporto di Roche e il Patrocinio del Comune di Milano.
Cinque giorni di proiezioni per avvicinare un pubblico di non addetti ai lavori e giovani alla ricerca scientifica e “provocare” la riflessione sulla ricerca nel campo delle neuroscienze, affrontando temi di grande attualità attraverso celebri film, tra i quali: Frankenstein Junior di Mel Brooks che sarà accompagnato da un dibattito sulle possibilità, scientifiche e mediche, di effettuare un trapianto di testa e sulle profonde implicazioni etiche di un intervento di questo tipo; Ex machina di Alex Garland che esplorerà l’universo dell’Intelligenza Artificiale, e delle conseguenze che robot troppo intelligenti potrebbero comportare; The Manchurian Candidate di Jonathan Demme con cui si affronterà il tema della manipolazione della mente; Minority report di Steven Spielberg che servirà da spunto per le riflessioni di un magistrato e un criminologo circa la possibilità di prevedere il crimine. Sarà infine la realtà virtuale, e le sue connessioni con il mondo reale e le implicazioni sul cervello, la protagonista di un dibattito che seguirà la proiezione di The Congress di Ari Folman.
A introdurre i film gli interventi di scienziati di fama internazionale: Giorgio Metta, vice direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e direttore del “iCub Facility” nello stesso istituto, Alberto Priori, Professore di Neurologia presso l’Università degli Studi di Milano, Fabio Babiloni, Professore di Fisiologia presso l’Università La Sapienza di Roma, Andrea Lavazza, ricercatore al CUI di Arezzo ed esperto di neurodiritto, Amedeo Santosuosso, giudice e docente di Diritto, Scienza e Nuove Tecnologie presso l’Università di Pavia, Roberto Cavallaro, Professore Associato di Psichiatria presso La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Alberto Carrara, Professore di Antropologia filosofica e Neuroetica presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – Università Europea di Roma, il filosofo Antonio Carnevale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Inoltre, ospite celebre quanto controverso, il professor Sergio Canavero, neurochirurgo e professore dell’Harbin Medical University (Harbin, Cina), che dichiara di essere vicino a poter realizzare il trapianto di testa.
Maria Grazia Mattei, Direttore di Meet the Media Guru di Milano, racconterà le ultime frontiere delle tecnologie digitali, che avranno Milano un polo di avanguardia, grazie al nuovo centro internazionale istituito da Fondazione Cariplo e che sarà da lei diretto.
“Cervello&Cinema” è un progetto che nasce dalla ormai decennale collaborazione tra Viviana Kasam, presidente di BrainCircleItalia e organizzatrice dei BrainForum, e il professor Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale – INSpe e dell’Unità di Neurologia, Neurofisiologia Clinica e Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. L’evento, che ha il patrocinio del Comune di Milano, è realizzato in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana, la Hebrew University of Jerusalem – ELSC e reso possibile dalla partnership con Roche che ha sostenuto anche la prima edizione del 2017.
L’organizzazione ringrazia l’artista Luigi Serafini, autore del celebre libro illustrato Codex Seraphinianus (Rizzoli editore), per aver concesso l’utilizzo della sua opera Di Sogni (olio su tela, 1995) come immagine del Festival.
Spiega l’artista: “I due personaggi non stanno dormendo, ma stanno elaborando immagini, grazie ai loro caschi che le trasformano in ologrammi fantastici, o forse in bolle di sapone…”.
“Come tutti gli appassionati di science fiction – spiega Viviana Kasam – mi sono spesso stupita di come alcuni scrittori siano riusciti a immaginare con decenni, se non secoli di anticipo, l’evoluzione della scienza. Oggi la science fiction più affascinante è quella legata all’intelligenza artificiale, ai robot, allo sviluppo del cervello, per la quale è stato coniato il termine di transumanesimo. Mi diverte perciò, e spero diverta anche i nostri spettatori, confrontare la visione dei registi, alcuni dei quali famosissimi, come Spielberg o Mel Brooks, con le novità più dirompenti della ricerca nel campo delle neuroscienze. Confesso che sono la prima ad essere molto curiosa di sapere ciò che diranno i nostri scienziati”.
“È sempre fonte di soddisfazione collaborare a questa rassegna che contribuisce in modo importante ad avvicinare il pubblico alle neuroscienze. Il film risulta l’elemento di promozione della discussione sulle tematiche relative non solo alle modalità intrinseche del funzionamento del cervello, ma anche alle crescenti potenzialità legate ai recenti sviluppi tecnologici che aprono prospettive reali di interazioni e modificazioni delle attività cerebrali che fino a poco tempo fa erano soltanto materia di film e di fantascienza. Appare di grande interesse notare come alcune delle realtà neuroscientifiche odierne erano state prefigurate in alcune film prodotti anche molti anni fa” – commenta il professor Giancarlo Comi direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSpe) e dell’Unità di Neurologia, Neurofisiologia Clinica e Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
“Fondazione Cineteca Italiana – commenta Enrico Nosei, il direttore della programmazione di Spazio Oberdan – è lieta di ospitare e proporre la seconda edizione del Festival Cervello&Cinema, che nel 2017 ha ottenuto un successo straordinario registrando il sold out a tutti gli appuntamenti: oltre 1500 spettatori in 7 giorni, provenienti dall’intera Regione. Anche quest’anno, insieme all’organizzazione, abbiamo deciso di riproporre un programma di alta qualità e incontri con illustri studiosi per approfondire numerosi temi oggi di stretta attualità. Tutte le serate si prospettano imperdibili, già dalla prima: il capolavoro di Mel Brooks, Frankenstein Junior, porterà lo spettatore a confrontarsi sulle possibilità, scientifiche, mediche ed etiche, di realizzare un trapianto di testa. Ci auguriamo di richiamare ancora una volta tanti appassionati, non solo di cinema, ma anche di intelligenza artificiale, realtà virtuale, transumanesimo e, in una parola, neurofiction”.
“Eventi come il Festival Cinema&Cervello aiutano a stimolare riflessioni su tematiche complesse quali le neuroscienze e ad avvicinare le persone al mondo della ricerca. Per farlo è necessario adottare un linguaggio semplice e allo stesso tempo affascinante e riconoscibile anche dalle nuove generazioni, come quello cinematografico – dichiara Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche Italia – In quanto azienda fortemente impegnata nelle neuroscienze, e oggi in particolare nella sclerosi multipla, crediamo che la ricerca di soluzioni terapeutiche innovative vada affiancata da attività di sensibilizzazione e informazione per i cittadini, ed essere partner del Festival è per noi un grande orgoglio”.
“Più esteso del cielo e più profondo del mare. Con queste parole la grande poetessa statunitense Emily Dickinson descrive il cervello. Più prosaicamente, la saggezza popolare dice che ogni testa è un mondo. Come non si potrà forse mai capire fino in fondo il mondo, altrettanto non si potrà capire perfettamente il cervello umano, cioè noi stessi. Ma l’Ulisse che abita in ciascuno di noi deve tentarci se non altro per offrire un senso all’esistenza.
I Brainforum, sapientemente curati da Viviana Kasam e da Giancarlo Comi, da anni ci stimolano, con rigorosa levità, a percorrere questo appassionante viaggio alla ricerca di noi stessi” – conclude Domenico Piraina, Direttore Area Polo Mostre e Musei Scientifici del Comune di Milano.
(10 aprile 2018)