Israele, massima allerta al confine con Gaza
L’esercito israeliano si sta preparando a duri scontri lungo la barriera di sicurezza con Gaza per questo pomeriggio, potenzialmente simili a quelli del 14 maggio scorso. A riferirlo ai media locali, fonti dello stesso esercito che nelle scorse ore – rileva anche il Fatto Quotidiano – ha lanciato volantini nella Striscia di Gaza avvertendo la popolazione di non partecipare alle manifestazioni sul confine e invitando a non farsi usare dal movimento terroristico di Hamas per i suoi fini. “Dietro a questi interessi si nasconde l’Iran sciita, – riportava il volantino scritto in arabo – il cui obiettivo è infiammare la regione per il bene dei suoi obiettivi religiosi ed etnici. Non dovete permettere che Hamas vi trasformi nei suoi ostaggi, in modo che possa ottenere capitale politico a spese del benessere e del futuro degli abitanti di Gaza in generale, e dei suoi giovani in particolare. Per evitare risultati dannosi, vi invitiamo a non partecipare alle manifestazioni e all’anarchia e a non mettervi in pericolo”. L’intelligence militare israeliana ha dichiarato di aver ricevuto informazioni circa i possibili sforzi da parte dei gruppi terroristici palestinesi di colpire i soldati israeliani con armi da fuoco ed esplosivi. E mentre l’allerta sicurezza nel Paese è alta, l’opinione pubblica israeliana continua a discutere dell’amichevole di calcio cancellata dall’Argentina e ora teme che lo stesso possa accadere con l’Eurovision: grazie alla vittoria della cantante israeliana Netta Barzilai nell’edizione di quest’anno, la rassegna dovrebbe tenersi in Israele il prossimo anno ma, riporta il Giornale, “gli organizzatori non vogliono tenere la gara musicale a Gerusalemme città troppo ‘divisiva’ dopo l’investitura americana come capitale di Israele”. La competizione in realtà è già stata ospitata nella Capitale israeliana nel 1979 e nel 1999 e il ministro della Cultura e dello Sport, Miri Regev,ha fatto sapere che se “l’Eurovision non si terrà a Gerusalemme non l’ospiteremo da altre parti”.
Ferrara, libro ebraico protagonista. Grande attesa a Ferrara per la nona edizione della Festa del libro ebraico, rassegna che si terrà domenica 10 giugno ed è promossa dal Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah. Ospite d’onore quest’anno, riporta il Corriere della Sera, sarà lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua. “Verrà perché attirato dalla sua curiosità per una città che non ha mai visitato e per il nostro museo. E terrà una lectio assolutamente inedita su un tema a lui caro come il rapporto tra il popolo ebraico e la lingua, il libro e la letteratura”, le parole del direttore del Meis Simonetta Della Seta, riportate dal Corriere Bologna. Durante la giornata al Meis, ricorda il Quotidiano nazionale, l’ebraista Mauro Perani presenterà “Nuovi studi su Isacco Lampronti. Storia, poesia, scienza e Halakah”, la filosofa Donatella Di Cesare dialogherà sul suo “Marrani”, rav Pierpaolo Pinhas Punturello illustrerà il suo libro di racconti ebraici “Napoli, via Cappella Vecchia 31. Voci ebraiche da dietro il vicolo” e Lia Levi parlerà del suo ultimo romanzo, “Questa sera è già domani” ambientato nel periodo delle Leggi razziste.
Germania, dolore e rabbia. “Si sono chiuse tragicamente le ricerche di una ragazza di 14 anni, Susanna, di Magonza, scomparsa il 22 maggio scorso. La giovane della comunità ebraica della città nell’ovest della Germania è stata ritrovata senza vita nella zona di Wiesbaden”, scrive La Stampa, spiegando che la ragazza è stata violentata e uccisa dal suo aggressore. “In Germania – prosegue il quotidiano torinese – è scattata la caccia all’uomo, ma il principale sospettato, tale Ali Bashar, un profugo iracheno di 20 anni, secondo il ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’, sarebbe già fuggito nel suo Paese d’origine con tutta la famiglia giovedì scorso”. Gli inquirenti, confermano dalla Comunità ebraica tedesca, al momento non hanno trovato indizi che facciano pensare a un delitto di matrice antisemita. “A rendere possibile la ricostruzione dell’accaduto – riferisce La Stampa – sono state le testimonianze rese da un bambino, anche lui profugo, di 13 anni: ha raccontato di aver saputo dallo stesso Ali Bashar dello stupro e dell’omicidio”.
Roma, gli studenti del Socrate. Prosegue l’attenzione mediatica per quanto accaduto al Liceo Socrate di Roma, dove dieci studenti, nei giorni scorsi, si sono fatti immortalare in una foto di classe mentre facevano il saluto romano. Un gesto condannato da alcuni coetanei che hanno sottolineato la loro preoccupazione per la gestione dell’accaduto da parte della preside dell’istituto: quest’ultima non ha infatti preso provvedimenti e ha definito il saluto romano come un semplice “atto goliardico”. “Chi dovrebbe vigilare, dare il buon esempio e insegnare i valori della nostra Costituzione non dovrebbe far passare sottotraccia il gesto simbolo dell’oppressione fascista”, la replica della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Sulla stessa linea la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello che, come riporta il Corriere Roma, ha invitato – “se la preside è d’accordo” – gli studenti “in visita al Museo Ebraico di Roma” per spiegare loro “cosa rappresenti quel saluto nella coscienza civile del nostro Paese”.
Supermercati italiani, più certificazioni casher. Secondo un’analisi condotta su oltre 60mila alimenti dall’Osservatorio Immagino, creato da Nielsen con GS1 Italy, le certificazioni casher e halal “compaiono sempre più spesso sulle etichette dei prodotti alimentari in vendita in iper e supermercati”. A riportale in breve la notizia, Repubblica che aggiunge che “i prodotti segnalati halal sono aumentati del 12,4 per cento, il kosher invece cresce del 9,7 per cento con proposte appartenenti soprattutto alle categorie olio, pasta e derivati del pomodoro”.
Ron Arad si racconta. “Proprio ora stiamo finendo un grattacielo a Tel Aviv e un ospedale nel Nord di Israele ma anche il progetto di un memoriale per il Parlamento britannico a Londra”, racconta il celebre designer israeliano Ron Arad in una lunga intervista al Venerdì di Repubblica in cui racconta i suoi inizi, la scelta di spostarsi da Israele a Londra e i suoi attuali progetti.
Segnalibro. Sul Venerdì di Repubblica si parla di jazz, fascismo e musicisti ebrei attraverso il libro Tutto é ritmo, tutto è swing. Il jazz, il fascismo e la società italiana (Le Monnier), firmato dalla storica Camilla Poesio. Il quotidiano, nelle pagine nazionali, introduce inoltre il saggio di Wolfram Eilenberger, II tempo degli stregoni.1919-1929: un libro che “ricostruisce in modo appassionante gli anni che in Germania precedettero il nazismo. Attraverso i confronti e gli scontri fra quattro ‘pesi massimi’: Cassirer, Heidegger, Benjamin e Wittgenstein”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked