“Politica Usa sviluppo importante
per il mondo e per Israele”

Schermata 2018-06-13 alle 15.22.57A ventiquattro ore dalla storica stretta di mano tra il Presidente Usa Donald Trump e il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, proseguono le riflessioni e analisi in tutto il mondo sull’effetto di questo vertice. A giudicare positivamente l’incontro, anche il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che ha parlato di “passo importante nello sforzo di liberare la penisola coreana dalle armi nucleari”. Netanyahu ha poi parlato di un’altra minaccia nucleare, quella iraniana, che costituisce un pericolo imminente per la sicurezza israeliana: “Il presidente Trump ha preso una posizione forte contro gli sforzi dell’Iran di armarsi di armi nucleari e contro la sua aggressione in Medio Oriente. – ha sottolineato Netanyahu – Ciò sta già colpendo l’economia iraniana”. “La politica del presidente Trump è uno sviluppo importante per Israele, la regione e il mondo intero”, la conclusione del Premier Netanyahu. Lo stesso Trump, nella conferenza stampa con Kim aveva citato l’Iran: “Penso che l’Iran sia un paese diverso oggi rispetto a tre o quattro mesi fa … Non credo che in questo momento siano così fiduciosi – e parole del presidente americano – Ma spero che, al momento opportuno, dopo che queste sanzioni saranno entrate in vigore, torneranno a negoziare un vero e proprio accordo”.
Intanto sul fronte interno israeliano, il capo dello Shin Bet Nadav Argaman ha rivelato che le forze di sicurezza israeliane hanno sventato circa 250 “attacchi terroristici significativi” da gennaio, spiegando che questo risultato è stato possibile grazie anche a strumenti di sorveglianza e monitoraggio ad alta tecnologia. Argaman, che guida i servizi di sicurezza interni dal 2016, ha sottolineato come siano cambiate le minacce alla sicurezza in Israele e in Cisgiordania, sempre meno legate a gruppi terroristici organizzati e sempre più connesse ai cosiddetti attacchi di “lupi solitari” non affiliati ad alcuna organizzazione.