Trump: “Presto piano di pace per Israele e palestinesi”
Il presidente Usa Donald Trump per la prima volta ha aperto e diretto i lavori del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nell’occasione, ha attaccato la Cina e l’Iran e annunciato, dopo un vertice con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu (che interverrà oggi all’Onu), e ha annunciato che a breve presenterà il piano di pace tra israeliani e palestinesi a cui lavora il genero Jared Kushner. Trump ha detto di essere “al 100% allineato con Israele sulle sue esigenze di difesa”, e di essere favorevole a un accordo coi palestinesi basato su due Stati (Repubblica). Rispetto alla Cina, il presidente Usa ha dichiarato di avere prove che, dopo la guerra commerciale avviata da Washington, Pechino sta mettendo dazi mirati in modo da condizionare le elezioni di midterm: ovvero sta colpendo i prodotti – per esempio derrate agroalimentari – legati all’elettorato repubblicano. “Non abbiamo mai interferito e non interferiremo negli affari interni di altri Paesi. E una lunga tradizione. Pertanto rifiutiamo queste sgradevoli insinuazioni. Anzi siamo noi che chiediamo di non interferire negli affari interni di altri Stati”, la risposta del ministro degli esteri cinesi a Trump, che ha sostenuto di avere le prove rispetto alle accuse ai cinesi.
Il capitolo Iran. Il presidente Usa ha puntato il dito contro il regime di Teheran: “Applicheremo altre sanzioni sull’Iran e ci saranno gravi conseguenze per chi non le rispetterà”. “A partire dal 4 novembre – sottolinea il Corriere – il governo di Washington intende chiudere i mercati statunitensi a tutte le imprese straniere che concluderanno affari con gli ayatollah, comprando, per esempio, il petrolio”. L’obiettivo Usa è mettere all’angolo l’Iran e rinegoziare l’accordo nucleare che invece l’Unione europea vuole salvare e così l’Italia: “il capo della diplomazia europea Federica Mogherini – scrive il Sole 24 Ore – ha appena annunciato un piano per continuare a commerciare con Teheran attraverso un nuovo sistema di pagamento per bypassare dollaro e sanzioni. Sulla stessa linea il faccia a faccia tra Conte e Rohani. L’Italia ha ribadito i suoi ottimi rapporti commerciali con l’Iran, sostiene l’accordo sul nucleare e crede nella strada del dialogo”. “Il premier Giuseppe Conte ha assicurato il pieno sostegno all’Iran e al mantenimento dell’accordo sul nucleare”. Così il presidente Hassan Rohani risponde a una domanda de La Stampa sull’incontro avuto ieri tra i due.
Marcello Foa presidente Rai. La commissione di Vigilanza con il sostegno di Lega, M5S e Forza Italia, ha eletto – dopo un primo tentativo andato a vuoto – Marcello Foa come nuovo presidente della Rai, che annuncia che nominerà nuovi direttori per i tg. “ La parola d’ordine è portare aria fresca in Rai”, dichiara in un’intervista al Corriere, in cui parla anche dei suoi legami con Salvini e dell’incontro con Steve Bannon. A un certo punto il giornalista chiede a Foa “Lei è ebreo? Glielo chiedo solo perché i suoi detrattori l’accusano persino di questo”. “No, sono cattolico, come i miei genitori. – la risposta del nuovo presidente Rai – La mamma, greca, nacque ortodossa. Era ebreo il nonno Egizio, che s’innamorò di una cattolica e la sposò”.
Sicurezza 2.0. “Un progetto sul quale sto già lavorando è quello di costituire una Forza armata cibernetica che dovrà proteggere la rete della difesa e allo stesso tempo essere in grado di colpire”, così Angelo Tofalo, sottosegretario alla Difesa, intervenendo al convegno Cybertech Europe a Roma, che ha tra suoi protagonisti Israele. “Noi dobbiamo fare più degli altri, perché Israele è il paese che subisce più attacchi informatici in tutto il mondo”, le parole dell’ambasciatore israeliano in Italia, Ofer Sachs, riportate dal Sole 24 Ore. “In Israele ci sono molte aziende e start up nella cyber security. I ricavi diretti di queste aziende ammontano a circa 1,4 miliardi l’anno, “ma con l’attività indiretta il numero potrebbe essere più alto”, ha precisato l’ambasciatore. “Le aziende israeliane stanno cercando di aumentare la penetrazione anche in Italia. Abbiamo visto una leggera crescita della collaborazione tra Italia e Israele, ma non come avremmo voluto”.
Milano antirazzista. “Domenica alle 15 si terrà in piazza Duomo a Milano una manifestazione antirazzista per protestare contro le decisioni del governo e il clima sessista, omofobo e razzista alimentato, secondo gli organizzatori, dalle politiche gialloverdi”, riporta Repubblica Milano sottolineando che dal palco parleranno Liliana Segre e vari personaggi vittime della deriva intollerante di questi mesi. Promotori dell’iniziativa, Anpi, Aned e Sentinelli. Tra le adesioni giunte da tutto il vasto panorama dell’associazionismo lombardo, in prima fila il mondo religioso delle Acli, di Sant’Egidio, delle chieste protestanti, valdesi e la comunità ebraica.
Memoria. Questa mattina alle 11, nei locali dell’Istituto ligure perl a storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”, si svolgerà una significativa cerimonia nel corso della quale Gilberto Salmoni, sopravvissuto alla Shoah, consegnerà nelle mani del presidente dell’Istituto Giacomo Ronzitti la valigia appartenuta alla sorella Dora, tangibile testimonianza di una fase tragica della storia italiana (Secolo XIX). A proposito di Memoria, Corrado Augias (Repubblica) – a cui un lettore racconta una storia legata al salvataggio di Attilio Momigliano e della consorte Haydée Sacerdoti – ricorda l’eroismo di Carlo Angela che “aveva trasformato la casa di cura per malattie mentali Villa Turina Amione, da lui diretta, in un luogo dove antifascisti ed ebrei potevano trovare rifugio”.
Le vite di Mario Lattes. La Fondazione dedicata a Mario Lattes, editore, pittore, scrittore, ha scelto di dedicargli una doppia mostra tra la sede della fondazione a Monforte d’Alba (sabato 29 settembre alle 18) e lo spazio torinese Don Chisciotte (oggi alle 18) riporta Repubblica Torino. “Le opere formano un flusso indivisibile con gli altri aspetti intellettuali di Lattes, dove parola e immagine davano voce a temi a lui cari. Al centro la vita quotidiana, la sua storia di ebreo laico che aveva vissuto in prima persona le leggi razziali. Una biografia che diventava universale in una sorta di astrazione condita a volte di minimalismo, altre di fantastico”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked