Israele, apprensione dopo l’attentato
madre e figlio in pericolo di vita

Ore di apprensione in Israele per il destino della giovane di 21 anni colpita nell’attentato terroristico palestinese della scorsa notte e per quello del figlio di sette mesi, fatto nascere prematuramente a causa delle ferite riportate dalla madre durante l’attacco all’insediamento di Ofra, in Cisgiordania. La giovane si trovava, assieme ad altri civili e soldati, nei pressi della fermata di un autobus quando un auto bianca si è avvicinata: da qui terroristi hanno aperto il fuoco, ferendo lei e altre sei persone. La ventunenne è stata portata d’urgenza all’ospedale Shaare Zedek di Gerusalemme. “È arrivata in stato di shock e aveva perso molto sangue”, ha spiegato alla stampa israeliana il dottor Alon Schwartz, chirurgo dell’ospedale. “Ha una ferita da arma da fuoco nella parte bassa dello stomaco”, ha aggiunto Schwartz. I medici hanno quindi dovuto far partorire la donna prematuramente: le sue condizioni sono tutt’ora critiche ma si sono stabilizzate mentre nelle scorse ore a peggiorare è stata la situazione del piccolo: è stato collegato ad un ventilatore e sottoposto a trattamento nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il padre, anche lui tra i feriti, è stato operato ed è in condizioni stabili. “Preghiamo con apprensione per la guarigione dei feriti dell’attacco criminale, compresa la giovane madre che ha portato la vita nel mondo durante l’inferno. Mi auguro che si riprendano rapidamente”, le parole del Presidente d’Israele Reuven Rivlin che ha sottolineato come le forze di sicurezza siano impegnate in una larga operazione per trovare i colpevoli dell’attacco terroristico. Le ricerche si stanno concentrando nella città palestinese di Silwad, dove esercito e Shin Bet stanno cercando di ricostruire il percorso del veicolo prima e dopo l’attacco. L’intelligence israeliana teme che la riuscita dell’attacco e della fuga del terrorista che lo scorso ottobre ha ucciso due persone nella zona industriale Barkan abbia incoraggiato altri terroristi a colpire.