Non dimenticare

Sermoneta piccola“Zakhor et asher ‘asà lekhà’ Amalek…Lo tishkach – Ricorda ciò che fece a te ‘Amalek, quando stavi uscendo…Non dimenticare” (Deuteronomio 25;17).
Già nel libro dell’Esodo (Shemòt 17;8) viene impartito l’ordine di ricordare l’operato di colui che assalì il popolo quando si trovava in una condizione particolarmente debole. In questo brano del libro di Devarim ci viene comandato di ricordare e non dimenticare. Non sono sinonimi, ma il duplice comandamento di trarre insegnamento da esperienze negative, per trasmetterle alle generazioni future. Il famoso commentatore Rash”ì insegna: “Ricorda – con la bocca” – attraverso il racconto; “non dimenticare dal tuo cuore”. Insegnare alle generazioni future è l’esercizio migliore per mantenere il ricordo. In una società, dove si tende a minimizzare, negare e dimenticare, la Torà, scritta circa tremilacinquecento anni or sono, lancia un messaggio ultra moderno:
“Ricorda, non dimenticare”.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna

(15 settembre 2019)