“Coronavirus, Israele al fianco dell’Italia anche in questo momento difficile”
In un messaggio diretto alle Comunità ebraiche italiane, l’ambasciatore d’Israele a Roma Dror Eydar ha sottolineato la sua solidarietà all’Italia e spiegato i motivi delle misure adottate da Israele rispetto al rischio di contagio da Coronavirus. Di seguito il testo del messaggio:
A tutte le comunità ebraiche d’Italia un cordiale Shalom.
Noi dell’ambasciata di Israele ci interessiamo del vostro bene e vi pensiamo. Siete sempre nel nostro cuore.
Non abbiamo lasciato l’Italia. Siamo sempre con voi.
Ho chiesto al personale dell’ambasciata di contattare ciascuno di voi e verificare se ci sono richieste particolari e, nei limiti del possibile, cercheremo di essere di aiuto.
È un momento di crisi. Il mondo intero si trova in difficoltà. Non solo l’Italia. Ma è una crisi temporanea e con l’aiuto di D-o la supereremo.
“Crisi – Mashber in ebraico” nella Bibbia era il posto dove la donna partoriva il neonato. I momenti di crisi sono dunque quelli che premono su di noi per far nascere una rinnovata forza d’animo, una capacità di superare noi stessi e affrontare con coraggio la situazione. Insieme attraverseremo anche questo.
Israele ha bloccato l’ingresso di chiunque abbia soggiornato in Italia nelle ultime settime, non solo i cittadini italiani ma di tutti. Bisogna ricordarsi che Israele è grande come la Lombardia e la maggior parte della popolazione vive al centro del paese. Il rischio di contagio è quindi molto alto. Inoltre, gli ultimi casi di coronavirus scoperti nel paese arrivavano proprio dall’Italia.
Anche in Israele la popolazione si sente sotto pressione ed è preoccupata per quanto sta accadendo. Non si possono tranquillizzare le persone solo con le parole ma servono anche i fatti. C’è un comitato che sostiene il Primo ministro, composto da esperti in tutti i campi, che valutano i rischi nazionali e suggeriscono come agire di conseguenza.
Non dimentichiamo che al momento le minacce per la sicurezza d’Israele non sono cessate. Il quadro globale che vedono è molto più ampio di quello che vediamo noi, e le loro scelte sono fatte con estrema ponderazione.
In ogni modo Israele non ha smesso di essere lo Stato Ebraico. Ci sono diversi israeliani che sono entrati in una quarantena di 14 giorni nelle proprie case. A volte anche mettendosi in una stanza isolata dal resto della famiglia.
Rispetto alle famiglie ebraiche nel mondo Israele ha chiuso per un attimo la stanza – per evitare il contagio – ma non ha chiuso la casa né la responsabilità verso i figli di Israele (Beth Israel) ovunque siano. Lo Stato di Israele è sempre impegnato per la vostra sicurezza in ogni Comunità e appena possibile verranno rimosse le limitazioni.
Potete contattare l’Ambasciata per presentare le vostre situazioni contattandoci all’indirizzo: public.affairs@roma.mfa.gov.il
Purim è alle porte e ci ricorda situazioni difficili della nostra storia, molto più di quella attuale. Siamo riusciti a confrontarci con queste difficoltà con successo e uscirne rafforzati.
Auguro a tutti che si possa avverare l’auspicio nella Meghillà di Ester (cap.8, v 16) e quanto previsto nei Salmi (cap. 91,v10).
Pregheremo per il benessere di tutti i cittadini italiani e del modo.
Dror Eydar, ambasciatore d’Israele in Italia
Ester 8,16 – Per gli ebrei fu luce, gioia, allegria e onore
Salmi 91,10 – A te non capiterà alcun male, né piaga alcuna si accosterà alla tua tenda