ARTE – Shelomo Selinger dona due statue all’Unesco

Il 26 gennaio 2025, in occasione della Giornata della Memoria, l’artista franco-israeliano Shelomo Selinger ha donato due delle sue opere all’Unesco a Parigi. Selinger, che durante la Seconda Guerra Mondiale è sopravvissuto a nove diversi lager nazisti, ha dedicato la sua vita all’arte, come mezzo per testimoniare e ricordare le atrocità della Shoah. Le opere donate, intitolate Shoah e Resilience, rappresentano rispettivamente la tragedia e la capacità di recupero dell’umanità. Durante la cerimonia dedicata alla donazione, Selinger ha sottolineato l’importanza della memoria storica e della trasmissione alle future generazioni affinché simili orrori non si ripetano. La Direttrice Generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, ha affermato che le opere di Selinger serviranno come monito per l’umanità: le sculture saranno esposte in maniera permanente nella sede dell’Unesco offrendo ai visitatori un’opportunità di riflessione sulla storia e sull’importanza della pace, della tolleranza e della Memoria, oltre che un monito contro l’antisemitismo e contro tutte le forme di discriminazione. L’arte ha in questo caso un ruolo cruciale nella preservazione della memoria storica e nella promozione dei valori universali di dignità umana e rispetto reciproco, ma le relazioni tra Israele e l’Unesco hanno attraversato momenti di tensione: nel 2016 una risoluzione sul sito di Gerusalemme noto agli ebrei come Monte del Tempio e ai musulmani come Al-Haram al-Sharif utilizzava solo la denominazione islamica. La scelta ha portato a forti critiche da parte di Israele, che l’ha interpretata come una negazione del legame storico con il sito. Il governo ha così sospeso le sue relazioni con l’Unesco accusando l’organizzazione di avere assunto una posizione anti-israeliana. Queste tensioni hanno poi portato, nel 2017, alla decisione di Israele e degli Stati Uniti di ritirarsi dall’Unesco.
(Nell’immagine, il quadro Shoah di Shelomo Selinger (1975) – © Unesco / Shelomo Selinger)