ISRAELE – Attentato alla stazione di Haifa

Hassan Dahamsha, settantenne del villaggio arabo-israeliano di Kafr Kanna, è stato ucciso questa mattina in un attacco terroristico alla stazione centrale degli autobus di Haifa. Altre quattro persone sono rimaste ferite: tre in modo grave e una in condizioni moderate. Il terrorista, un druso israeliano di 20 anni della città di Shfaram, in Galilea, è stato neutralizzato sul posto dalle forze di sicurezza.
L’attacco è avvenuto nell’area di Hamifratz, uno dei principali snodi di trasporto in Israele. L’attentatore è sceso da un autobus proveniente da Shfaram e ha accoltellato le persone attorno a lui in stazione, gridando «Allahu Akbar», raccontano i testimoni. Poco dopo l’attacco, il terrorista è stato eliminato dalle forze di sicurezza. Secondo i media israeliani, l’attentatore aveva anche cittadinanza tedesca, aveva vissuto all’estero un anno ed era rientrato in Israele solo da un mese.
Le squadre di soccorso del Magen David Adom hanno evacuato i feriti all’ospedale Rambam. Tra loro, un ragazzo di 15 anni, un uomo e una donna sulla trentina, tutti in gravi condizioni. Una donna di 70 anni ha riportato ferite moderate. Nessuno dei feriti è in pericolo di vita, ha reso noto l’ospedale.
Le forze di sicurezza hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’attacco e verificare se il terrorista abbia agito da solo. Il viceministro della sicurezza nazionale, Haim Katz, ha tenuto una riunione operativa per valutare la situazione: «I prossimi giorni saranno impegnativi. La polizia israeliana e le forze di emergenza sono in massima allerta. Invitiamo il pubblico a rimanere vigile e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto».
L’attacco arriva in un momento di forte allerta per la sicurezza. Solo pochi giorni fa, un attentatore di 53 anni ha investito 14 persone con un’auto all’incrocio di Karkur, in Galilea, lasciando una ragazza di 17 anni in condizioni critiche. Anche in quel caso, il terrorista è stato neutralizzato sul posto.