TORINO – Dario Disegni: Lezione Emanuele Artom sempre attuale

«Testimone del passato, guida per il presente». La Comunità ebraica di Torino ha ricordato anche quest’anno il partigiano ebreo Emanuele Artom, assassinato all’età di 28 anni dai nazifascisti, con l’ormai tradizionale corteo che dalla stazione Porta Nuova si è mosso alla volta della sinagoga in piazzetta Primo Levi. Numerosi anche quest’anno i giovani presenti all’iniziativa, organizzata insieme alle Comunità ebraiche di Casale Monferrato e Vercelli e alla Comunità di Sant’Egidio, per ricordare la biografia, gli ideali e le scelte operate da Artom. Commissario politico di “Giustizia e Libertà” nella Val Pellice e Val Germanasca, dopo la cattura per mano di SS italiane fu sottoposto a torture in carcere e dopo una settimana morì.
«A ottant’anni dalla Liberazione stiamo vivendo con immensa angoscia un momento molto oscuro con due drammatici conflitti in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, di cui auspichiamo dal profondo del cuore una prossima soluzione», ha dichiarato il presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni nel suo discorso in piazzetta Levi, dove sono intervenuti anche alcuni rappresentanti istituzionali. Desta inoltre preoccupazione, ha proseguito Disegni, la ripresa «in tutto il mondo di un antisemitismo di dimensioni quali da anni non si registravano, con un aumento nel nostro paese del 400% di episodi» rispetto al passato. Ancora una volta, per Disegni, «la testimonianza e l’insegnamento di Emanuele Artom appaiono di una straordinaria attualità e ci indicano il percorso da compiere per l’affermazione di un mondo più libero e giusto».