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L'Unione informa
 
    5 luglio 2009 - 13 Tamuz 5769  
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Moked - il portale dell´ebraismo italiano
alef/tav    
  Benedetto Carucci Viterbi Benedetto Carucci Viterbi,
rabbino 
Si racconta di un noto Rav italiano della generazione passata che non accettava da nessuno nemmeno un caffé. Temeva che, in caso dovesse essere chiamato a svolgere la funzione di
giudice, avrebbe potuto per questo non essere imparziale.
Viviamo in un paese molto concentrato sulla sicurezza. Ne discende che laddove le cose non
funzionano, soprattutto se la vita dei cittadini è a rischio, lì dovrebbe esprimersi il massimo di intransigenza. Lo abbiamo sentito da molte voci in questi giorni, ma nessuno ha chiesto un intervento perché a tutti noi sia consentito di viaggiare sicuri. Dev'essere perché in quel caso le ronde non servirebbero proprio a niente.
David Bidussa, storico sociale delle idee David Bidussa  
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davar    
 
  La destra europea e il soldato Shalit oggi a Sorgente di vita

La puntata di questa sera di Sorgente di vita si apre con un commento del giornalista de L’Espresso Wlodek Goldkorn sull’inquietante successo alle elezioni europee dello scorso giugno di molti partiti della destra radicale con programmi razzisti e xenofobi, alla vigilia della prima seduta del Parlamento europeo del 14 luglio prossimo.
Il secondo servizio è dedicato a Gilad Shalit, il soldato israeliano prigioniero di Hamas
nella striscia di Gaza, al quale il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha conferito la
cittadinanza onoraria durante una cerimonia in Campidoglio. In un’intervista Noam Shalit, padre di Gilad, racconta le sue emozioni e la sua ansia per il figlio.
Segue poi un servizio girato su una terrazza romana: l’incontro di vecchi compagni di
scuola, alunni di una prima elementare nella scuola ebraica del 1946. Davanti alle foto e ai registri dell’epoca viene fuori uno spaccato della Roma del dopoguerra, tra aneddoti ed episodi di sorridente nostalgia.
 Infine uno spettacolo della Kibbutz contemporary dance company, un gruppo israeliano nato in kibbutz che porta le sue coreografie in giro per il mondo.
Sorgente di vita va in onda all’1 e 20 su Raidue. In replica lunedì alla stessa ora e
lunedì 13 luglio alle 7 del mattino.
I servizi di Sorgente di vita sono anche su www.rai.tv


Cultura e formazione ebraica per insegnanti

fra tradizione e nuove tecnologie


Un concentrato di cultura e di formazione. Questi i contenuti del seminario World ORT/UCEI di aggiornamento di lingua, materie ebraiche e limudei Kodesh  che si è svolto a Roma dal 30 giugno al 3 luglio 2009, organizzato dall’UCEI attraverso il Centro pedagogico del Dipartimento educazione e cultura (DEC).
Nel mondo ebraico e in quello italiano, ridotto rispetto al contesto generale e suddiviso
in differenti competenze ed aree di lavoro, il “2nd Terry and Jean de Gunzburg Jewish
Education Seminar” ha dimostrato come sia possibile unire le forze e ottenere un risultato di livello, con la massima efficienza possibile e senza duplicazioni. La World Ort Union, il Liceo Ort della Comunità di Roma, la struttura di Ort Italia, la Comunità Ebraica di Roma, l’Unione delle Comunità Ebraiche attraverso i propri organi istituzionali, i propri dipartimenti ed enti hanno infatti lavorato assieme. E i risultati sono chiaramente visibili.
Oltre 20 insegnanti “allievi”, quattro docenti di alto livello accademico, una sessione in
video conferenza assieme ad un seminario in contemporanea in Argentina e un insegnante da Israele, la possibilità di mescolare, di unire la Torà e il suo studio, la lingua ebraica dei testi con quella attuale, l’interfaccia con le più moderne tecniche d’insegnamento e  anche l’uso di (ormai) comuni strumenti applicativi quali browser di internet o word processor sono gli ingredienti che hanno portato al successo di questo “2nd Terry and Jean de Gunzburg Jewish Education Seminar”.
Negli incontri programmatici a margine del seminario tra World Ort e Dec-UCEI sono stati analizzati i temi di comune interesse e quelli che attraverso un lavoro comune possono produrre risultati ad alto valore aggiunto, d’immediato impiego nel campo della formazione e dell’educazione ebraica.
Gli usi specifici di lavagne interattive, le applicazioni di sitografie ragionate sono le
aree di formazione iniziate in questo seminario e che potranno avere sviluppi in prossimi seminari e incontri dedicati.
Le istituzioni devono lavorare per permettere la prosecuzione di tali attività in quanto
la formazione professionale, ebraica, etica dei maestri, degli insegnanti degli adulti è
l’unico strumento per garantire la continuità ebraica e la tradizione ricevuta a nostra
volta dai nostri genitori, maestri e insegnanti.
A proposito vale la pena citare le parole di Jean De Gunzburg, presidente World ORT e patrocinatore del seminario riferite agli studenti: “ […] E' nostro obbligo assicurare che essi abbiano gli strumenti etici e morali in grado di aiutarli a fare scelte di principio nella loro vita. Noi ebrei capiamo che questo senso di direzione è derivato da un sistema di valori che abbiamo ereditato dalle generazioni precedenti e che è stato affinato con l'esperienza e collaudato nel tempo. E' nostra responsabilità, quindi, aiutare i nostri studenti a sviluppare il proprio senso d’attaccamento alla propria società e a comprendere il modo in cui s’inseriscono nel continuum della storia e della cultura.  
Gli studenti di oggi hanno bisogno di metodi educativi attuali. Se vogliamo che si
impegnino nello studio del proprio patrimonio dobbiamo sviluppare dei materiali che li
stimolino e creino un ambiente di apprendimento che li attiri. Questo è il motivo per cui
la nostra famiglia è lieta di patrocinare questa iniziativa per organizzare seminari in
cui i nostri insegnanti ebrei siano spinti a sfruttare la tecnologia del computer e delle
comunicazioni per l'insegnamento di questa materia tradizionale. Parlando con i nostri
studenti in un linguaggio che conoscono, inviamo loro un messaggio forte: l'educazione
ebraica è rilevante ed è  una componente essenziale della loro vita”.
Vorrei ringraziare personalmente tutti coloro, che in proprio e in rappresentanza degli
enti, hanno contribuito al successo, nonché  World Ort, Ort Italia, Liceo Ort di
Roma, Comunità Ebraica di Roma, Unione delle Comunità e Dec per il supporto economico ed organizzativo. Vorrei infine menzionare Roland Ganem e Yakov Ronkin che hanno creduto fortemente in questo seminario e sono stati essenziali per il loro fattivo, costante e intenso contributo umano e professionale.

Odelia Liberanome, Coordinatore Centro Pedagogico DEC UCEI

 
 
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pilpul    
 
  pescara 2009I Giochi della discriminazione si chiudono
tra indifferenza, polemiche e scontento


Sarà un grande beach party a chiudere oggi i Giochi del Mediterraneo in una festa che, enfatizza il sito internet della manifestazione, coinvolgerà l’intera città in una sorta di notte bianca. Ma Pescara pare salutare l’evento con una sostanziale indifferenza. Nemmeno le polemiche per l’esclusione d’Israele dalla manifestazione che hanno segnato l’avvio dei Giochi sembrano aver lasciato tracce degne di nota nell’opinione pubblica locale.
Non a caso oggi Il Centro, il quotidiano locale più importante della zona, apre con la
notizia delle scosse di terremoto che ancora in questi giorni hanno spaventato le
popolazioni aquilane. E poi spazio al G8 che arriva con il suo bel carico di dubbi e
incertezze mentre lo scontento della gente aumenta giorno per giorno. Solo al centro
pagina una foto delle atlete italiane vincitrici.
Gli abruzzesi sembrano comunque aver gradito gli eventi sportivi. Ad assistere, un
pubblico di tutte le età con molti giovani, famiglie, appassionati di tutti i tipi. Il livello atletico è stato di gran valore sia con la presenza di atleti di livello internazionale, già premiati alle ultime Olimpiadi, sia con l’impegno e i risultati di chi per la prima volta affrontava una competizione di questo rilievo.
A Giochi in corso si sono registrate le consuete lamentele per i blocchi della circolazione, per l’eccessivo traffico e per la scarsa informazione. Ma nulla di più. Ci
si chiede piuttosto cosa rimarrà dopo un evento internazionale di questo tipo. Gli spazi
sportivi rimodernati? Un villaggio olimpico per l’università di Chieti? Uno stadio
Adriatico che sembra non tenga bene la pioggia? E i turisti dov’erano?
Da domani sarà tutto finito. Questi giorni hanno riempito temporaneamente le tasche dei commercianti. E poi? Dopo ci sono il G8 dell’Aquila e i terremotati mentre i Giochi del Mediterraneo si avviano verso un’altra sede che ci si augura possa rilanciare il messaggio universale di pace e fratellanza alla base di quest’importante appuntamento sportivo. La speranza è che a Volos, la città greca che ospiterà i Giochi nel 2013, possano partecipare davvero tutte le nazioni affacciate su questo mare nostrum che ancor oggi così spesso divide anziché unire i popoli.

Andrea Grilli 
 
 
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rassegna stampa    
 
 
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A dominare la rassegna di stampa di oggi, per il resto piuttosto scarna, è l’agghiacciante intervista di Bernie Ecclestone al Times. «Al di là del fatto che alla fine è stato cacciato e persuaso a fare cose che non so se voleva fare, Hitler era nella condizione di comandare molta gente e far funzionare le cose. Alla fine si è perso e non è stato un buon dittatore», afferma il miliardario patron della Formula 1 come riporta, fra gli altri, Enrico Franceschini su Repubblica.
La straordinaria consonanza tra queste dichiarazioni e lo scandalo Mosley, il presidente della Fia fotografato di recente nel bel mezzo di un’orgia con alcune squillo con uniformi naziste, danno senz’altro da pensare. “Tenuto conto che il padre di Mosley fondò il partito fascista britannico ed era amico personale di Hitler e Mussolini – scrive Franceschini - viene da chiedersi se la Formula Uno non sia segretamente guidata da una cricca di fans del nazismo. Magari, tra di loro, si salutano col braccio teso?”. Le parole di Ecclestone, che per un editoriale del Times lascerebbero intendere “che secondo lui Hitler è stato persuaso da altri a orchestrare l'Olocausto e forse non aveva intenzione di eliminare la razza ebraica dalla faccia della terra”, hanno suscitato subito reazioni di condanna sia da parte ebraica sia nel mondo politico inglese.
Sul fronte della politica estera, accanto alla vicenda iraniana che in varie forme
continua a rimbalzare su tutti i giornali, Antonio Ferrari dà conto sul Corriere della
sera
della volontà di dialogo espressa da Assad nei confronti degli Stati Uniti. A seguito della nomina del nuovo capo della missione diplomatica statunitense a Damasco il presidente siriano ha invitato Obama in Siria per affrontare insieme i problemi del processo di pace mediorientale.
E le possibilità di pace o quanto meno di comprensione reciproca tra i popoli sono al
centro anche dell’intervista di Giuliano Battiston sul Manifesto a Gilles Kepel di cui è appena uscito "Oltre il terrore e il martirio" (Feltrinelli, 224 pagine, 17 euro) in cui Kepel "individua proprio nell'Europa, 'nelle relazioni intessute con le popolazioni musulmane residenti e ben radicate al suo interno', la possibilità di dare vita a una 'nuova stratificazione di rapporti sociali', a una 'dinamica creatrice capace di trascendere la dialettica mortifera del terrore e del martirio' alimentata dagli apprendisti stregoni di Washington e Tora Bora”.
Un altro libro sul Sole 24 ore, "Homo poeticus - saggi e interviste del grande Danilo Kiš. Da poco pubblicati da Adelphi (366 pagine, 30 euro) i testi di questo volume, sottolinea Francesco M. Cataluccio, permettono di conoscere meglio il mondo di Kiš e di comprendere la poetica che sta alla base della sua celebre trilogia familiare composta da tre indimenticabili romanzi: Giardino, cenere, Dolori precoci e Clessidra.

Daniela Gross

 
 
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notizieflash    
 
 

Barak a Londra per incontrare l’inviato di Obama
Tel Aviv, 5 lug
Ehud Barak è oggi in partenza per Londra, dove incontrerà l’inviato di Obama George Mitchell. Insieme a lui il ministro della difesa israeliana affronterà tra l’altro la delicata questione del congelamento delle colonie ebraiche in Cisgiordania richiesto con insistenza da Washington.
Oggi, nella seduta del consiglio dei ministri a Gerusalemme, Barak ha affermato che discuterà con Mitchell anche della prospettiva di accordi regionali per il Medio Oriente.
Secondo la stampa israeliana per il governo vi è un nesso diretto fra un possibile
congelamento (parziale e temporaneo) dei lavori di sviluppo per la popolazione ebraica in Cisgiordania e l'annuncio da parte araba di gesti di buona volontà nei suoi confronti.

Berlino: sì dei medici, Demjanjuk sarà processato
Berlino, 3 lug
John Demjanjuk, il presunto boia di Sobibor, sarà processato dalle autorità tedesche. L’uomo, 89 anni, che lo scorso maggio è stato estradato dagli Stati Uniti in Germania, versa infatti secondo i medici in condizioni di salute che gli consentono di sostenere il processo che dovrebbe prendere il via entro l’anno. Demjanjuk, hanno detto i sanitari, non potrà comunque sostenere più di udienze quotidiane di 90 minuti l’una: un limite che potrebbe allungare di molto i tempi di quello che si prospetta come uno degli ultimi grandi processi a un ex nazista sospettato di crimini contro l’umanità. Demjanjuk, di origine ucraina, è accusato dell'uccisione di 29.000 ebrei nel lager di Sobibor, nella Polonia occupata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale

Gerusalemme, nuove proteste degli ultraortodossi per il parcheggio di Shabbat
Gerusalemme, 5 lug
Non si placa l’ira degli ebrei ultraortodossi per l’apertura a Gerusalemme, nel giorno di Shabbat, di un parcheggio pubblico sotto le antiche mura della Città di Davide. Ieri alcune centinaia di ultraortodossi sono scesi in strada per manifestare la loro contrarietà alla violazione del riposo sabbatico. Ingenti forze di polizia, anche a cavallo, hanno impedito ai manifestanti di uscire dal loro quartiere per raggiungere il parcheggio. Secondo un portavoce delle forze dell’ordine gli agenti sono stati oggetto di lanci di sassi e altro.  

 
 
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