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L'Unione informa |
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4 maggio 2010 - 20 Iyar 5770 |
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alef/tav |
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Roberto Della Rocca, rabbino |
Questo
ultimo Moked di Milano Marittima ha riscosso un successo forse
superiore ad altre edizioni. Oltre alla considerevole
partecipazione di un pubblico numeroso variegato e attento, si e'
registrata una larga e condivisa soddisfazione per gli
stimoli culturali emersi e per la calorosa atmosfera che ha
pervaso le quattro intense giornate. Credo che una delle ragioni di
questa felice riuscita dell'evento sia riconducibile alla
corale e collaborativa sinergia delle varie risorse dell'Ucei.
Dallo staff del Dec alla Segreteria, dal Dire al Desk, dal Cri
all'Amministrazione, c'e' stato un impegno armonico e appassionato
messo al servizio degli ebrei italiani. E' proprio da queste
pagine che desidero far giungere la mia affettuosa riconoscenza
verso tutti coloro che hanno reso bello e indimenticabile questo
Moked che ha evidenziato, ancora una volta, quanto il nostro piccolo
ebraismo italiano, nonostante le non poche divergenze e conflittualità
che lo assillano, abbia ancora qualcosa da dire. Questo Moked ci
ha segnalato altresì che le cose che ci accomunano continuano
a rimanere più numerose e più significative delle cose che ci
dividono. |
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Di fronte a Dio tutto si trova al punto zero.
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Vittorio Dan Segre, pensionato |
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davar |
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Rav Toaff 95 - La grande festa
Mentre
saliva, accompagnato dai figli, sul palco, rav Toaff aveva il solito
sorriso ironico, forse sorpreso anche lui da quanti, politici,
imprenditori e alte autorità ecclesiastiche sono venuti ad augurargli
“buon compleanno” ieri sera, all’hotel Cavalieri Hilton di Roma a Monte
Mario. Per l’occasione il rabbino emerito di Roma ha donato l’uso del
proprio nome alla Fondazione per la cultura ebraica che è stata
presentata nel corso della serata. Il Rav è rimasto sul palco
circondato da una schiera di bambini delle Scuole ebraiche di Roma che
lo hanno festeggiato con canti e momenti di grande affetto. Presentatore
d’eccezione, il direttore del Tg5 Clemente Mimun, che come detto dal
Presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, ha
accettato l'incarico per onorare il nome del rav Toaff. Di grande
importanza i messaggi di auguri letti ad inizio serata da Cesara
Buonamici, giornalista del Tg5, dopo i canti del coro della scuola
ebraica, inviati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da
quello emerito Ciampi e dal presidente del Consiglio. Il
presidente Napolitano si è associato ai festeggiamenti indicando in
Toaff una “altissima personalità dell’ebraismo italiano del nostro
tempo. Ci ha trasmesso un insegnamento che ogni uomo del nostro tempo
deve fare proprio, se ha a cuore i destini di un mondo così ricco di
paure , come di speranze”. Anche il presidente del Consiglio gli ha
reso omaggio, “ il suo esempio e il suo impegno nella promozione dei
valori dell’ebraismo, che sono alla base delle nostre comuni radici,
sono sempre stati un punto di riferimento nella mia attività di
governo”. Ciampi ha ricordato le comuni origini livornesi con il
rabbino, cercando proprio in questa città l’apertura verso l’altro e la
tolleranza che hanno caratterizzato oltre mezzo secolo di cattedra
rabbinica del Rav. Una volta esaurita la lettura dei messaggi
arrivati dalle istituzioni è stato chiamato sul palco padre Georg
Gaenswein che ha letto un messaggio del Pontefice Benedetto XVI, di cui
è segretario, “il Signore, nei suoi misteriosi disegni, ha voluto che
ella sperimentasse in maniera singolare la sua salvezza divenendo un
segno di speranza per la rinascita di molti suoi fratelli” ovviamente
ricordando l’impegno di Rav Toaff nella promozione di relazioni
fraterne fra ebrei e cattolici. Terminati gli applausi, Mimun ha
chiamato sul palco, Ermanno Tedeschi che ha presentato la Fondazione
per la cultura ebraica di cui è presidente e, ringraziando
per la nomina e l’alto incarico ricevuto, ha premiato Gavriel di Segni,
creatore del logo per la fondazione, elogiandolo per aver devoluto alla
Deputazione ebraica il premio in denaro messo in palio. Rav
Riccardo di Segni che ha succeduto rav Toaff alla guida della comunità
ebraica di Roma, partendo da una citazione della mishnà di Pirkè Avot
”La Torah è così grande che dona la vita a chi la mette in pratica sia
in questo mondo che nel mondo futuro” ha parlato di Rav Toaff nel suo
aspetto che forse più difficilmente è emerso al mondo esterno, quello
di maestro di Torah, ricordando la sua capacità di insegnare Torah a
generazioni di studenti. Il
gesto del rabbino capo di Roma di stringere affettuosamente le mani del
suo predecessore, ha costituito un commovente segno di continuità
ideale. Il presidente della Comunità Riccardo Pacifici ha parlato del
rav come un punto di riferimento anche per lui quando da giovane
militante del Movimento culturale studenti ebrei cercava di imporre le
ragioni di Israele all’attenzione dell’opinione pubblica. Rav Toaff ha
detto Pacifici “ non ci ha mai negato la sua Berachà sostenendoci
dietro le quinte”. Uno
degli interventi più applauditi è stato quello del professor Andrea
Riccardi , fondatore della Comunità di Sant’Egidio, impegnata sul
frotne della pace e del dialogo ebraico cristiano, che ha parlato
anch’egli della vita di Toaff come di un messaggio di speranza sulla
possibilità di esser “uomini umani” nonostante il secolo buio, l’odio e
le persecuzioni. Per Riccardi, Toaff ” Ha mostrato la gioia di vivere
ed esser ebreo” e “la sua sapienza di vita e la sua ironia sono un
insegnamento per tutti” concludendo con le parole dello stesso Rav
Toaff “fai felici gli altri perché se son più felici gli altri sono
felice anche io”. Anche
il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha salutato brevemente dal palco,
facendo gli auguri al rav e guardando a lui come un punto di
riferimento per la città e il paese, dopo di lui si son succeduti sul
palco. Renata Polverini, neopresidente della Regione Lazio e Nicola Zingaretti presidente della Provincia. Al
termine è stato proiettato un documentario di Emanuele Ascarelli e
Milko Duiella per riannodare i fili della storia di Rav Toaff
attraverso il materiale presente negli archivi Rai e presentato il
libro “Elio Toaff, un secolo di vita ebraica in Italia”, curato dalla
storica Anna Foa.
Daniele Ascarelli
Rav Toaff 95 - "In questo giorno ricorda mamma"
“Auguri
a rav Toaff: omaggio a un grande ebreo italiano” è il titolo
della grande esposizione curata dalla direttrice del Museo ebraico di
Roma Daniela Di Castro e da Caterina Napoleone insieme alla fondazione
Elio Toaff per la cultura ebraica che apre i battenti per completare i
festeggiamenti dedicati ai 95 anni del rabbino emerito della Capitale. La
mostra, organizzata in occasione dei 95 anni di Rav Toaff, intende
ripercorrere le tappe più importanti della vita di questa straordinaria
figura nel quadro più ampio della storia d’Italia. Personaggio
emblematico, maestro di vita e guida spirituale, Toaff ha guardato non
solo alla realtà dell’ebraismo italiano, risollevandolo dal periodo
post-bellico, ma anche e soprattutto al mondo esterno cogliendone i
mutamenti politici e culturali, incentivando il dialogo tra le
religioni. Durante la mattinata, alla presenza dei figli di Rav
Toaff e di un vasto pubblico, si sono alternate alcune importanti voci
della politica e della cultura ebraica italiana che hanno ricostruito
la figura del rabbino mediante i loro ricordi più personali
contribuendo così a dar vita ad un ritratto del tutto straordinario. “Babbo
che cosa devo dire oggi ? e lui mi ha risposto se puoi ricorda mamma”
questo l’incipit dell’intervento dello storico Ariel Toaff, uno dei
figli del rabbino, alla conferenza stampa a cui ha preso parte assieme
agli altri fratelli che ha poi aggiunto “avrei preferito che mio
padre fosse qui”. Il professor Toaff si è detto onorato di
partecipare ai festeggiamenti per i 95 anni di suo padre e nei
confronti della Fondazione che porta il nome del rabbino capo emerito
ha sottolineato: “ legare il nome di mio padre alla cultura ebraica è
il più grande onore che ci possa essere” . Ariel Toaff ha anche
ricordato quanto sia stata fondamentale la figura della madre Lea
Iarach che “ ha seguito mio padre nei momenti più difficili della sua
vita”. Il pubblico presente in sala ha ascotato con sincero
interesse e curiosità le sue parole e quelle della sorella Miriam Toaff
che, a conclusione della conferenza, ha voluto sottolineare l’amore che
il padre ha sempre provato nei confronti dei bambini. Rav Elio Toaff
ha infatti costantemente dedicato le sue enrgie ai giovani
impegnandosi per la realizzazione delle scuole e di molti movimenti
giovanili che ancora ai nostri giorni rappresentano un importante
collante per le Comunità ebraiche italiane. “Tutta la comunità si
è mobilitata per festeggiarlo” dice l'assessore ai beni culturali della
Comunità Ebraica di Roma Roberto Steindler sottolineando come la figura
di Toaff sia stata fondamentale nel risollevare le sorti dell’ebraismo
italiano dopo la Shoah e di come abbia organizzato la Comunità romana
rendendola perfettamente funzionante. “Rav Toaff è stato un grande
ebreo e un grande italiano”- continua Steindler – “ ogni volta che
andavo a trovarlo mi congedava dicendomi che la sua porta era sempre
aperta”. Ha poi preso la parola il presidente della Comunità
Ebraica della Capitale Riccardo Pacifici il quale ha ricordato
affettuosamente come veniva sempre rimproverato da Rav Toaff per la sua
irruenza sottolineando però al contempo quanto il rabbino abbia
incoraggiato e sostenuto i giovani nelle loro attività. Nel giorno
della sentenza per il processo al criminale Priebke - racconta Pacifici
– in un momento estremamente delicato in cui i carabinieri stavano per
eseguire lo sgombero delle aule del tribunale occupate da centinaia di
manifestanti ebrei chiamai Toaff, il quale dopo aver avuto notizia
della situazione mi disse: per ciò che mi riguarda dovete rimanere
dentro. Era uscito il partigiano che era in lui”. “È stato per me
un punto di riferimento” - dice Ermanno Tedeschi presidente della
Fondazione Elio Toaff la quale si propone di contribuire al progresso
della Comunità ebraica di Roma soprattutto nell’ambito della promozione
della cultura, della tutela, della conservazione e dell’incremento del
patrimonio culturale ebraico – “ il Rabbino emerito è stato un grande
maestro, ma soprattutto un grande uomo ed un esemplare cittadino
italiano, quando l’ho incontrato sono rimasto colpito dal suo desiderio
di trasmetterci qualcosa anche solo con gli occhi, il suo è un
messaggio di speranza, di saggezza e di tolleranza. Noi oggi abbiamo
piantato un seme dal quale speriamo che nasca un grande albero simbolo
della nostra fondazione e al contempo delle nostre radici”. Anche
nell’intervento della direttrice del Museo ebraico di Roma – Daniela Di
Castro – riaffiorano i ricordi: “Rav Toaff è una delle figure
dell’ebraismo italiano più note di tutti i tempi” ha affermato la
Di Castro specificando come all’interno della mostra si sia dato molto
spazio alla figura del padre del Rabbino emerito rav Alfredo Sabato
Toaff e alla moglie senza la quale “non so se Toaff sarebbe stato così
forte” afferma la direttrice. “Della mia maggiorità religiosa ancora
ricordo l’ultima domanda che mi rivolse Toaff il quale appunto mi
chiese perché non possiamo ricostruire il Tempio di Gerusalemme, la
risposta era per non distruggere lo spazio che appartiene ad altre
culture, era questa la testimonianza e la manifestazione di uno
strepitoso rispetto”. “Ricordo di un mio viaggio in Israele -
racconta ancora la direttrice - quando all’aeroporto fummo fermati dai
controlli e dopo parecchi minuti e una molteplicità di domande l’amica
che mi accompagnava disse di essere la nipote di Elio Toaff, gli uomini
della sicurezza israeliana ci guardarono affermando che se lo avessimo
detto prima si sarebbero risparmiati tanta fatica, ciò a testimonianza
del fatto che la figura del Rav era quindi molto conosciuta anche fuori
i confini dell’Italia”. Conclude la conferenza stampa Caterina
Napoleone la quale ripercorre le tappe più importanti della vita del
Maestro sottolineando come la mostra voglia dare risalto alle origini
del rabbino ricostruendo mediante immagini e preziosi documenti
l’esistenza di una delle figure più importanti dell’ebraismo italiano.
Alle radici e alla famiglia d’origine di Toaff la mostra dedica infatti
molta attenzione “ Abbiamo recuperato – dice la curatrice – la tesi di
laurea del padre Alfredo Toaff un documento che risale ai primi del
'900 e che è di uno straordinario interesse”. Le immagini esposte
raccontano, dunque, la vita, i luoghi, gli eventi più significativi
dell’esistenza di rav Toaff “ la scelta delle immagini è suggestiva
perché ci dà il sapore e la temperatura di come era il ghetto”. Un
filmato realizzato da Emanuele Ascarelli e Milko Duiella con la
raccolta dei materiali delle cineteche Rai e con il contributo offerto
da Daniel Toaff, vicedirettore di Raiuno, completa la mostra che
prenderà il via mercoledì 5 maggio e si protrarrà fino al 29 giugno. Nel
libro pubblicato per l’occasione “Rav Toaff un secolo di vita ebraica
in Italia”, edito da Silvio Zamorani, curato dalla storica Anna Foa e
dalla stessa fondazione scrive Riccardo Pacifici nella ultime righe
della premessa “ Mazal tov Rav Toaff per i tuoi 95 anni. Ad Mea Ve
Esrim. Fino a 120 anni è l’augurio che secondo la tradizione ebraica si
fa agli uomini saggi come te”. Siamo sicuri che a questo augurio si
uniranno in molti.
Valentina Della Seta
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pilpul |
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Istantanee - Le cornacchie e il cielo
"Le cornacchie affermano che basta una sola cornacchia a distruggere il
cielo. La cosa e' indubitabile, ma non dimostra nulla contro il cielo,
poiché il cielo significa appunto incompatibilità con le cornacchie." (Franz Kafka, "Gli otto quaderni in ottavo", Terzo quaderno)
Marina Arbib
Green economy e danno ambientale, una mediazione difficile
L’immagine
della settimana è la marea nera che sta per strozzare le coste della
Lousiana. Una piattaforma petrolifera si è rotta al largo al momento
dell’impianto, rovesciando in mare decine di migliaia di barili di «oro
nero» al giorno. Si calcola che saranno complessivamente
cinquecentomila i barili sversati. Una tragedia ambientale gigantesca,
arginata senza molta convinzione con solventi, incendi provocati,
barriere di efficacia dubbia. Tra poche settimane una campana di
acciaio dovrebbe essere collocata sul fondo dell’oceano, in
corrispondenza della falla, in modo da bloccare la fuoriuscita e – è
proprio il caso di dirlo! – metterci una toppa. Negli stessi
giorni è stata inaugurata a Shangai l’Esposizione universale
d’Architettura che ha al centro la questione ambientale. Se in passato
questa manifestazione si traduceva in edifici e padiglioni fissi, nelle
ultime rassegne e in futuro (Milano 2015) gli sforzi si concentrano
sulla sostenibilità ambientale, sul recupero e sul riciclo dei
materiali, sullo sviluppo e sulla diffusione di buone pratiche. Nella
Tradizione ebraica, com’è noto, il Signore affida la Terra all’uomo
perché la lavori e la custodisca, sfruttandola senza danneggiarla. Tra
gli altri, fu proprio Hans Jonas a affrontare in anticipo questo
problema, declinandolo sul piano della responsabilità verso le
generazioni future. É evidente che non ci sono risposte, ma che i
rischi sono molto concreti. Oggi si parla molto di green economy, cioè
delle tecnologie in grado di ridurre il danno ambientale e di far
ripartire l’economia. Benissimo. Però attenzione: in tempo di crisi,
comprensibilmente, si parla anche di «crescita». Ma la «crescita
economica» non è una linea crescente nel diagramma del Pil: sono più
case, più fabbriche, più automobili, più energia, più oggetti prodotti,
più consumi… Pensiamoci.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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rassegna stampa |
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Odio, Insulti, falsità. L'orrore antisemita dilaga su Internet È
boom dell'antisemitismo online. Se nel '95 ne esisteva solo uno, oggi
nel mondo si contano 8mila siti e blog antiebraici. Una miriade di
spazi nel social network, forum e chat che ripropongono gli orrori
classici dell'odio antisemita con l'aggravante della pervasività del
mezzo. E, in Italia, tra i 40 e i 50 quelli di rilievo. A dare
l'allarme è l'Osservatorio dell'antisemitismo del Cdec di Milano
(Centro di documentazione ebraica contemporanea). Una puntuale rassegna
di siti antisemiti è stata presentata da Stefano Gatti,
dell'Osservatorio, ascoltato come esperto, insieme ad Andrè Oboler,
giovane ricercatore australiano, in un'audizione in Parlamento
nell'ambito dell'Indagine conoscitiva sull'antisemitismo, svolta dalle
Commissioni Esteri e Affari Costituzionali congiunte.
Stefania Consenti, Nazione Carlino Giorno, 4 maggio 2010
L'illusione di fermarli L'antisemitismo
corre sulla rete, ma questa non è una novità. Già un anno fa, si
contavano nel mondo oltre tremila siti il cui unico scopo è quello di
spargere odio contro gli ebrei. Purtroppo il fenomeno è in aumento e
gli allarmi si rinnovano. La polizia postale vede su Internet il
propagarsi della piaga e studia i rimedi; anche i parlamentari che si
occupano dell'indagine conoscitiva sull'antisemitismo cercano possibili
soluzioni; la comunità ebraica chiede giustamente tutela. Ma non
illudiamoci. Le regole che governano il web sono tali da rendere assai
problematico lo stop ai cantori dei Protocolli dei Savi di Sion'
annidati . nella galassia mediatica. Galassia che assorbe, amplifica e
rilancia le nostalgie neonazicosì come l'antisionismodi estrema
sinistra di cui è impregnata la quotidianità [...]
Achille Scalabrin, Nazione Carlino Giorno, 4 maggio 2010 |
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notizieflash |
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L'Anti Defamation League loda la protesta anti Iran all'Onu Washington, 4 mag - "Come
ci potrebbe essere l'obbligo legale e diplomatico di assicurare al
presidente iraniano un podio all'Onu c'é anche l'obbligo morale di
condannare le sue parole e le sue azioni" A dichiararlo Abraham H.
Foxman, direttore dell'Anti Defamation League, l'organizzazione che dal
1913 si batte conto l'antisemitismo. Foxman ha lodato i paesi le cui
delegazioni hanno protestato oggi contro il leader iraniano Mahmud
Ahmadinejad lasciando la sala del Palazzo di Vetro durante il suo
intervento alla conferenza Onu sul Trattato di non
Proliferazione. "Ahmadinejad nega l'Olocausto, - ha proseguito
Foxman - nega la presenza di omosessuali in Iran, nega l'esistenza di
un programma di armi nucleari nel suo Paese. A tutta questa lunga lista
di bugie, oggi ne ha aggiunta un'altra, e cioé che esiste una minaccia
nucleare da parte d'Israele contro l'Iran. La verità è esattamente il
contrario". "La sua presenza a New York - ha affermato Foxman - ha
offerto a tutta la comunità internazionale l'opportunità di mandare
all'Iran un messaggio molto chiaro che lui dovrebbe ascoltare: se
l'Iran non fermerà il suo programma di armamento nucleare ci saranno
conseguenze molto serie".
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L'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane sviluppa mezzi di comunicazione che
incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli
articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente
indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di
posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone
che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli
utenti che fossero interessati a partecipare alla sperimentazione
offrendo un proprio contributo, possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it per concordare le modalità di intervento.
Il servizio Notizieflash è realizzato dall'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste,
in redazione Daniela Gross. Avete
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