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27
agosto
2010 - 17 Elul 5770 |
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Un
rabbino di Berlino si lamentò con rav Shimshon Refael Hirsch perché la
sua Comunità lo considerava di poco conto non essendo riuscito
a
laurearsi in medicina. Hirsch gli rispose: "Il giorno in cui ai rabbini
fu chiesto, come segno di modernità, di essere anche dottori,
l'ebraismo ha cominciato ad ammalarsi". Rav Di Segni ha commentato
ironicamente: il problema qui non è che la Comunità ha chiesto ai
rabbini di essere dottori, ma al dottore di fare il rabbino.
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Sonia
Brunetti Luzzati,
pedagogista
"La
violenza verbale, malgrado i suoi rischi molto gravi, lascia all’essere
umano l’ integrità fisica, l’ intelligenza, la dignità, la libertà, una
scelta: silenzio, risposta. La violenza fisica ha invece qualcosa di
irrimediabile, perché toglie il suo statuto di dignità e di libertà
all’essere umano". (Emmanuel Levinas)
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Qui Firenze - Unicoop
tra gli sponsor
della Giornata Europea della Cultura Ebraica
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Nello
scorso maggio dagli scaffali dei punti vendita Conad e Coop sparivano
alcuni prodotti (provenienti dai Territori occupati) di Agrexco, nota
azienda esportatrice, in parte di proprietà statale, con quartier
generale a Tel Aviv. Boicottaggio? Il sospetto di molti era che alla
base della decisione ci fosse l’intenzione - d’altronde iniziative
analoghe sono all’ordine del giorno - di penalizzare l’economia
israeliana. In quei giorni di grande tensione (poi rientrata) tra gli
ebrei italiani e i vertici delle due catene di distribuzione, una
delegazione guidata da Guidobaldo Passigli (nell'immagine), presidente
della Comunità ebraica di Firenze, incontrava Franco Cioni, direttore
delle politiche sociali di Unicoop Firenze che attualmente sta
lavorando ad alcuni progetti sul conflitto mediorientale, per cercare
di sanare la frattura. Nel corso dell’incontro, oltre al chiarimento
desiderato (“ho spiegato al presidente Passigli che i giornali hanno
ingigantito i fatti e da parte sua c’è stata molta comprensione”, dice
Cioni), arriva la proposta di lanciare un messaggio forte alla società,
coinvolgendo Unicoop tra gli sponsor della Giornata Europea della
Cultura Ebraica fiorentina. »
Adam Smulevich
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Bejahad 5770 - Tyberg,
la Terza sinfonia torna alla luce
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Riemerge
dal passato, dopo quasi ottant’anni, la terza sinfonia di Marcel
Tyberg, salvata fortunosamente dall’oblio prima che la tragedia della
Shoah si abbattesse inesorabile sul compositore di Abbazia, morto ad
Auschwitz nel 1944.
Questo straordinario lavoro è disponibile da
oggi in un cd dal titolo Symphony No. 3 - Trio per piano, prodotto
dalla Naxos. Un pubblicazione musicale realizzata grazie al contributo
della Foundation for Jewish Philanthropies e all’impegno di JoAnn
Falletta, direttore della orchestra sinfonica di Buffalo, che nei mesi
scorsi ha messo in musica il componimento perduto durante una serie di
performance dal vivo.
Completata alla fine degli anni ’30, la
terza sinfonia di Tyberg propone un poetico viaggio in Re minore, che
ha inizio con un gradevole pizzicato sulle corde più basse, seguito dal
richiamo annunciatorio della tuba tenore. La musica segue un percorso
che ha la struttura della sonata, caratterizzato da una varietà di temi
e sviluppi. Il fraseggio risulta essere decisamente più rapsodico che
strutturato, una complessa fantasia che coniuga sfumature tipiche dello
stile di Bruckner ad astrazioni Mahleriane. La ricercatezza di Tyberg è
inoltre rappresentata dai diversi spunti di stile che troviamo nel
procedere dell’esecuzione: Appassionato, Misterioso, Con passione,
Tranquillo.
Una coda breve e suggestiva si dissolve in chiusura
con un nebuloso pizzicato in toni bassi. E tuttavia il secondo
movimento, lo Scherzo: Allegro non troppo in Re minore, offre uno
sprazzo tardo-romantico in tre quarti. Con cambiamenti ironici di
tempo, un fluire armonico beffardo e una filigrana giocosa che
attraversa l'orchestra, tutto finisce troppo presto con un rapido
accenno al motivo principale da parte dei fiati e degli archi più
bassi. »
Michael
Calimani
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Qui Abbazia - L’uomo
che inventò il Valium
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Oltre
dieci milioni di persone nel mondo, ogni giorno, combattono paure,
stress, insonnia, dolore fisico, ansia e fobie con il diazepam. Tanto
che il Valium (questo il suo nome commerciale) è stato inserito
dall’Organizzazione mondiale della sanità nella lista dei farmaci
essenziali per un sistema sanitario di base. L’inventore di questa
preziosa risorsa per l’umanità è Leo Sternbach, ebreo del Quarnero, uno
dei più importanti chimici del Novecento. Giovane di grande talento,
nato nel 1908 nella splendida cittadina costiera di Abbazia, manifestò
precocemente una spiccata predilezione per la disciplina chimica.
Continuò i suoi studi lungo questo filone e, nonostante il clima
politico dell’Europa non fosse dei più favorevoli per un giovane
studente ebreo, ottenne il dottorato all’Università di Cracovia.
Sternbach amava la chimica e credeva anche che potesse essere di grande
aiuto agli uomini. Per questo non volle rilevare la farmacia del padre.
Ma scelse di dedicarsi alla ricerca, sua vera passione che portò avanti
fino a 95 anni, quando ancora si recava ogni giorno in laboratori. »
Manuel Di
Segni, Pagine Ebraiche, luglio 2010
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Hanno vinto loro?
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Con
qualche giorno di ritardo leggo su l’Unione informa della polemica
sull’opportunità di costruire una moschea non lontano da Ground Zero.
Noto che alcuni commenti danno per scontata la contiguità, se non
l’identità, tra gli assassini dell'11 settembre e l’Islam in generale.
In questo modo riconosciamo a un gruppo di terroristi il diritto di
rappresentare tutti i musulmani del mondo. »
Anna
Segre, insegnante
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rassegna
stampa |
Leggi la rassegna |
Si farà la pace? Gli sforzi profusi
dall’amministrazione Obama per la ripresa dei colloqui tra israeliani e
palestinesi produrranno finalmente un accordo ragionevole, tale
soprattutto perché sinceramente condiviso e quindi rispettato? Negli
ultimi dieci giorni le fanfare hanno ripreso a suonare e i tamburi a
rullare. Ma è innegabile che lo scetticismo sia molto diffuso. Non lo
possono esibire gli americani, in quanto patrocinatori, dopo venti mesi
di silenzio tra le due delegazioni, di un nuovo round di
conversazioni. »
Claudio
Vercelli
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Pagine
Ebraiche
il giornale dell'ebraismo italiano
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L'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane sviluppa mezzi di comunicazione che
incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche.
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informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano Reg. Tribunale
di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale
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