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10 dicembre 2010 - 3 Tevet 5771
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l'Unione informa
ucei 
moked è il portale dell'ebraismo italiano
 
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Roberto Colombo
Roberto
Colombo,
rabbino 

Mercoledì al Tempio Maggiore di Roma centinaia di alunni di tutte le età si sono riuniti per accendere la Hanukkiah, per cantare e ballare assieme. Esperienza unica ed emozionante. Mi è venuto in mente il famoso commento di Rashì alla Parashà della settimana: prima di  scendere in Egitto Yaakov chiese a Iehuda di costruire lì una scuola, anche se solo per settanta persone. Riteneva la scuola l’unico modo per dare un futuro ebraico alla Comunità e che valesse la pena fare un sacrificio per mantenerla in vita. I fatti gli diedero ragione. Yaakov credeva sinceramente in quella scuola, prova ne è che vi mandò i figli e i nipoti e non fu neppure sfiorato dall’idea di farli studiare in altri istituti.      
Sonia
Brunetti Luzzati,
pedagogista



sonia brunetti luzzati
“La mia Torah” è il titolo del volume che Anna Coen e Mirna Dell’Ariccia hanno scelto per  il loro originale libro rivolto a tutti i bambini che abbiano voglia di avventurarsi  nel racconto delle parashot di Bereshìt. Un viaggio tra parole e colori, giochi e “domande a bruciapelo” che si offrono come un primo approccio entusiasmante e piacevole al Testo e alla sue interpretazioni. Contrariamente a ciò che si pensa i bambini non chiedono agli adulti “libri per bambini” ma solamente libri chiari e comprensibili, nei quali siano affrontate anche questioni serie e lontane da loro a patto però che siano scritti col cuore e con sincerità. Come nel caso di questo testo fortemente voluto dai responsabili del dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI, sensibili e instancabili “tessitori di futuro”.
 
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davar
Vecchi stereotipi e offese sulle pagine di "Libero"
logoUCEICon un messaggio indirizzato al direttore del quotidiano “Libero” Maurizio Belpietro, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane interviene riguardo all'articolo pubblicato da questo giornale lo scorso 8 dicembre e intitolato “Talmud tradotto - Berlusconi soffia gli ebrei a Fli”.
"Sono rimasto stupito e costernato - si legge nella presa di posizione firmata da Renzo Gattegna - nel leggere l’articolo “Talmud tradotto - Berlusconi soffia gli ebrei a Fli” a firma di Franco Bechis. E’ grave che un professionista esperto cada in un errore tanto grossolano e che confonda un’importante iniziativa culturale, la cui progettazione risale a diversi mesi fa, con un presunto mercanteggiamento elettorale dell’ultima ora che non è mai avvenuto e mai potrebbe avvenire. Né l’autore dell’articolo né il giornale da Lei rappresentato possono ignorare che per la cultura del nostro Paese sarebbe un grande arricchimento dotarsi della traduzione in italiano del Talmud, un’opera monumentale e fondamentale non solo per gli ebrei ma per l’intera società".
"Mi rivolgo a Lei - si conclude il messaggio - per chiederLe di riesaminare ciò che è stato pubblicato, tenendo presente che gli ebrei italiani si sono sentiti gravemente offesi nella loro onorabilità e preoccupati per la riproposizione di vecchi stereotipi che in passato hanno prodotto tanti lutti e tanti orrori". 


Qui Firenze - Nasce l'asilo nido Gam Gam
Asilo e consiglieriLa crisi demografica e identitaria dell’ebraismo italiano si combatte con una nuova stagione di progettualità. Nasce ispirandosi a questo assioma la grande avventura di Gam Gam, il servizio di asilo nido che il Consiglio della Comunità ebraica di Firenze ha deciso di regalare ai suoi iscritti aprendone le porte nel cuore della festa di Chanukkah al termine di una cerimonia breve ma intensa, scandita dall’affissione di una mezuzah e dall’accensione dei lumi della Chanukkiah. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il presidente della Comunità ebraica Guidobaldo Passigli, i due vicepresidenti Franco Ventura e Daniela Misul, il consigliere con delega all’educazione Silvia Bemporad, il rabbino capo Joseph Levi, il segretario Emanuele Viterbo e le educatrici della scuola materna accompagnate dai loro giovanissimi allievi e da alcuni curiosi.
La realizzazione del nido è stata decisa a inizio luglio con il consenso quasi unanime dei membri del Consiglio della Comunità ebraica (tra cui la vicepresidente Misul che già durante il suo mandato aveva individuato la necessità di investire sul fronte pedagogico) dopo l’approvazione quasi plebiscitaria dell’assemblea degli iscritti appositamente convocata nei giorni precedenti. Gam Gam potrà accogliere un massimo di 12 bambini non necessariamente appartenenti a nuclei familiari ebraici che saranno presi in consegna da una cooperativa esterna di educatrici. Per consentire l’erogazione del servizio negli scorsi mesi le sale comunitarie sono state parzialmente rinnovate con una serie di interventi che hanno dotato la collettività ebraica fiorentina non solo di un asilo nido ma anche di una cucina, localizzata nel seminterrato e pensata per arricchire le numerose attività sociali e culturali che vi sono organizzate. Il lavoro di riqualificazione dei locali di via Farini è stato curato dallo Studio Funaro e coordinato dal presidente Passigli in collaborazione con il vicepresidente Ventura. Fondamentali per il finanziamento degli interventi le donazioni di istituti bancari e privati che hanno permesso di alleviare in modo significativo le ingenti spese sostenute per poggiare un solido tassello sul futuro della Firenze ebraica.

Adam Smulevich


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pilpul
La cultura in pubblico
Anna SegrePer una curiosa coincidenza la settimana scorsa il telegiornale del Piemonte si è occupato per due volte (a solo due giorni di distanza l’una dall’altra) di un evento a cui avevo partecipato. La prima volta si trattava dell’accensione in pubblico della prima luce di Hanukkah, la seconda delle lezioni per strada svolte da una quindicina di classi del mio liceo. Da una parte una cerimonia religiosa in ricordo di un miracolo avvenuto 2175 anni fa, celebrata nella piazza di fronte alla Comunità ebraica alla presenza delle autorità cittadine, dall’altra un atto dimostrativo di protesta politica contro l’attuale Ministro dell’Istruzione. Due eventi molto diversi, eppure, come dimostra l’attenzione del tg regionale, entrambi miravano alla visibilità. Le luci di Hanukkah devono essere viste dal maggior numero possibile di persone per ricordare la vittoria degli ebrei contro chi voleva impedire loro di seguire liberamente le proprie tradizioni. Allievi e insegnanti hanno deciso di scendere per la strada a parlare di storia, filosofia, matematica, inglese, latino, greco non solo per protestare contro una politica che penalizza la scuola pubblica, ma anche per rispondere a una campagna mediatica che tende a dipingere tutti come fannulloni senza riconoscere il valore di ciò che si insegna e si impara ogni giorno nelle scuola italiane. Accendere lumi, cantare, mangiare frittelle, tradurre testi classici, risolvere esercizi di matematica, discutere di filosofia: scegliere di fare queste cose davanti a tutti significa affermare orgogliosamente la propria cultura.

Anna Segre, insegnante

Congresso UCEI - “Violenza personale e istituzionale”
Dario CalimaniIn un articolo sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche, e in vista del Congresso dell’UCEI, scrivevo che “È arrivato il momento di uscire dalla trincea”, e vi tracciavo un quadro piuttosto amaro della coscienza etica e politica dell’ebraismo italiano; probabilmente, dicevo, sulla scia di quanto sta accadendo ormai da qualche decennio nella società italiana.
Rileggendomi a stampa, ho avuto un attimo di esitazione: forse ero stato esagerato. Ma il Congresso UCEI di Roma, appena concluso, mi ha fortunatamente rassicurato: non ero andato troppo lontano dal bersaglio. Ora sono più sereno.
Dire che chi ha assistito agli eventi ne è uscito sgomento è davvero un eufemismo. Si è stati testimoni di violenza personale, e nessuno l’ha stigmatizzata. E si è stati testimoni di un tentativo di violenza legale e istituzionale, complici consapevoli la gran parte dei delegati: pizzino alla mano, si pretendeva di andare all’elezione di quindici delegati su un totale di quindici candidati. E si è detto che così si sarebbe garantita, oltre alla sicurezza politica dei soci-contendenti, la ‘serenità’ della contesa. Magari anche grazie a una dissennata richiesta di votazione per acclamazione (scongiurata all’ultimo minuto dalla saggezza del presidente dell’assemblea, l’insigne giurista Giorgio Sacerdoti).
Per fortuna, un numero di cani sciolti, sprezzanti di ogni accordo bulgaro (ma nemmeno in Uganda si sarebbe osato…!), sono riusciti a garantire lo svolgimento democratico delle elezioni, presentando, fuori da ogni lista e da ogni pizzino, la loro libera candidatura. Il seguito è noto: chi era stato escluso dalle liste ‘ufficiali’ da qualche eccesso di dispotismo locale, si è ritrovato inaspettatamente fra i vincitori e chi aveva contato sul potere della lobby si è ritrovato, altrettanto inaspettatamente, fra gli esclusi.
La democrazia e la trasparenza è stata rispettata, magari soltanto per un caso, ma ciò è sufficiente a insegnare che cesarismo e pizzini non pagano.
Rimane il sapore amaro lasciato dall’incidente. Si è assistito a un totale disprezzo per le regole e per la gestione democratica della vita ebraica, e ciò proprio nel momento della sua massima espressione. È stata messa in scena la mancanza di rispetto per gli altri. E nessuno, da posizione autorevole, ha sentito il dovere di richiamare all’ordine la coscienza dell’assemblea e dei suoi singoli componenti.
È stato un gran brutto inizio, per un nuovo Consiglio.
Unica consolazione: le comunità piccole e medie (penalizzate dal nuovo Statuto, grazie ad accordi allucinati e a false speranze fatte circolare ad arte) da queste elezioni anarchiche sono uscite rafforzate, per l’ingresso inatteso di Giulio Disegni (Torino) e di Andrea Mariani (Trieste).

Dario Calimani, Venezia 

Congresso UCEI - “Mezzo voto”
Gadi PolaccoLa Corte Suprema degli Stati Uniti, nel pur celebre caso Reynolds v. Sims (1964), errò gravemente nel riaffermare il noto slogan "one man, one vote".
Per fortuna oggi ha sanato questo orrore giuridico il nostro Congresso UCEI sentenziando, per otto Comunità, un principio che illuminerà la democrazia e il mondo giuridico: "one man, half vote!"


Gadi Polacco, Livorno

Qui Torino - Le lettere, le risposte e i convegni
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notizieflash   rassegna stampa
Il ministro Franco Frattini incontra
presidente Congresso Ebraico Mondiale
Roma, 10 dicembre
 
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Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha conferito stamane a Roland Lauder, presidente del Congresso Ebraico Mondiale, l'onoreficenza dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. Ad accogliere Lauder, giunto alla Farnesina assieme al segretario generale Dan Diker, sono stati oltre a  Frattini, l'onorevole Fiamma Nirenstein, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera e l’onorevole Esteban Caselli, coordinatore generale per il Pdl degli Italiani nel mondo.
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