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24 gennaio 2010 - 19 Shevat 5771
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Riccardo Di Segni
Riccardo
Di Segni,
rabbino capo
di Roma

La lunga e intensa vita di Tullia Zevi e il suo lucido impegno politico riassumono le vicende di un secolo di storia tormentata e il ruolo vigile e sofferto dell'ebraismo nella difesa dei diritti umani. Ma riassumono anche i paradossi della condizione ebraica. E' stata Tullia Zevi a portare a compimento la stipula delle Intese con lo Stato, grazie alle quali il diritto di professare la propria religione non è una dichiarazione generica che si limita al diritto a pregare in una Sinagoga, ma si estende a forme di osservanza più radicali come il Sabato. Gli ebrei italiani sono davanti allo Stato una minoranza religiosa, non una minoranza etnica o linguistica o culturale. Il paradosso è che chi li rappresenta è spesso, come la stessa Tullia Zevi, qualcuno che ha con la religione ebraica un rapporto critico, un "diversamente religioso" o forse neppure religioso nell'ambito dell'ebraismo, e ci si chiede allora che senso abbia definirsi rispetto allo Stato come minoranza religiosa. Eppure sono testimone personale dell'attenzione ai dettagli, della precisione e della fortissima determinazione con le quali Tullia si applicò sistematicamente al controllo del testo dell'Intesa, nelle parti che si riferivano ai diritti religiosi, in modo che vi fosse garantita una tutela piena e indiscutibile. Al di là e al di sopra di concezioni identitarie anche radicalmente opposte, che spesso portavano a conflitti inevitabili, vi era la coscienza di una unità di fondo e della necessità di lavorare insieme.

Anna
Foa,
storica

   
Anna Foa
Con Tullia Zevi, se ne va una degli ultimi della sua generazione, una generazione che ci appare di giganti. Tutti la compiangono, e molte di queste voci sembrano riconoscerne l'eccezionalità, rimpiangerne la perdita. C'è commozione. Di lei, in questo momento, vorrei solo dire che riconoscevo nel suo pensare e nel suo agire la passione della politica, una passione sincera e divorante, quale avevo visto in altri a me molti vicini, che era passione di una politica quanto mai lontana da ciò che oggi porta questa etichetta, una volontà di fare, di creare, di darsi al mondo. Non l'ho mai ritrovata in coloro che vengono dopo, nella mia generazione o in quelle che seguono.

davar
Qui Roma - L'ultimo saluto a Tullia Zevi
Tullia Zevi«Di Tullia non dimenticherò mai l'intelligenza, la cultura, l'umanità e lo stile, quelle della Zevi erano qualità dietro le quali si intuivano la fermezza e il carattere. Si è spesa molto per il ricordo e l'istituzione del Giorno della Memoria per far sì che i giovani non dimenticassero e avessero testimonianza di ciò che è accaduto». Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ricorda così, nel giorno del funerale, Tullia Zevi, scomparsa sabato...»

Memoria - Iniziative e appelli per ricordare la Shoah
A Palazzo Chigi parte la raccolta delle testimonianze
Palazzo ChigiUn bimbo entra in una stanza dove si trovano, raccolti in alcuni scatoloni, oggetti, vecchi libri, documenti, fotografie d'epoca, dell'epoca della Shoah, un foglio cade in terra. E' il nuovo spot, pochi secondi di immagini, che verrà lanciato a partire dal Giorno della Memoria, per sensibilizzare le famiglie alla Campagna promossa dal Comitato di coordinamento delle celebrazioni in ricordo della Shoah...»
Qui Roma - Pedalando per la Memoria
immagine giornata Pedalando per la MemoriaA giudicare dalla manifestazione che si è svolta ieri a Roma “Pedalando nella Memoria” in ricordo di Settimia Spizzichino, unica donna tornata dalla retata nazista  del 16 ottobre, si direbbe di sì.  “Perché la Memoria - secondo la Presidente del IX Municipio, Susana Ana Maria Fantino, che ha contribuito alla realizzazione dell'iniziativa e da dove sono partiti i ciclisti - non deve essere solo il racconto di un passato lontano, ma deve essere anche un monito per il rischio di un presente vicino...»
Elena Lattes

Roma abbraccia i suoi sopravvissuti
SopravvissutiStudenti, autorità, persone comuni, fianco a fianco per ascoltare le parole dei sopravvissuti, dei testimoni dell’orrore di Auschwitz, per raccogliere “Il dono del racconto” di questi preziosi testimoni...»





Qui Milano - Una fitta agenda per il Giorno della Memoria
Il Giorno della Memoria si avvicina e il capoluogo lombardo onorerà questo appuntamento di riflessione con molte iniziative, che vedono in prima fila tra gli organizzatori la Comunità e gli altri enti ebraici milanesi, supportati dalle istituzioni cittadine...»
Rossella Tercatin

Qui Torino - Tre mesi per ricordare
Per Torino e la sua comunità ebraica, il periodo racchiuso tra le date del Giorno della Memoria, 27 gennaio 2011, e della festa della Liberazione, 25 Aprile, sarà contrassegnato da un intenso lavoro sul ricordo della Shoah...»
Manuel Disegni

Memoria - Lo Stato italiano e le leggi razziste
copertina - La difesa della razzaLe leggi razziste in Italia, storie di famiglie, immagini di documenti originali, foto di famiglia, estratti di articoli di leggi, è quanto riproduce l'interessante mostra curata dal piemontese Franco Debenedetti Teglio, dal titolo “ 17 novembre 1938 - Lo Stato italiano emana le leggi razziali” che giunge a Roma, alla Biblioteca nazionale centrale...»
Lucilla Efrati





Qui Alessandria - La forza di pochi riapre il tempietto
Qui Firenze - Regione e Fiorentina contro il razzismo
pilpul
«Banalità del male»? Un concetto da rivedere
Donatella Di CesareIn quella che è stata chiamata «l’era del testimone» gli storici hanno svolto senza dubbio un ruolo indispensabile e decisivo. Ma «i lumi della storia», per citare Levinas, non sono in grado «di risolvere tutto»...»

Donatella Di Cesare, filosofa

notizieflash   rassegna stampa
Memoria - Lo Yad va-Shem
lancia un nuovo canale in farsi

Gerusalemme, 23 gennaio
 
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Il Museo dello Yad va-Shem ha lanciato un nuovo canale su YouTube in lingua farsi. Lo ha fatto in occasione delle prossime celebrazioni del Giorno della Memoria. Con esso intende mettere a disposizione della popolazione iraniana una documentazione storica sullo sterminio degli ebrei europei, che viene sistematicamente negato dal presidente Mahmud Ahmadinejad. Negli anni scorsi Yad va-Shem aveva già attivato un proprio sito web in farsi, che adesso è stato arricchito di documenti e testimonianze.
 
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