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12 maggio 2011 - 8  Iyar 5771
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l'Unione informa
ucei 
moked è il portale dell'ebraismo italiano
 
alef/tav
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rav riccardo di segniRiccardo
Di Segni,
rabbino capo
di Roma
Un problema (non molto importante) di ieri è stato quello di una specie di "profezia" fatta da una specie di sismologo che aveva annunciato un terremoto a Roma, che ovviamente non c'è stato, ma che ha provocato una fuga dai posti di lavoro e  la chiusura di molti esercizi in certi quartieri "etnici". Evidentemente sono molte le persone che credono a qualsiasi cosa o che agiscono per prudenza ("non si sa mai") evitando l'uso della ragione. Ieri era fin troppo facile resistere alla tentazione della credulità in una pseudoscienza surrogato di certezza. Ma, facendo tutte le ovvie distinzioni, "credere" è sempre un atto positivo e virtuoso? E chi crede, è già e solo per questo inseribile nella categoria delle persone perbene? Una risposta interessante viene da un midrash che Rashi riporta nel racconto del passaggio del mare (Shemot 14:7). Gli ebrei scappano e il Faraone li insegue con i carri, trainati dai cavalli. La domanda è: dopo tutte le piaghe che avevano fatto strage di animali, da dove venivano tutti quei cavalli? La risposta è nella storia della piaga della grandine; Mosè la annuncia e avverte che chi non chiuderà persone e animali in casa sarà colpito; e "chi temeva la parola del Signore" si affrettò a chiudersi in casa (Shemot 9:20). I cavalli che servirono a inseguire gli ebrei venivano dalle stalle dei "tementi del Signore". Vatti a fidare di quelli che credono...
Sergio
Della Pergola,
Università Ebraica
di Gerusalemme


Sergio Della Pergola
Yom Hazikaròn - il giorno del ricordo dei caduti - e Yom Ha'Atzmaút - il giorno dell'indipendenza - sono in Israele un'ulteriore occasione per riflettere su di noi, sulla nostra storia, e su tutto quello che ci circonda. Nel periodo moderno, a partire dal 1860, ma soprattutto dal 1948 fino a oggi, in tutte le guerre e altre campagne per la difesa di Israele sono caduti 22.867 soldati e altri membri delle forze di sicurezza. Inoltre sono caduti in Israele 2.443 civili, vittime del terrorismo e di altre azioni armate. Solamente nel corso dell'ultimo anno, nel complesso dei paesi musulmani, sono morte oltre 24.000 persone vittime di violenza proveniente dall'interno del mondo islamico.   
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davar
Qui Torino - Gli ebrei italiani e le loro vicende
fra storia, informazione e prospettive attuali
davarLe suggestive intersecazioni tra bimillenaria esperienza dell’ebraismo italiano e il dibattito ancora acceso sull’unità nazionale. Verte su questa affascinante combinazione di esperienze Identità nazionale e identità ebraica, incontro che è tra gli appuntamenti inaugurali della prima giornata del Salone Internazione del Libro di Torino. Nella giornata d'apertura della maggiore manifestazione culturale italiana (sono previsti oltre 300 mila visitatori), alla presenza, tra il folto pubblico, del presidente della Comunità ebraica di Torino Tullio Levi e di molti collaboratori della redazione del Portale dell’ebraismo italiano e del giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche, si è aperto un incalzante tavolo di confronto sui grandi valori di cui la minoranza ebraica italiana è portatrice e sul rapporto, lungo un cammino non sempre facile di integrazione e partecipazione, da essa intrattenuta con la società esterna alla luce dei fatti e mutamenti più significativi di storia italiana. Moderato dal giornalista e coordinatore dei dipartimenti direttore Informazione e Cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane davarGuido Vitale, il dibattito ha visto la partecipazione del rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e Cultura UCEI e degli storici Anna Foa, Emiliano Perra ed Elena Mazzini. Molti gli spunti di approfondimento aperte dai relatori. Dalle peculiarità dell’ebraismo italiano nel suo essere distinto da ebraismo aschenazita e sefardita alle sfide della partecipazione ebraica nell’eroica specificità risorgimentale, passando per l'ampio spettro di opinioni in 150 anni di informazione ebraica nazionale e per la percezione che si ha di questa minoranza e delle sue vicende nella curiosa e istruttiva finestra della filmografia.
L’incontro ha introdotto una densa serie di appuntamenti torinesi dedicati all’ebraismo nelle sue mille sfaccettature. Come da tradizione l’UCEI partecipa in forze al Salone. Lo stand dove si distribuisce l’ultimo numero del mensile Pagine Ebraiche, che dedica al Salone di Torino e alla Festa del Libro Ebraico di Ferrara appena conclusosi il suo consueto dossier di approfondimento, è come ogni anno al centro dell'interesse di molti curiosi a cui viene presentata una copia del giornale dell’ebraismo italiano.


Qui Roma - Da una lingua all'altra
il lungo viaggio verso l'ebraico 
davar 2"Misafa' lesafa'" in ebraico significa "da una lingua all'altra" ma  è anche il titolo del documentario della regista israeliana Nurith Aviv, che sarà proiettato in anteprima italiana stasera alle 19.30, al Centro Bibliografico Ucei. Il documentario, che dura cinquantacinque minuti, è costruito su interviste a intellettuali israeliani provenienti da tutto il mondo, che 'originari' di diverse madrelingue, 'approdano' in un'altra lingua, quasi fosse un'altra patria. Artisti immigrati da Germania, Russia, Francia, Ungheria, dall'Iraq e dal Marocco, ma anche dalla vicina Cisgiordania, si ritrovano così a cambiare lingua e, nello specifico, a dover parlare, usare e condividere l'ebraico come loro lingua madre. Esplorare la ricchezza e i significati molteplici di questo territorio linguistico, non privo di conflitti e metafora del rapporto con la vita stessa, è quello che Nurith Aviv, regista israeliana che vive e lavora a Parigi, cerca di offrire attraverso una sequenza poetica di confessioni, monologhi che scorrono assieme ad immagini di un paesaggio d'Israele che cambia di volta in volta. Alla fine si esce emozionati, con una fotografia di Israele diversa da quella che normalmente siamo abituati a vedere, ovvero un’Israele fatta di persone portatrici di più mondi e di una loro personalissima sintesi, ma soprattutto è l’immagine di una grande speranza: quella di poter approdare in una patria che non è necessariamente quella materna; la patria qui non è più la dimora dove si nasce, ma è dove si approda, non senza sofferenza, non senza esilio. Essa è il luogo dove si sceglie di vivere, costruire e condividere un futuro. Questo è forse uno dei messaggi più commoventi e universali del film.
Alla proiezione del documentario seguirà il dibattito cui parteciperà anche la regista in videoconferenza, coordinato da Victor Magiar, Assessore alla cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Interverranno Muriel Drazien, psicanalista, presidente dell’Associazione Lacaniana Internazionale Roma; Charles Melman, psicanalista, psichiatra, fondatore dell’Association Lacanienne Internationale; Shalom Bahbout, rabbino Capo di Napoli e presidente Touro University Rome, David Meghnagi, psicanalista e docente di psicologia presso l’Università di Roma Tre, e Laura Quercioli Mincer, docente di letteratura ebraica al Corso di Laurea in Studi Ebraici dell’Ucei.


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pilpul
Abbonarsi, mica nespole
Il Tizio della SeraE' un lungo periodo che detto in breve il Tizio non ha quattrini. Sai i  quattrini dei bei tempi quando lui comprava il dentifricio con la striscia d'argento che fa il giro del tubetto. Adesso il dentifricio ha il tubo bianco e una striscia azzurra che sembra fatto in Unione Sovietica. Ed è strano, miseria cavolina, perché l'Unione Sovietica non c'è più e il  dentifricio cupo sì. Guarda è un miracolo, un immenso bene tutto questo male. Non avere un euro, dice a sé stesso, e così uno si rende conto cosa sia l'acqua calda e zacchete che ti fai il bagno; accendi il gas e plimfete cucini senza che vai in cantina a prendere il carbone; fai cicchete e la luce si accende, che una volta premevi l'interruttore senza pensare a che cappero di bellezza sia avere la luce che uno gira per  casa anche quando la notte è fonda e fuori ci sono i gatti selvaggi che ti saltano addosso. Idem il telefono: se conosci la matematica fai dei numeri e puoi parlare con i colleghi esseri umani. Bene bene, che adesso finalmente siamo tutti senza soldi e non c'è niente di scontato - a parte le confezioni di sardine del Lussemburgo che prende allo hard discount al bancone con l'odore forte. Ma non è certo che siano proprio sardine perché hanno un leggero gusto di spazzolone. Meno male che per la mazurka ci sono ancora le cose che  costano quello che devono e anzi uno si arricchisce. Come Pagine Ebraiche: scusa, ma ti sembra normale che spendi solo 20 euro e ti abboni per un anno a Pagine Ebraiche? Oh, un anno. Io mi abbono, mica nespole. 

 Il Tizio della Sera
 
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notizieflash rassegna stampa
Shoah - Demjanjuk condannato
a cinque anni di carcere

 Leggi la rassegna
Si conclude uno degli ultimi grandi processi a un ex nazista sospettato di crimini contro l'umanità. Nonostante la tesi della difesa, secondo cui Demjanjuk doveva essere prosciolto perché innocente, i giudici lo hanno riconosciuto colpevole, stabilendo comunque una pena di un anno inferiore a quella richiesta dall'accusa alla luce degli anni già trascorsi in prigione negli Stati Uniti, in Israele e in Germania. Il suo avvocato, Ulrich Busch, ha sempre negato l'esistenza di alcuna prova che confermi il passato dell'uomo tra le file delle Ss. Anzi, secondo l'avvocato Demjanjuk era una vittima del nazismo poiché era 'sullo stesso livello' di un sopravvissuto dei campi di concentramento: era obbligato a lavorare a Sobibor in quanto era un prigioniero delle Ss e l'alternativa sarebbe stata la morte. 


"Caro signor Rollins..." Ecco le lettere
di Noam Chomsky ai negazionisti 
Giulio Meotti, Il Foglio, 12 maggio 2011




In Libia c'è una pista cinese sul mistero
di Gheddafi. In Siria c'è solo repressione
Il Foglio 12 maggio 2011

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Pagine Ebraiche 
è il giornale dell'ebraismo italiano
ucei
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Dafdaf
Dafdaf
  è il giornale ebraico per bambini
L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio “cancella” o “modifica”. © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.