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24 agosto 2011 - 24 Av 5771
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David Sciunnach David Sciunnach,
rabbino 

È scritto nella Parashà di questa settimana, la Parashà di Re’è(12, 4): “…non fate in questo modo…”. Il Rebbe di Kotzk nel commentare questo verso vuole insegnare a non agire “in questo modo” in modo istintivo, nella routine, solo per uscir d’obbligo. Bensì dobbiamo agire con consapevolezza dando un valore alle azioni che compiamo quotidianamente, siano esse verso Dio, siano esse verso il nostro prossimo.

 Davide  Assael,
ricercatore



Davide Assael 
Mentre il demografo Sergio Della Pergola ci indica come causa ultima della crisi europea il basso indice di natalità, nel Vecchio Continente non si trova idea migliore che proporre una legge che favorisca le sterilizzazioni di donne che non possono permettersi il mantenimento di un figlio. È quanto sta avvenendo in Slovacchia. Purtroppo non si tratta di una miopia politica, che pure sarebbe grave, ma di un deliberato tentativo di eliminare il “problema rom” approfittando del disastroso contesto economico attuale. Pare, infatti, che i requisiti proposti dalla legge corrispondano perfettamente alla condizione di vita di rom e sinti di quel paese. Se teniamo conto che nelle campagne ungheresi il braccio armato dello Jobbik, prima sciolto d’autorità poi riformatosi sotto nuovo nome, tiene d’assedio le case dei rom nell’assoluto silenzio del governo Orban, mi chiedo dove andremo a finire. E noi ebrei? Non diciamo niente?
Anzi qualcuno, in chiave antiislamica, sembra strizzare l’occhio, proponendo fini distinguo politologici, alla destra xenofoba europea. È proprio vero, come si è anche scritto su queste pagine, che talvolta sembriamo mossi dall’odio di sé…

davar
Dichiarazioni Saya - Gattegna: "Non abbassiamo la guardia"
Renzo GattegnaNel merito della notizia che è in programma a Genova nella seconda metà di settembre un raduno che punta alla formazione di una Guardia Nazionale di ispirazione fascista, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:

“Suscita un amaro sorriso leggere dell’iniziativa che punta alla formazione delle Legioni per la sicurezza e la difesa della patria e del loro prossimo raduno a Genova il 24 e 25 settembre. Fallita l’esperienza delle Ronde Nere, Gaetano Saya tenta nuovamente di richiamare l’attenzione sull’opinione pubblica. L’effetto che produce è una preoccupazione che ci induce a non abbassare la guardia: l’ostentazione di idee e simboli che si ispirano all’ideologia del fascismo ci ricorda i nefasti effetti che quell’ideologia ebbe sulla popolazione italiana aggredendo e soffocando principi e diritti che sono oggi alla base della nostra libera e pluralistica società. Valori essenziali che riteniamo di dover gelosamente custodire”.

Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Sulla vicenda è tra gli altri intervenuto il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici che ha dichiarato di essere pronto, in caso di silenzio istituzionale, a indire una manifestazione di protesta nello stesso giorno e nello stesso luogo del raduno.

pilpul
Un bicchiere di Mussolini  
Francesco LucreziL’altro giorno, facendo la spesa in un supermarket della ridente Roccaraso, la “perla degli Abruzzi”, ho avuto la sensazione, mentre passavo in rassegna i vari prodotti esposti sugli scaffali, di essere adocchiato, tra una conserva di funghi porcini e una confezioni di tartufi, dallo sguardo maschio e severo del Duce. Pensando di avere avuto, nonostante il fresco della montagna, un’allucinazione estiva, mi sono soffermato a controllare, e ho dovuto riscontrare che, in effetti, si trattava proprio della mascellona virile e dell’occhio bellicoso di Mussolini, che facevano bella mostra di sé sull’etichetta di una bottiglia, intitolata “Il vino imponente”. Produttrice, tale Luciana Picciani, la quale (come puntualmente specificato sull’etichetta), “appassionata di vini, da sempre alla ricerca di vitigni particolari, ha individuato nelle colline teatine un Montepulciano d’Abruzzo dagli aromi antichi”. Quanto al singolare ‘sponsor’ prescelto, viene chiarito (la Signora Picciani appare una persona precisa) che “questa etichetta aiuta a ricordare il personaggio che ha fatto la storia e gli eventi ad esso legati spesso drammatici”. E si puntualizza, infine, che “l’immagine non è usata a sfondo politico”.
Qualcuno potrebbe, forse, stupirsi del mio stupore, in considerazione dell’ormai quasi acquisito sdoganamento del Duce. Trenta o quarant’anni fa un’operazione del genere avrebbe potuto (e dovuto) essere denunciata alla polizia e alla magistratura, e la denominazione  del prodotto sarebbe stata immediatamente interrotta. Ma oggi, figuriamoci. Certo, siamo abituati a sentire rimpiangere Mussolini in Parlamento, sui giornali, in TV, non ancora nelle salumerie e  nelle enoteche, ma era evidentemente fatale che accadesse. Restano, però, un paio di minuscoli dubbi e perplessità riguardo al significato dell’idea. L’etichetta, è scritto, “aiuta a ricordare”. Da questo punto di vista, sembra potersi affiancare a quei minuscoli libretti nozionistici stampati per aiutare ad affrontare esami e concorsi. Se qualcuno, per caso, si fosse dimenticato di Mussolini, l’etichetta “aiuta a ricordare”, e la prova è superata. Ma, se  è così, la Signora Picciani sottovaluta i suoi consumatori, e sopravvaluta l’effetto della sua creazione. Mussolini, stia tranquilla, non lo abbiamo dimenticato, anche senza il “vino imponente”. Ma, oltre alla figura del Duce, siamo anche chiamati a ricordare che ad essa sono legati degli eventi “spesso drammatici”. Forse un ulteriore aiutino, in occasione dell’esame? Se qualche scolaro, particolarmente somaro, confondesse Mussolini con un calciatore o un cantante, l’etichetta, così, lo aiuterebbe. Anche se, forse, ci si potrebbe confondere su questi eventi “spesso drammatici”. Quali sono? L’affossamento della democrazia, l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, l’entrata in guerra? O, magari, il fatto che la guerra, sfortunatamente, fu persa? Vai a sapere.
Ma la maggiore perplessità è data dall’ultima precisazione, secondo cui “l’immagine non è usata a sfondo politico”. Qual è il senso di tale avviso? Essendo escluso, dati i tempi che corrono, il timore di qualche protesta dei pochi antifascisti superstiti, si potrebbe pensare a una rassicurazione rivolta ai simpatizzanti del Duce, che potrebbero sentirsi giustamente offesi dal vedere così svilita e banalizzata l’immagine del loro eroe, ridotto a un marchio da    osteria. Costoro non dovrebbero rizzelarsi, perché l’etichetta non pone in discussione il valore di Mussolini come statista, “non è usata a sfondo politico”. Ma, in tal caso, la Signora Picciani deve stare attenta, perché, se è vero che il Mussolini personaggio storico appartiene alla storia, e quindi a tutti, e può essere tranquillamente citato, elogiato, criticato e raffigurato, da chiunque, la sua immagine, se usata a scopo puramente promozionale e      pubblicitario, appartiene ancora esclusivamente ai suoi legittimi eredi, gli unici abilitati a utilizzarla sul piano economico e commerciale. Se l’onorevole Alessandra Mussolini e i suoi cugini scoprono il “vino imponente”, potranno fare una bella causa per sfruttamento abusivo di immagine, e la Signora Picciani dovrà  trovarsi un altro sponsor. E reperirne un altro dello stesso livello, altrettanto “imponente”, non sarà certo facile.

Francesco Lucrezi, storico

notizieflash   rassegna stampa
Maccabi Haifa, addio Champions   Leggi la rassegna

Serata da dimenticare per il Maccabi Haifa impegnato nell'ultimo turno preliminare di Champions League. Forti della vittoria per
2 a 1 dell'andata, gli israeliani si sono fatti rimontare dai loro rivali, i modesti belgi del Genk, subendo il medesimo passivo inflitto agli avversari una settimana fa in Israele.
Si è così andati ai rigori dove i padroni di casa si sono imposti con quattro realizzazioni a una. Svanito il sogno Champions, il Maccabi dovrà accontentarsi della meno prestigiosa Europa League dove potrebbe far compagnia alle due squadre di Tel Aviv, Maccabi e Hapoel, che nelle prossime ore daranno battaglia contro Panathinaikos ed Ekranas per guadagnarsi la qualificazione alla fase a gironi.


 

Desidero iniziare questa mia rassegna settimanale andando a rivedere alcuni titoli letti nei giorni scorsi nella stampa americana ed inglese, e che riporto spulciando a caso. Il Christian Science Monitor parla dei “terroristi” avendo cura di usare le virgolette prima e dopo questa parola, che forse non si dovrebbe pronunciare. Per il Daily Telegraph è meglio dimenticare l’attacco terrorista e concentrarsi sul raid israeliano oltre frontiera che ha portato alla sventurata uccisione dei soldati egiziani (su questa azione Israele ha invano invitato il governo egiziano ad indagare insieme ndr)...»

Emanuel Segre Amar











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