se
non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui
|
17 novembre
2011 - 20 Cheshwan 5772 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Elia
Richetti,
presidente dell'Assemblea rabbinica italiana
|
Osservando
la sequenza dalla fine della Parashà della scorsa settimana all'inizio
di questa, I Maestri notano che quando ancora non è mancata Sarà già
nasce Rivqà, colei che "fa risplendere il lume della tenda di Sarà" che
si era spento, la continuatrice delle doti di sua suocera. Ciò ci
insegna che nella coltivazione delle virtù ebraiche, della nostra
tradizione, non ci posssono essere fratture: ogni generazione ha il
preciso dovere di trasmettere l'isegnamento e la pratica della
tradizione alla generazione successiva, affinché nulla venga perso per
sempre.
|
|
|
Sergio
Della Pergola,
Università Ebraica
di Gerusalemme
|
|
Sul Corriere della Sera di
ieri, Sergio Romano – nella sua rubrica settimanale, se non quotidiana,
di affari israeliani – spiegava a un lettore quali potrebbero essere le reazioni d'Israele di fronte all'Iran e
all'arma nucleare. Premesso che io sono personalmente contrario ad
eventuali avventure unilaterali da parte israeliana – e così la pensa
la maggioranza dei comandanti dell'esercito e dei servizi, certamente
più esperti di me – trovo le analisi di Romano e del suo lettore non
del tutto cristalline. Primo, è abbastanza risibile dire che "in un
momento di grande crisi economica quale quello corrente, una
deflagrazione in Medio Oriente sarebbe pericolosissima: il prezzo delle
materie prime schizzerebbe verso l’alto e l’instabilità politica
indurrebbe un’ulteriore stretta del credito". Ossia, crepi pure Israele
ma non causateci l'inflazione. Fa sorridere, poi, l'idea che "un
attacco israeliano contro l’Iran è probabilmente il fattore che
maggiormente contribuirebbe alla vittoria dell'Ayatollah Khamenei e i
guardiani della rivoluzione contro Ahmadinejad". Il quale, come è noto,
è un ascetico umanista-pacifista che mai proferirebbe parola né
solleverebbe un dito contro lo Stato ebraico. D'altra parte,
l'equiparazione di un vecchio rapporto d'inchiesta tranquillizzante e
di uno molto più recente e allarmista è un atto di qualunquismo e di
disinformazione. In realtà, nessuna persona che non sia stata nella
sala dei bottoni può dire onestamente di capire l'odierno livello di
sviluppo dell'arma atomica di Teheran. Più convicente, invece, l'idea
che "il miglior modo per ostacolare il programma nucleare iraniano sia
quello di rafforzare le sanzioni e, se possibile, sabotarlo". Sempre
col permesso della Russia e della Cina. Ma non si potrebbe discutere
seriamente dell'atomica iraniana senza sempre e solo tirare in ballo
Israele?
|
|
|
torna su ˄
|
|
|
Gattegna (Ucei) a Mario Monti: "Una stagione di concordia per garantire il futuro e il riscatto dalla crisi"
|
|
Il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha inviato al presidente del
Consiglio, professor Mario Monti, il seguente messaggio di auguri:
Un nuovo esecutivo, una compagine di ministri di altissimo
profilo, nato dal paziente, delicato lavoro del Presidente della
Repubblica e dal Suo autorevole impegno, affronta stamane la sua
prima giornata di attività dopo aver raccolto un largo consenso fra le
forze politiche. Formulare i migliori auguri di buon lavoro al Suo e
nostro Governo significa per gli ebrei italiani, che da due millenni
condividono con lealtà e slancio i destini del nostro Paese, augurare
all'Italia un futuro di crescita e di progresso, di rilancio e di
riscatto dalla crisi. E confermare la consapevolezza che solo una
stagione di concordia e di coesione potrà garantire all'Italia un
futuro di successi.
|
|
|
torna su ˄
|
|
|
Lo stilista Cavalli
parla "ebreo"
|
|
Questo Shabbat leggeremo la
storia dell'acquisto della grotta di Machpelà, destinata a sepoltura di
famiglia. Abramo la compra a caro prezzo da Efron il Chittita. E' il
primo acquisto di un pezzo di terra da parte di un nostro antenato
nella terra promessa, che, malgrado i millenni e la documentazione
autorevole (un capitolo della Genesi), è ancora contestato. La Torà si
dilunga a raccontare la lunga trattativa e i colloqui intercorsi. C'è
da chiedersi in che lingua si parlassero, se l' ivrì, la lingua di
Abramo come discendente di 'Ever, o quella simile di Canaan, o quella
originaria dei Chittiti, ammesso che i dominatori di Chevron fossero
correlati ai Hittiti dell'Anatolia. Una risposta inattesa ce la dà oggi
Panorama Economy, raccontando dello stilista Roberto Cavalli che "parla
ebreo per amore di una miss". Forse parla "ebreo", ma chi ha messo il
titolo ha qualche incertezza con l'italiano; ma il meglio deve ancora
arrivare, perché nella breve nota questa lingua è definita "la lingua
dei coloni". Chissà se Abramo e i Cananei fossero consci di parlare la
lingua dei coloni.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma
|
|
A proposito
|
|
La gente si domanda come ad
Ahmadinejad possa essere venuto in mente di cancellare
Israele. Quale mente?
Il
Tizio della Sera
|
|
|
torna su ˄
|
notizieflash |
|
rassegna
stampa |
A
Tel Aviv è di scena la moda
|
|
Leggi la rassegna |
La città di Tel Aviv sarà protagonista la prossima settimana (dal 21 al
24 novembre) della prima Fashion Week. Nata per promuovere a livello
internazionale l’eccellenza di Israele nel campo dello stile e della
moda, la Fashion Week è frutto della collaborazione tra diversi partner
– tra cui il Ministero del Turismo d’Israele, il Ministero del
Commercio ed Industria, i principali media nazionali, le accademie di
moda, l’associazione Israel Textile & Fashion e molti altri
sponsor.
|
|
|
|
|
|
torna su ˄
|
|
è il giornale dell'ebraismo
italiano |
|
|
|
|
Dafdaf
è il giornale ebraico per bambini |
|
L'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane sviluppa mezzi di comunicazione che
incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli
articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente
indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di
posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone
che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti
che fossero interessati a offrire un
proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it
Avete ricevuto questo
messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare
con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete
comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it
indicando nell'oggetto del messaggio “cancella” o “modifica”. © UCEI -
Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo
aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione
informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale
di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
|