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Elia
Richetti,
presidente dell'Assemblea rabbinica italiana
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Di
fronte ai dubbi espressi da Moshè in merito all'efficacia della sua
discesa in Egitto, D.o gli risponde con la domanda "Ma-zè be-yadékha?",
"Che cosa hai in mano?". I Maestri rilevano che la grafia della frase
autorizza anche un'altra lettura: "mi-zè be-yadékha", "da ciò che hai
in mano". La risposta ai dubbi di Moshè non deve venire dall'alto, ma
dalla sua mano, dalla sua azione. Ciò vale per ognuno di noi: di fronte
alle difficoltà di mantenimento del nostro Ebraismo, la risposta sta in
mano di ognuno di noi. Sta noi agire, osservare le mitzwòth, studiare
Torah, vivere in maniera ebraicamente etica per liberarci dall'Egitto
che ci circonda.
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Sergio
Della Pergola,
Università Ebraica
di Gerusalemme
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Le elezioni per il rinnovo
della Knésset per quella che sarà la diciannovesima legislatura
israeliana sono previste ufficialmente per l'autunno del 2013. Ma in
questi giorni con la discesa in campo di nuovi candidati come Yaír
Lapíd – il Bruno Vespa israeliano – e di Nóam Shalít – il
papà/padre/babbo di Gil'ad – appare chiaro che si va verso elezioni
anticipate, forse in autunno subito prima delle elezioni americane.
Bibi Netanyahu farà svolgere prossimamente le primarie del Likud. Tzipi
Livni, finora restia a mettere in gioco la sua leadership all'interno
di Kadima, dovrà quasi certamente seguire. Avigdor Liberman ha già
dichiarato che nel prossimo governo Israel Beiténu non farà parte della
stessa coalizione insieme a Shas. Si attende anche l'annuncio della
candidatura di Arieh Der'i e magari di qualche altro nuovo nome
importante. I sondaggi d'opinione danno già le prime indicazioni di
quelli che potrebbero essere gli spostamenti dei voti rispetto alla
Knésset attuale nella quale sono rappresentati 13 partiti – sette al
governo e sei all'opposizione. Nella prossima Knésset potrebbero essere
anche di più. L'attuale folle sistema elettorale proporzionale puro a
collegio unico nazionale senza preferenze e con una soglia del 2 per
cento incoraggia il frazionamento delle forze politiche e
l'ingovernabilità. Ma il punto che vogliamo sottolineare è un altro. Da
questo momento in avanti, praticamente tutto quello che si scriverà su
Israele non sarà altro che propaganda elettorale. I numerosi detentori
della verità pura e assoluta – inclusi quelli che si cimentano
quotidianamente su questo rispettabile sito – avranno, speriamo,
l'onestà di riconoscere che in paese con 13 o più partiti non può
esserci una sola verità. La realtà del paese che molti amano non può
essere rappresentata da una sola voce, sia pure la più articolata
possibile. A ognuno la propria verità, nell'interesse del bene presente
e futuro della democrazia israeliana.
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La fotografia come
momento di incontro
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"Il nostro obiettivo? Creare un
momento di incontro per i giovani che abbia un valore culturale e allo
stesso tempo dia ai partecipanti la possibilità di interagire sulla
base di passioni e interessi comuni". È questo, secondo Dora
Piperno, consigliere della Comunità ebraica di Roma e tra le
organizzatrici di "Contrasti" (18-35 anni) e di "Natura ed
Ebraismo" (under 18), il principale scopo del primo concorso
fotografico nazionale rivolto alle 21 comunità dell’ebraismo italiano.
Il bando del premio, suddiviso nelle due categorie sopracitate, è
indetto dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (consigliere
referente Riccardo Hoffman), dalla Comunità ebraica di Roma e dal Keren
Kayemeth LeIsrael e si rivolge a tutti quei giovani (ebrei residenti in
Italia, anche se non necessariamente iscritti a una Comunità ebraica)
che vedono nella fotografia una professione, un eventuale sbocco di
carriera o più semplicemente un hobby da coltivare mettendo in palio,
per i più meritevoli, la possibilità di esporre i propri lavori in
alcune strutture museali capitoline e di ottenere l’affiancamento a
noti professionisti nel corso delle loro sessioni di shooting
fotografico. L’auspicio degli organizzatori è quello di avere un
respiro nazionale e non soltanto romano. I presupposti, a detta di
Dora, sembrano esserci tutti: “Il proficuo lavoro di gruppo svolto con
gli altri enti coinvolti nell’operazione e le tematiche scelte per
questa prima edizione - sottolinea infatti Piperno - vanno pienamente
in questo senso permettendo un’ampia gamma di possibili scelte
interpretative che si adattano a gusti e sensibilità diverse. Mettere
in circolo la grande creatività presente nel mondo ebraico italiano è
una sfida appassionante che ci auguriamo di poter vincere”.
Per il bando del concorso clicca qui
(Nell'immagine la locandina per la categoria degli over 18 curata da
Davide Ascarelli, responsabile dell’allestimento grafico assieme a Federico Jarach)
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La Maccabiade si tinge di azzurro
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Un
grande motivo di orgoglio
per l’ebraismo italiano e per le sue istituzioni, un pubblico
riconoscimento al lavoro meritorio svolto in questi anni in
Italia, in Europa, nel mondo. Vittorio Pavoncello, presidente del
Maccabi Italia e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, è stato nominato rappresentante europeo dell’International
Accomodation Committee, il board della diciannovesima edizione delle
Maccabiadi in programma in Israele nell'estate del 2013. La nomina è
avvenuta su impulso di Motti Tichauer, presidente del Maccabi European
Congress (istituzione di cui Pavoncello è consigliere assieme, tra gli
altri, alla vicepresidente UCEI Claudia De Benedetti) e suo
predecessore in questo prestigioso incarico. A far propendere Tichauer
per l'affidamento della missione a Pavoncello, la credibilità
internazionale ottenuta attraverso le molte proficue relazioni
intessute in questi anni da 'maccabista' con rappresentanti delle
istituzioni ebraiche e con varie federazioni sportive nazionali.
“Sono pronto a dare il mio contributo, come sempre, anche se con alcune
difficoltà legate al particolare momento economico che l'Italia sta
attraversando" spiega Pavoncello, anima della dodicesima edizione dei
Giochi Europei svoltisi nel 2007 a Roma ("il più grande evento ebraico
mai realizzato in questo paese") e storico referente nazionale del
Maccabi. "Accettare questa proposta - sottolinea il consigliere
dell'Unione - significherebbe applicare necessariamente il mio metodo,
dedizione completa e maniacale. Un approcccio dovuto vista l'importanza
della posta in gioco ma che potrebbe comportare non pochi problemi al
sottoscritto. Non dobbiamo infatti dimenticare che all'interno del
pianeta Maccabi siamo tutti volontari e che questa attività sottrae
energie vitali al lavoro, alla famiglia e al tempo libero”. Un impegno
per i giovani e per la comunità ebraica che Pavoncello, conosciuto
negli ambienti romani col soprannome di 'Botticella', porta avanti
ormai da anni "con la consapevolezza dell'importanza ineludibile che lo
sport ha nel rafforzamento e nella condivisione di un'identità ebraica
forte tra i nostri giovani". Negli occhi, ancora, l'entusiasmo degli
atleti azzurri ritrovatisi la scorsa estate insieme ad altre migliaia di giovani da
tutta Europa all'ombra del Rathaus viennnese.
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A Caracas, Chavez e Ahmadinejad
hanno recitato una scena da clown sul fantomatico uso di missili
atomici puntati sulla città di Washington. Non è andata affatto bene e
sulla Terra non ha riso nessuno. Forse per la qualità così bassa degli
interpeti, o per il gap tra umorismo venezuelano e iraniano, o tra gli
umorismi venezuelano, iraniano e l’umorismo del resto del mondo, oppure
per la mediocrità del copione, o per il tema scelto, lievemente cupo.
Ma è inutile girarci intorno, per Chavez e Ahmadinejad è stato un
fiasco. D’altra parte nel mondo di adesso a fare il grande dittatore
non c’è Charlie Chaplin, ma interpreti del livello di Chavez e
Ahmadinejad. Minori. Anzi, minorati.
Il Tizio della Sera
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notizieflash |
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rassegna
stampa |
Per
gli esperti israeliani gli spaghetti
più buoni vengono dal Molise
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Leggi la rassegna |
La rivista gastronomica israeliana "Food road" ha condotto nel suo
ultimo numero un test in cui si sono misurate otto qualità di spaghetti
italiani e israeliani, cucinati (senza condimento) da altrettanti chef.
A trionfare l'italiana La Molisana, che festeggia così nel migliore dei
modi il centesimo compleanno.
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