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  11 novembre 2012 - 26 Cheswan 5773
l'Unione informa
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alef/tav

Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino


"Le (tavole) che hai rotto, le metterai nell'Arca" (Deut. 10,2): Rav Josef ha detto: questo ci insegna che sia le tavole intere che i frammenti delle tavole erano riposti nell'Arca. Da qui impariamo che un sapiente che ha dimenticato ciò che ha studiato per cause di forza maggiore non può essere trattato irrispettosamente. (Talmud babilonese, Menahot 99a). Tanto per restare in tema di rottamazioni.

David Bidussa, storico sociale
delle idee
   

Matilde Passa
La prossima settimana, dal 16 al 18 novembre, si svolgerà a Milano la prima edizione di “Bookcity”, una iniziativa che avrà al centro la lettura e i lettori (clicca qui per saperne di più). E’ positivo che la Comunità ebraica di Milano abbia deciso, con Giuntina Editore, di esserci. Molti pensano che per leggere occorra pazienza per capire e tempo per riflettere. Certamente. Ma soprattutto occorrono coraggio e fermezza, perché leggere prima ancora che divertente, è un atto di libertà. Non è senza significato il fatto che i totalitarismi non abbiano mai rispettato quella soglia. E’ un particolare che dovremmo ricordare più spesso quando parliamo del diritto alla lettura e anche del piacere della lettura.
 

davar
Qui Venezia - Adei, 85 anni di impegno
Non soltanto il Premio letterario ad animare il calendario dell’Associazione donne ebree d’Italia nel mese di novembre: oggi a Venezia, si festeggiano infatti gli 85 anni di attività sociale. Un appuntamento celebrato con una tavola rotonda, alle 16.30 nella Sala Montefiore della Comunità lagunare, dal titolo La nascita dell’Adei nell’ambito dell’associazionismo femminile dei primi del ‘900. A introdurre l’incontro, che verrà coordinato dallo storico Gadi Luzzatto Voghera, la presidente nazionale Ester Silvana Israel e quelle della sezione veneziana Anna Campos e Manuela Fano, mentre interverranno la storica Monica Miniati, la ricercatrice Maria Teresa Sega, Laura Voghera, coordinatrice dell’Archivio-Biblioteca della Comunità di Venezia e Lia Tagliacozzo, curatrice della pubblicazione Le signore del thè delle cinque - I primi anni dell'Adei di Venezia tra tzedakà e cultura ebraica (1928-1946). “Quando noi, consigliere attuali della Sezione di Venezia dell’Adei Wizo Italia, abbiamo deciso di allestire una mostra di fotografie e documenti in occasione dell’85esimo dalla fondazione, abbiamo aperto lo scatolone nel quale Bruna Voghera aveva conservato con amore le carte di anni di lavoro - si legge nell’introduzione del libro - è emerso, tra vecchie foto, lettere, locandine e testi teatrali per le rappresentazioni di Purim, inviti a conferenze e a mercatini, un quaderno con la copertina nera, scritto fitto con scrittura accurata, che abbiamo aperto emozionate, ritrovando i verbali di tutte le riunioni di apertura e chiusura degli anni sociali dal 1928 al 1941. Tra le carte c’erano anche, preziose, le relazioni della presidente Amelia Fano dal 1928 al 1946. Dei verbali e delle relazioni ci ha subito colpito l’accuratezza e la completezza della forma, frutto di un’attenzione e una cura che poi, alla lettura, avremmo ritrovato nei contenuti delle iniziative che, con lo scopo di ‘venire in aiuto e di mantenere lo spirito d’ebraicità alla maternità e all’infanzia…’, hanno fornito a molte donne che non ne avrebbero altrimenti avuto l’occasione la possibilità di ritrovarsi, di affinare insieme le proprie abilità e capacità creative e la propria cultura ebraica, e nello stesso tempo hanno dato un prezioso contributo alla vita della Comunità, sul piano assistenziale e culturale”.

Qui Milano - La residenza Arzaga apre le porte
La persona ha diritto di sviluppare e conservare la propria individualità e libertà, compresa quella di scegliere dove vivere. (…) La società e le istituzioni hanno il dovere di rispettare l’individualità di ogni persona anziana, riconoscendone i bisogni e realizzando gli interventi ad essi adeguati con riferimento a tutti i parametri della sua qualità di vita e non in funzione esclusivamente della sua età anagrafica”. La Carta dei Diritti della Persona Anziana (Dgr n. 745 del 14/12/2001) esprime perfettamente la filosofia alla base del progetto di affiancare alla Residenza Arzaga, la casa di riposo della Comunità ebraica di Milano, che accoglie circa cento anziani tra iscritti alla Comunità e non, un Centro diurno integrato.
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Rossella Tercatin - twitter @rtercatinmoked

La grande moda torna a Tel Aviv. Novità, colori, balagan
Torna l'appuntamento con la Tel Aviv Fashion Week (11-12-13 novembre). Tra gli ospiti d'onore di questa seconda edizione, ricca di novità incandescenti, il brand
Moschino. Analogo riconoscimento, nel 2011, era stato riservato allo stilista fiorentino Roberto Cavalli.

Pensare che tutto è cominciato con una tunica, una meravigliosa tunica donata dal patriarca Giacobbe all'amato figlio Giuseppe. Un simbolo dell'amore paterno. Scorrendo velocemente gli anni, le tuniche passano di moda e il fervente clima di intolleranza verso l'ebraismo cresce. Cosa hanno diritto o meno di indossare gli ebrei? Dal Medioevo in poi le gerarchie sociali devono essere evidenti e gli individui da evitare ben visibili. Si attraversa la città indossando bersagli à-porter, nel nostro caso capricapo a punta e guai a fare di testa propria. Forse per questo, la libertà si esibisce anche con il vestiario. Con scelte azzardate e sbagli colossali. E attenzione a chi urla allo scandalo, a chi accusa di superficialità: il sistema moda coinvolge tutti, perfino Roland Barthes. La terra promessa è una fucina di novità fin dalla sua nascita, quando la tacita regola era: comodità prima di tutto, qui bisogna sporcarsi le mani, mica fare una passerella.
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Rachel Silvera - twitter @RachelSilvera2

Qui Torino - Alef, i sapori del mondo
Tantissima gente all'ombra della sinagoga di Torino per l'inaugurazione di Alef, il primo ristorante di cucina ebraica e kasher della città. Tra musica klezmer e israeliana, cocktail e assaggi di piatti tipici, Alef promette di portare nel capoluogo piemontese non soltanto i sapori della tradizione ebraica ma anche di diventare un luogo di ritrovo culturale per gli iscritti della Comunità e per la cittadinanza con un'offerta di molteplici attività in questo senso.
Hanno partecipato all'inaugurazione il rabbino capo di Torino Eliahu Birnbaum, il presidente della Comunità ebraica Beppe Segre e diversi rappresentanti delle autorità locali. Comune a tutti la soddisfazione e la gioia per un nuovo inizio, e l'augurio che il ristorante possa diventare un punto di riferimento culinario (e non solo) per tutta la città.


Qui Roma - Profumi di una tradizione antichissima
Grande festa della gastronomia kosher anche al Palazzo della Cultura di Roma dove questa mattina, in occasione dei 20 anni di attività di Lebonton Catering, sono stati in tanti a lasciarsi conquistare dai sapori e dai profumi della cucina giudaico-romanesca e da alcuni tra le migliori etichette internazionali di vino. Momenti di degustazione, incontro, riflessione hanno scandito un appuntamento tradizionalmente molto partecipato dalla cittadinanza romana. Tra le varie iniziative proposte una mostra fotografica di Giuseppe Cupertino ("L'orizzonte tra il cielo e la terra") per sostenere Tsad Kadima, associazione israeliana che aiuta i bambini che soffrono di lesioni cerebrali. L’evento, giunto alla 12esima edizione, è stato organizzato con il patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia, della Regione Lazio, della Provincia di Roma, di Roma Capitale, della Comunità ebraica capitolina e del Benè Berith.

Qui Milano - Virtù dei Giusti e identità dell'Europa
"La coscienza non è un fatto puramente personale: è lo sguardo interiorizzato di una comunità virtuale di persone con cui abbiamo via via condiviso valori e idee morali e politiche, uno sguardo e una voce collettiva che ci osserva, ci giudica e ci avverte di ciò che è degno e di ciò che è vergogna”, ha spiegato Stefano Levi Della Torre, saggista e professore al politecnico di Milano, nell’ambito del convegno Le virtù dei Giusti e l’identità dell’Europa. Organizzato dall’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano (costituita da Comune di Milano, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Gariwo), la prima parte di questo duplice appuntamento si è tenuta venerdì pomeriggio a Palazzo Marino, a Milano.
Un po’ come il demone nella testa di Socrate, che lo dissuadeva dal compiere azioni sbagliate. E non a caso Socrate è una delle figure più paradigmatiche del concetto di Giusto. Piuttosto che tradire la sua coscienza, pur di difendere il bene e la virtù morale, il filosofo ateniese è stato disposto a morire.
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Francesca Matalon – Twitter @MatalonF

pilpul
Lo spazio della compiacenza
Non buttiamola in politica ma parliamo comunque della politica, ossia dello stato in cui si trova. Nel loro stile garibaldino, enfatico (e dichiaratamente populista per più di un aspetto) l’espressione di certi atteggiamenti ambigui verso ciò che è considerato «diverso», che si manifestano soprattutto in soggetti politici nuovi, questi ultimi destinati ad un prevedibile successo elettorale, suscitano non poche perplessità. Nei tanti forum, nelle chat, nei social network che fanno parte della cyber sfera – che è in sé un vero e proprio mondo a parte, dove condotte e giudizi si fanno meno controllati e quindi più aggressivi – i militanti (o presunti tali, poiché così si presentano, benché non sia facile riscontrare la fondatezza della loro autoidentificazione) di certe formazioni manifestano opinioni che di buon grado possono essere definite come esplicitamente intolleranti. Non solo verso l’altrui giudizio ma anche e soprattutto nei confronti dell’origine di colui (o coloro) che ha (o hanno) espresso il giudizio rigettato. Un caso tra gli altri, ma non è certo l’unico e lo prendiamo ad esempio solo perché è l’ultimo di una serie, ha visto coinvolto Gad Lerner. Un personaggio pubblico che, detto per inciso, raccoglie nel medesimo tempo simpatie come antipatie. Tuttavia il punto non è questo. 
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Claudio Vercelli


Nugae - Kobi Levi
Per essere all’ultima moda in fatto di scarpe ormai non bastano (si fa per dire) un paio di Jimmy Choo, ma occorre essere in possesso di un paio delle rarissime creazioni di Kobi Levi. Lo stilista israeliano, 37enne, che ha fatto pratica alla Bezalel Academy di Gerusalemme e aperto da poco uno studio a Tel Aviv, ha infatti in esposizione in questo periodo la sua collezione niente meno che da Selfridges a Londra. È la prima volta che le sue calzature varcano i confini israeliani, ma sono già diventate un must-have. Nuovo mito, stessi prezzi naturalmente. Perché queste scarpe sono delle vere e proprie opere d’arte, prodotte soltanto in una ventina di esemplari per ciascun modello. E il grande magazzino britannico si trasforma così in un museo, dove moda e divertimento si fondono in un paio di tacchi. E come ogni vero capolavoro d’artista, ovviamente queste sculture da portare ai piedi sono tutte dotate di un titolo.
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Francesca Matalon - twitter @MatalonF

notizieflash   rassegna stampa
Lev Chadash - Riva alla presidenza
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Cambio al vertice di Lev Chadash, realtà espressione dell'ebraismo riformato in Italia. Alla sua guida, al posto del presidente dimissionario Ugo Volli, è stato nominato Carlo Riva.


 

Corteo delle destre xenofobe europee ieri a Roma. Molte le proteste che si erano levate negli scorsi giorni contro questa iniziativa. "Un vergognoso richiamo a un'epoca di odio e intolleranza" ha ribadito ieri sera, all'uscita dello Shabbat, il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in una dichiarazione ripresa tra gli altri dal Corriere della sera.
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