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Adolfo
Locci, rabbino capo
di Padova
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"Il
Sacerdote ordinerà di prendere per la persona da purificare due
volatili vivi e puri, un ramo di cedro, un filo di lana scarlatta e
dell'issopo. Il Sacerdote ordinerà di scannare uno dei o due volatili
sopra un recipiente di terracotta pieno di acqua corrente. Il volatile
vivo insieme con il ramo di cedro, il filo di lana scarlatta e
l'issopo, sarà immerso nel sangue del volatile scannato sull'acqua
corrente. Il sacerdote ne aspergerà sulla persona da purificare sette
volte…e libererà il volatile vivo". (Levitico 14:4-7) Secondo Rabbì
Chayym Yosef David Azulay, il motivo per cui dovevano essere presi due
volatili è perché nella persona ci sono due tipologie di linguaggio:
uno proibito e l'altro comandato. L'uso improprio della "lingua" è
ovviamente quello proibito, la cui raffigurazione sta nel volatile
sacrificato il cui sangue è versato in un recipiente di terracotta che
non potrà poi più essere più "kasherizzato". Tutto ciò simboleggia che
se il purificato non si occupa dello studio della Torà avrà il suo
spirito infranto come il recipiente di terracotta, mentre se è studioso
di Torà, potrà ricomporsi nello studio. Questo è il significato del
"maym chayym", l'acqua di vita che accoglie il sangue del sacrificio e
del volatile liberato a "nuova vita". La parola che è stata strumento
negativo può essere nuovamente rinnovata, ma come indicano la presenza
del ramo di cedro, il filo di lana scarlatta e l'issopo, ci vuole anche
una sana dose di umiltà.
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In
un messaggio rivolto a tutte le Comunità ebraiche del mondo in
occasione dei festeggiamenti per Yom HaAtzmaut, ricorrenza in cui si
celebrano i 65 anni di vita dello Stato di Israele, il presidente della
Repubblica Shimon Peres ha affermato:
"Cari amici, è un
privilegio per me e un grande piacere invitarvi a unirvi alle
celebrazioni per il 65° Giorno dell’Indipendenza d’Israele. È un giorno
di gioia e di festeggiamenti, e un momento di immenso orgoglio per il
nostro Paese e il nostro popolo, e per i nostri fratelli all’estero,
per gli straordinari traguardi conseguiti in appena oltre sei decenni,
insieme con voi – la nostra famiglia allargata. Questo è anche un
momento per rendere omaggio a quanti hanno dato la loro vita per
difendere la nostra nazione, e ai quali noi saremo eternamente grati.
Da nazione e da singoli individui, noi abbiamo il dovere, nei confronti
di chi è caduto per la libertà e la pace, di sostenere questi valori e
di difenderli con tutte le nostre forze. È nostro dovere non soltanto
ricordare, ma anche agire. Esiste un’opportunità reale per la pace. Le
recenti elezioni, la visita del Presidente Obama in Israele e i rapidi
cambiamenti in corso nella nostra regione, costituiscono tutti una
finestra d’opportunità. Sta a ciascuno di noi cogliere
quest’opportunità e trasformarla in una nuova realtà per il bene delle
future generazioni. Sta a voi aprire questa finestra. Non è un
compito facile. Richiede coraggio, perseveranza e che tutti i nostri
partner nel mondo si uniscano in un fronte comune per il cambiamento.
Amici miei, la nostra tradizione ci insegna che si devono perseguire i
principi di giustizia e pace, per poter migliorare il mondo intorno a
noi – Tikkun Olam. Insieme noi possiamo costruire un domani più
splendente, una significativa eredità per le generazioni a venire,
nello spirito ebraico di collaborazione".
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Gerusalemme? Per Mediaset è
in Cisgiordania
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“Gerusalemme, Cisgiordania”.
Questo lo sbalorditivo responso del servizio di previsioni del tempo
che i canali Mediaset hanno affidato al gruppo Epson per offrire ai propri utenti
interessanti a conoscere clima e temperature della Capitale di Israele.
Un imbarazzante equivoco cui ci si augura gli incaricati del servizio
possano al più presto rimediare.
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Yom
HaZikaron - “Appuntamento per la coesione” |
Israele
e Comunità della Diaspora unite nelle celebrazioni di Yom HaZikaron, il
giorno in cui si ricordano i caduti per la libertà di Israele e sotto i
colpi del terrorismo. Una ricorrenza che, ha spiegato l'ambasciatore
israeliano a Roma Naor Gilon nel corso della solenne cerimonia al
Pitigliani, “è un momento di unità per tutto il popolo di Israele”.
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Melamed - Israele mette in mostra il potere
della fantasia
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Ha aperto ieri a Venezia,
sull’isola di San Servolo la mostra “Balene e capelli blu”, che
raccoglie le opere di una selezione di illustratori israeliani per
l’infanzia. Molti gli artisti presenti, che hanno avuto modo di
raccontare il loro rapporto con i testi e come le illustrazioni
diventino parte integrante delle storie narrate.
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Qui Vercelli - Una città al museo
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Promuovere Vercelli come
"città del turismo dolce, sostenibile e a misura d'uomo". Questa la
sfida di Una città al museo, progetto realizzato in
collaborazione con la locale Comunità ebraica.
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Milano - “Atto da condannare, ma bisogna
capire la matrice” |
Condanniamo
il gesto, ma vogliamo capire la sua matrice. Potrebbe trattarsi di un
semplice furto. È presto per parlare di un rigurgito antisemita a
Milano”. Così la Comunità ebraica milanese, attraverso le parole del
suo portavoce Daniele Nahum, sulla profanazione al cimitero maggiore.
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Tra un prof e un rav
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Qual è la differenza tra un
Prof e un Rav? Ci sono molte differenze, troppe da elencare qui, ma una
differenza fondamentale è questa: un Prof risponde alle domande, un Rav
risponde alle persone. Un Prof ascolta quello che dici con la bocca, un
Rav ascolta quello che dici con la tua anima. Ogni giorno in classe mi
impegno di essere un Rav e non solo un Prof.
Paolo Sciunnach, insegnante
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In cornice
- Design, chi copia chi |
Sono anni che non si vedeva
una Milano così affollata di compratori, designer, rappresentanti di
aziende da tutto il mondo. Tutto grazie al Salone del Mobile la fiera
internazionale del design che oltre a richiamare ben più di 1000
espositori, ha invaso tutta la città con eventi mondani e mostre. La
zona di Brera e quella di via Tortona prese d'assalto. Le buone notizie
finiscono qui, perché questo confronto internazionale ha messo in luce
il cattivo momento del design italiano, arroccato su vecchi modelli.
Molto meglio non solo i nord-europei, ma anche cinesi e coreani da cui
qui si rischia di iniziare a copiare.
Daniele
Liberanome, critico d'arte
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Tea for two - Guerra & Pace
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Ho provato tante volte ad
iniziare, ma quelle prime pagine in francese a discutere di Napoleone e
dei gossip pietroburghesi mi allontanavano senza pietà. Poi, durante
una lezione, il professore si è dilungato sulla letteratura russa che
spunta a mo' di fungo nell'Ottocento e alzando il sopracciglio, come
usa fare quando sembra confidarci qualche cosa da non dire troppo in
giro, ha ammesso: "L'incipit di Guerra e pace mette alla prova
qualsiasi lettore, anche i più convinti". Ed effettivamente la
snobissima Pavlovna che parla con quell'odioso di Kuragin non
prometteva bene, considerando le 2000 pagine seguenti. Ma era al
dodicesimo posto nella lista dei buoni propositi del 2013, quindi ho
deciso di adempiere al mio compito. Mai compito fu più dolce. Ora siamo
in corso d'opera, sono quasi alla fine del secondo volume e me ne
aspettano altri due belli imbottiti, ma ho già avuto le mie
soddisfazioni. Marja, la dolcissima sorella di Andrej, mi ha
decisamente colpita: mi piace che il nostro caro Lev le dia dignità
letteraria seppur bruttina e preda di un padre leggermente tirannico
(il coriaceo Nikolaj Bolkonskij). Mi fa sorridere il povero Denisov che
non sa pronunciare la erre e vuole essere adottato dai Rostov. Per non
parlare appunto dei Rostov: gli attempati genitori che flirtano ancora
tra di loro e i saltellanti figlioletti rompiscatole. Più Tolstoj
scrive di guerra, più fa anelare la pace perché: "La vita, nel
frattempo, la vita vera degli uomini, con il loro interesse sostanziale
per tutto ciò che riguardava la salute, la malattia, il lavoro, il
riposo, con i loro interessi nei riguardi del pensiero, della scienza,
della poesia, della musica, dell'amore, dell'amicizia, dell'odio, delle
passioni, procedeva come sempre, indipendentemente e al di fuori
dell'intesa o degli attriti politici con Napoleone Bonaparte e al di
fuori di tutte le possibili riforme". (p.651, la Pavlovna nell'incipit
non incute più paura!).
Rachel
Silvera, studentessa – twitter@RachelSilvera2
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notizie flash |
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rassegna
stampa |
Israele -
A maggio il PlugFest
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la rassegna |
Si svolgerà per la prima
volta in Israele, dal 9 al 14 maggio, il festival di musica
internazionale PlugFest. La manifestazione si terrà all’interno del
villaggio di Kfar Hanokdim, tra Arad e l’antica fortezza di Masada.
Previsti tre giorni di musica con oltre 15 gruppi internazionali e con
rappresentanti delle nuove tendenze della musica israeliana.
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Scandalo sulla rete per le
affermazioni di Justine Bieber, stella del pop statunitense, che dopo
la visita alla casa di Anna Frank ad Amsterdam ha dichiarato: “Se fosse
viva sarebbe una mia fan”. Sul Corriere della sera Stefano
Jesurum invita a non drammatizzare. “L’accusa è infamante: ha usato
Anna Frank per vendere più dischi. Può darsi – scrive Jesurum – e
sarebbe una ignominia.
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