Un
albero simbolo
dell’amicizia, dell’aspirazione a promuovere la pace tra i popoli e le
religioni. Questo il significato dell’ulivo promesso dal premier
israeliano Benjamin Netanyahu a papa Benedetto XVI durante la sua
ultima visita ai Musei Vaticani. L’albero, giunto in Italia dopo una
traversata di oltre duemila chilometri, troverà nelle prossime ore
posto nel Viale degli Ulivi in Vaticano. Un segno del grande lavoro di
dialogo portato avanti in questi anni dai due Stati, protagonisti di un
cammino che rimane complesso ma che allo stesso tempo registra segnali
di avvicinamento significativi. La cerimonia di messa a dimora avrà
luogo mercoledì mattina alle 9 con il contributo del Keren Kayemeth
Leisrael, il Fondo Nazionale ebraico, la più antica organizzazione
ecologica del mondo. Lo stesso Keren Kayemeth ha provveduto alla
selezione dell’albero, un ulivo di oltre duecento anni, che ha
attraversato il Mediterraneo, partendo da Israele per giungere al porto
di Ravenna. Sarà tra gli altri presente alla cerimonia di messa a
dimora Efi Stenzler, presidente mondiale del KKL. L'ulivo del giardino
vaticano si va così ad aggiungere al secolare albero, piantato ai Fori
Imperiali e donato quest'estate dalla sezione italiana del KKL allo
Stato italiano per celebrare i 150 anni dell'Unità.
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Qui Roma - Identità e
dialogo al Festival del film
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Dal 27 ottobre al 4
novembre il favoloso mondo del cinema donerà alla Capitale il fascino
del tappeto rosso, di strascichi di tulle e di parure di brillanti. Ma
sopratutto restituirà a Roma quel passato glorioso fatto di Fellini, di
scenografie imponenti a Cinecittà e di aperitivi spensierati in via
Veneto. Il Festival Internazionale del film di Roma, giunto alla sesta
edizione, sembra accontentare tutti: da un omaggio alla grazia di
Audrey Hepburn a quello a Pier Paolo Pasolini e ai suoi film in bilico
tra trasgressione e valore documentario. Non mancano le apettative per
il film The Lady di Luc Besson che ricostruisce la vita della birmana
Aung San Suu Kyi e per il primo lungometraggio di Scorsese in 3D: Hugo
Cabret. Ecco quindi alcuni appuntamenti che potrebbero rivelarsi
interessanti. Nella selezione ufficiale del concorso troviamo Hotel
Lux, la storia di un duo di comici che, sullo sfondo della Germania
nazista, divertono gli spettatori ironizzando su Hitler e Stalin. Per
la sezione L'Altro Cinema, il documentario sullo scacchista Bobby
Fischer porterà alla luce i lati oscuri di un personaggio che ha più
volte rinnegato le sue origini ebraiche, distanziandosene anche con una
certa aggressività. Un film che incuriosisce è poi David, in concorso
per la sezione Alice nella città. La trama si sviluppa intorno alla
nascita di una sincera amicizia tra il figlio dell'imam della moschea
di Brooklyn e un ragazzo ebreo ortodosso. Infine al MAXXI, il museo
frutto del genio creativo di Zaha Hadid, il 3 novembre verranno
presentati sei corti realizzati dall'Università di Tel Aviv. Nonostante
la frenesia del dopo-feste cerchiamo di ritagliarci un piccolo spazio
anche per la magia del cinema che torna a illuminare il cielo di Roma.
Per una settimana potremo fingerci Anna Magnani e Marcello Mastoianni,
riscoprendo la città che ha fatto innamorare divine di Hollywood e
produttori multimilionari.
Rachel
Silvera
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Qui Torino - Centro Peres per la Pace, nuovi progetti: medici israeliani al lavoro per i bambini palestinesi
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Giornata di incontro e
conoscenza, alla Chiesa Evangelica Valdese di Torino, delle attività
del Centro Peres per la Pace, organizzazione no profit finanziata tra
gli altri dalla Tavola Valdese e nata su iniziativa dell'attuale Capo
di Stato israeliano Shimon Peres, che si propone di promuovere una
maggiore collaborazione tra centri ospedalieri israeliani e palestinesi
per facilitare e sviluppare un programma diretto a identificare,
diagnosticare e curare bambini palestinesi in ospedali e centri di
riabilitazione israeliani nei casi in cui i trattamenti necessari non
siano possibili in territorio palestinese. In particolare il progetto,
di cui il Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini è presidente
onorario, si propone di coordinare e facilitare gli sforzi dei pediatri
palestinesi nel loro lavoro di identificazione, indirizzo e
trasferimento.
“Dal 2003, anno di fondazione del Centro Peres per la Pace, è stato
possibile curare più di 9mila bambini palestinesi” ha spiegato la
giornalista e scrittrice Manuela Dviri, esponente del direttivo della
onlus e grande protagonista dell'evento a cui hanno partecipato tra gli
altri il presidente della Comunità ebraica di Torino Beppe Segre,
l'assessore comunale Maria Grazia Pellerino e il presidente della
commissione diritti sociali della Provincia Dina Bilotto. In
conclusione di lavori il concerto del coro ecumenico della Spezia A noi
basta la gioia di cantare con la partecipazione dell'artista Enrico
Fink.
Tommaso
De Pas |
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Israele visto dal Brasile |
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Sembra che il terrorista
palestinese Tawfic Abdallah, che fa parte degli oltre 400 già
rilasciati in cambio di Gilad Shalit, ed è sposato con una brasiliana,
potrebbe essere ricevuto in modo ufficiale o semiufficiale dalla
Presidente del Brasile Dilma Rousseff. (...)
Donatella
Di Cesare, filosofa
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notizie
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rassegna
stampa |
Scomparso
Samuele Tritto,
uno degli ebrei di Sannicandro
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Leggi la rassegna |
Non ce l'ha fatta Samuele
Tritto di Sannicandro Garganico, un male incurabile se l'è portato via
lo scorso 22 ottobre.
Samuele appartiene alla prima generazione degli ebrei
sannicandresi, suo padre Costantino è stato con Donato Manduzio,
Concetta DI Leo, Maria Frascaria e altri tra i fondatori della storica
comunità ebraica del Gargano. Studiò a Roma, a lungo ospite
della famiglia del rav Scialom Bahbout. Come il fratello Eliezer
(conosciuto da tutti gli italkim che si recano a Zfad) fece l'aliyà,
lavorò anche a Eilat ma non riuscì ad ambientarsi nella società
israeliana e preferì tornare nella sua Sannicandro. Frequentava di rado
la piccola sinagoga sannicandrese ma accorreva in
un attimo non appena sapeva che in città arrivavamo noi di Trani e
soprattutto il Rav Bahbout, al quale era legato da una quarantennale
amicizia. Il giorno in cui si ricostituì la comunità ebraica di Trani
(15 luglio 2004) Samuele era tra noi, orgoglioso di esserci. Riposa in
pace, Samuele, la terra ti sia leggera.
Francesco Lotoro
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