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26 gennaio 2011 - 21 Shevat 5771
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Adolfo Locci
Adolfo
Locci
rabbino capo
di Padova

...e dissero: tutto ciò che dice l’Eterno, noi faremo e ascolteremo (Shemot 24:7). Nella Torà si trova una esortazione del tutto opposta: “...e ascolterai per mezzo della voce dell’Eterno e farai le Sue mitzwoth...” (Devarim 27:10). Pertanto, quale è la giusta consequenzialità, se necessaria; bisogna “fare e ascoltare” come proposto dai figli d’Israele sotto il Sinai oppure “ascoltare e il fare” come comandato loro alle soglie di Eretz Israel? Rav Shelomò Aviner spiega che ci sono due possibili collegamenti tra l’ascoltare e il fare: 1. Attraverso la profonda comprensione (ascolto) dell’importanza di una cosa, si può giungere alla sua realizzazione (azione) ; 2. L’azione è la base per la comprensione reale di un principio. Il fatto che i figli d’Israele abbiano anteposto l’azione all’ascolto, testimonia che la tendenza umana prima apre la sua percezione al mondo materiale e poi, attraverso l’esperienza (azione), raggiunge le profondità del mondo spirituale (ascolto) che si cela dietro l’azione. Non è detto, però, che una via sia in antitesi con l’altra, forse si tratta di due possibili visioni della realtà necessarie in diversi momenti della nostra vita...

Alfredo
 Mordechai
Rabello,
giurista


Alfredo Mordechai Rabello
La prima parola con cui D-o si rivela all'umanità intera è di liberazione: "Io sono il Signore D-o tuo che ti feci uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa  degli schiavi" (Esodo 20:2). Chaim Wirszubski, inizia il suo libro con la seguente osservazione: "Il concetto di libertà, che comprende due differenti significati, cioè «libertà da» e «libertà di», nessuno dei quali ammette definizioni se non generiche, è alquanto vago. Lo stesso vale per la latina libertas.  Libertas denota principalmente lo stato di liber, cioè di chi non è schiavo. (Libertas. Il concetto politico di libertà a Roma tra Repubblica e Impero.  Bari, 1957, p.7). Abbiamo qui la libertà dalla casa degli schiavi e la libertà dei figli di  Israel che erano stati schiavi in Egitto e questa libertà è necessaria per potersi dedicare interamente al servizio divino, tramite il nostro perfezionamento: Il primo fondamento, sul quale poggia tutto l'edificio, è che la "Volontà suprema ha voluto che l'uomo si perfezioni, così come tutto quello che ha  creato in suo favore. Questo rappresenta il suo merito e la sua ricompensa. Il suo merito sarà quello d'avere sofferto per raggiungere questa perfezione… La sua ricompensa sarà di avere infine raggiunto la perfezione. Egli godrà allora del Bene per l'eternità".(Rav Moshé Chaim Luzzatto-Ramchal,  Da'at Tevunot 2:14).   

davar
Roma abbraccia i suoi sopravvissuti
SopravvissutiIl rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità ebraica della Capitale Riccardo Pacifici e la presidente della Consulta della Comunità Elvira Di Cave apriranno domani sera, 27 gennaio, le porte del Tempio Maggiore di Roma per accogliere la cittadinanza venuta ad ascoltare i sopravvissuti che tornarono dai campi di sterminio. ...»


Tullia Zevi - Da Trieste, a Ancona, al Parlamento
prosegue il commosso omaggio alla sua figura
Tullia Zevi“Testimone appassionata e intelligente del nostro secolo, impegnata nella trasmissione dei valori antirazzisti”. In un commosso messaggio il Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche e Presidente della Comunità ebraica del Nord Est Andrea Mariani rivolge da Trieste l'ultimo saluto a Tullia Zevi. “La Comunità ebraica del Nord Est - afferma Mariani, che ha la responsabilità del coordinamento delle realtà ebraiche del Triveneto - ricorda con affetto Tullia Zevi, giornalista e scrittrice, a lungo Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Figura di grande levatura morale, Tullia Zevi è stata una testimone appassionata e intelligente del nostro secolo. Tullia ha attraversato in prima persona le vicende che hanno segnato il Novecento, dalla proclamazione delle leggi razziste alla ricostruzione del Dopoguerra, e sempre ha posto al centro del suo impegno civile la trasmissione alle giovani generazioni della Memoria di quanto accaduto. Desideriamo ricordarla anche per questa sua generosa battaglia, volta a combattere nella nostra società ogni forma di razzismo e di esclusione”.
Al lutto, fra i tanti, si è associato il Presidente della Comunità ebraica di Ancona Bruno Coen. “Partecipo con commozione al dolore dei familiari per la scomparsa di Tullia Zevi. Ancona ricorda di essere stata pienamente rappresentata per la realizzazione dell’Intesa con lo Stato, e l’impegno determinato rivolto alla salvaguardia del patrimonio della cultura ebraica nelle Marche”.
Anche nella seduta pomeridiana alla Camera la figura della Zevi è stata ricordata dai parlamentari.
Eccone il resoconto parlamentare
...»

Il pregiudizio antiebraico nell'epoca di Internet
pubblico_convegno"Su internet c'è una sorta di virus che si chiama pregiudizio e falso storico e che amplifica questa antica persecuzione disumana". E' il il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ad aprire insieme al presidente Ucei, Renzo Gattegna la tavola rotonda “Informazione, mistificazione, falsi storici: il pregiudizio antiebraico nell'epoca Internet”...»

l.e.

Qui Milano - Jarach: "Il nostro impegno per la Memoria"
JarachMilano è in prima fila nell’onorare il Giorno della Memoria, con un alto numero di eventi che coinvolgono istituzioni, società e mondo della cultura.
Non potrebbe essere altrimenti, per una città in cui hanno sede la seconda Comunità ebraica d’Italia per numero di iscritti, e un istituto come la Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea.
Questa sera nell'aula magna della Scuola ebraica, la Comunità di Milano e il Dipartimento di educazione e cultura dell’UCEI, in collaborazione con Kesher, presentano  un appuntamento dedicato a “Luoghi della Memoria e Percorsi di identità...»

Rossella Tercatin

I giovani ricordano la Shoah
Premiazione“Un grazie di cuore a voi ragazzi per il vostro impegno sul tema della Memoria della Shoah, per la qualità e l’originalità dei lavori, un altrettanto sentito e sincero ringraziamento ai vostri insegnanti che, accompagnandovi e guidandovi, vi hanno consentito di approfondire un tema così delicato, importante, formativo ed attuale”, con queste parole la vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Claudia De Benedetti, ha salutato durante la cerimonia tenutasi al ministero della Pubblica istruzione i vincitori del concorso I giovani ricordano la Shoah..»

Qui Venezia - Mostre e incontri per ricordare la Shoah
LocandinaTorna il Giorno della Memoria e con esso l’occasione di riunire ancora una volta associazioni come i Figli della Shoah, l’Anpi, l’Iveser, l’istituto di Cultura sinta e molte altre realtà cittadine che da anni lavorano con una modalità sinergica nell’organizzazione di questa giornata. Una programmazione che non si concentra nella sola giornata del 27 gennaio, coinvolgendo la Comunità Ebraica di Venezia, tutte le associazioni e gli assessorati alle politiche educative e giovanili in una fitta serie di appuntamenti per l’intera settimana in centro storico e in terraferma ..»

Michael Calimani






Qui Roma - Parole e musica per Lello Perugia
pilpul
Storia e Memoria
Francesco LucreziLa celebrazione del Giorno della Memoria, anno dopo anno, si arricchisce di ulteriori significati, solleva nuovi problemi, interroga e tocca le coscienze in modi sempre diversi. Un cambiamento continuo, anche profondo, determinato dal mutare delle scale di valori, delle esigenze educative, della percezione del passato, dei meccanismi di selezione della memoria, del tipo di funzione ad essa attribuita per la costruzione di un’identità, di una possibile coscienza comune...»

Francesco Lucrezi, storico

notizieflash   rassegna stampa

Ebrei e cristiani
insieme a Vercelli

Accogliendo alla Sinagoga di Vercelli, assieme alla presidente della Comunità Rossella Bottini Treves, in occasione della Giornata di riflessione ebraico-cristiana, il vescovo Enrico Masseroni e il pastore valdese Franco Tron, la vicepresidente dell'Unione delle Comunità ebraiche Italiane Claudia De Benedetti ha pronunciato il seguente indirizzo di saluto: "Autorità, Signore, Signori, Padre Enrico, come vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, desidero esprimerLe la viva soddisfazione per la Sua visita...
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Siamo quasi arrivati al Giorno della Memoria, e, come ogni anno, la quantità di articoli pubblicati sul tema rende impossibile il lavoro di chi li deve leggere e commentare. Apparentemente, tuttavia, nonostante la quantità di parole, i Giusti, quelle persone cioè che in quei tempi bui seppero pensare con la propria testa, sembrano essere del tutto assenti dalle pagine dei nostri quotidiani. Ed allora mi è caro iniziare questa rassegna con le parole che don Brondello, un anziano sacerdote oramai bloccato in convento dai tanti acciacchi, riconosciuto Giusto da Yad Va-shem ...»

Emanuel Segre Amar


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