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6 settembre 2011 - 7 Elul 5771
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l'Unione informa
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moked è il portale dell'ebraismo italiano
 
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Roberto Della Rocca
Roberto
Della Rocca,
rabbino

“...Giudici e funzionari nominerai per te …e giudicheranno il popolo con giustizia…“ (Devarìm, 16; 18).  Questo passaggio da un’azione al singolare, lekhà, per te, a una azione al plurale, ci indica come prima di giudicare gli altri ognuno deve farsi giudice di  se stesso. La giustizia è possibile se incomincia dentro noi stessi, ancor prima che nelle istituzioni. Quando c'è dicotomia tra vita privata e vita pubblica la giustizia  diventa una derisione.  
Dario
 Calimani,
 anglista


Dario Calimani
Torna di attualità il dibattito sullo humour ebraico. Forse è davvero una liberazione di energia. Ma è anche capacità di autocritica - o masochismo puro. È difesa dalla prevaricazione: una risata dell’animo afflitto che trascende le difficoltà della vita; ed è dichiarazione implicita di superiorità morale di fronte a chi non si è in grado di affrontare fisicamente; o è l’aggressività dell’inetto che invece di rivolgerla contro gli altri la rivolge contro se stesso. Forse con più pragmatismo e maggiore realismo, l’illustratore e grafico di Lodz, Arthur Szyk (bellissima la sua Haggadah!), considera invece il Witz ebraico una contesa sociale interna, un segno della continua lite fra gli ebrei, e dell’ebreo con se stesso. Evidentemente Szyk aveva sperimentato la cosa dall’interno.
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davar
Qui Pisa - Gattegna: "Difendiamo la Memoria"
Grande partecipazione ieri a Pisa per la Giornata istituita dal Comune per non dimenticare le leggi razziste volute dal regime fascista e firmate proprio nella città toscana, nella tenuta di San Rossore, dal re Vittorio Emanuele III il 5 settembre del 1938. Una giornata di commemorazione e riflessione, appoggiata tra gli altri dalla Comunità ebraica pisana, che è una novità per il nostro Paese e che si ripeterà ogni 5 settembre coinvolgendo attori della cultura e della politica cittadina. "Vogliamo essere un punto di riferimento a livello nazionale" ha detto il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che ha parlato della manifestazione come di "un modo per far venire dalle nostre università e dalle nostre istituzioni un contributo per arricchire il dibattito sulla persecuzione antiebraica". Specie sulla sua natura culturale e politica, sulle forme giuridiche che assunse, sui meccanismi psicologici che volle stimolare. Di una psicologia di massa che i fascismi, ha proseguito Filippeschi, "promuovevano come principale motivazione dei loro sistemi coercitivi e di consenso che si vollero sollecitare creando 'il nemico' in un paese dove l'antisemitismo non aveva certo radici profonde". Alla Giornata, apertasi alla mattina con la deposizione di alcune corone al Cimitero ebraico (nella foto) e proseguita fino a tarda sera con varie iniziative nel segno del confronto, dell'educazione alla Memoria e della musica, ha partecipato tra gli altri il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che, intervenendo nel pomeriggio, ha ringraziato il sindaco Filippeschi e la Giunta comunale di Pisa per la sensibilità dimostrata con l'approvazione unanime di tale manifestazione. "Abbiamo intepretato la vostra decisione - ha affermato Gattegna - come una sana reazione di contrasto alla tendenza preoccupante, ingiusta e diseducativa di creare volutamente una confusa omologazione e un incomprensibile appiattimento di tutti gli avvenimenti storici italiani del secolo scorso". Il presidente UCEI si è riferito in particolare ai diversi tentativi "storicamente e politicamente inaccettabili" di equiparare in un tutto indistinto fascismo e antifascismo, partigiani e miliziani della Repubblica Sociale e di svuotare di contenuto la ricorrenza del 25 Aprile. "La stessa Costituzione Repubblicana è stata frequentemente attaccata e criticata anche nella parte che sancisce i principi fondamentali" ha aggiunto  prima di salutare l'uditorio con le seguenti parole: "Ho letto con attenzione la vostra delibera, la premessa contenente le motivazioni storiche e il messaggio del sindaco che accompagna l’invito a questa cerimonia e mi sono rallegrato per la chiarezza, la correttezza e la lucidità. Cari amici, siamo dalla stessa parte di 'Pisa che non dimentica'".
  

Qui Torino - L'ultimo saluto a Giorgina Arian Levi
"Giorgina sarà ricordata con gratitudine e rimpianto come rappresentante eccellente della tradizione democratica torinese". Queste le parole con cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato Giorgina Arian Levi, la grande storica, giornalista, docente e attivista ebrea torinese deceduta sabato scorso all'età di 101 anni. Ieri pomeriggio, su richiesta del sindaco Piero Fassino, la salma ha sostato nella Sala Rossa del Comune. La stessa sala dove Giorgina, a cui è stato dato oggi l'ultimo saluto al Cimitero Monumentale del capoluogo piemontese, aveva portato avanti molte sue battaglie in qualità di consigliere comunale a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta. Tra la folla recatasi a rendere omaggio all'ex deputata del PCI, intellettuale che alla passione politica affiancava un impegno costante in ambito ebraico, i vertici della Comunità ebraica torinese oltre a numerosi rappresentanti del mondo istituzionale. Prima del trasporto verso il Cimitero si è svolta oggi una commovente sessione di commiato cui hanno preso parte tra gli altri, oltre a Fassino, l'ex sindaco Sergio Chiamparino, la vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Claudia De Benedetti, il consigliere UCEI Giulio Disegni e un nipote di Giorgina, Davide Viterbo. Nel suo intervento il sindaco Fassino ha parlato di Giorgina come di un modello di passione civile, di una vera e propria "maestra di vita" fondamentale per la sua formazione già ai tempi della militanza politica giovanile. "Era una donna ricca di passione e convinzione, coraggiosa, attenta agli altri, capace di trovare in ciascuno la chiave di un contatto umano autentico" ha aggiunto Claudia De Benedetti. "Sapeva che la parola, la relazione umana e il rapporto personale sono le porte del convincimento, che tutto si può ottenere seguendo la via della verità e della relazione. Non si è mai risparmiata in questo suo lavoro di testimonianza, di incontro, di confronto con le persone e in particolare con i giovani". Giulio Disegni, per tanti anni al suo fianco nel Gruppo di studi ebraici e nel giornale Hakeillah da lei fondato nel 1975, ha poi ulteriormente sottolineato il sacro fuoco democratico di Giorgina. "Ci mancheranno il suo sorriso, la sua dolcezza e la sua disponibilità" ha affermato Disegni. "Ma soprattutto ci mancheranno il suo impegno e la sua apertura ai grandi temi del mondo, la sua resistenza e il suo amore per la giustizia e l'uguaglianza sociale". Una lunga storia di attivismo e impegno per il prossimo, quella scritta dalla Levi, che era stata tra l'altro premiata in occasione del suo centesimo compleanno con il prestigioso riconoscimento del Sigillo della città conferitole dall'allora sindaco Sergio Chiamparino appena pochi mesi fa.

Tommaso De Pas
  

Qui Casale - Una Giornata per la rete
Non sono tanti gli enti che possono avvalersi della consulenza di un grande artista come Antonio Recalcati per il proprio sito Internet. E' stata una delle sorprese che la Comunità Ebraica di Casale Monferrato ha svelato in una domenica speciale, quella della Giornata della Cultura Ebraica, che si è svolta il 4 settembre. Un evento che ha unito un gran numero di Stati europei e tutte le comunità Italiane sotto il titolo “Ebraismo 2.0 dal Talmud a Internet” e che per la Comunità casalese è stata l’occasione per presentare un'importante serie di iniziative legate condivisione on line dello straordinario patrimonio custodito nei suoi archivi. E Antonio Recalcati tra il pubblico ha testimoniato la forza delle famiglie ebraiche monferrine capaci di catalizzare tanti artisti e personalità della cultura.
Per la comunità casalese la giornata è stata sopratutto una festa in cui, dopo la pausa estiva si sono ritrovati tanti amici oltre che un vero e proprio bagno di folla con più di un migliaio di visitatori venuti ad ammirare il complesso di vicolo Salomone Olper. La mattinata è stata condotta da Claudia De Benedetti, vicepresidente dell'UCEI (presenti anche le telecamere della RAI), che ha saputo radunare un parterre di eccezione. Il Consigliere Regionale Marco Botta ha portato i saluti della Regione Piemonte preannunciando la prossima visita dell'assessore alla cultura della Regione Piemonte Michele Coppola. L'Assessore Giuliana Bussola del Comune di Casale Monferrato ha ricordato l'importanza del lavoro della Comunità all'interno del tessuto cittadino. Di assoluto rilievo gli interventi tecnici introdotti da una presentazione emozionale realizzata da Guido Viale Marchino che dimostra l'incredibile storia delle radici ebraiche casalesi da quel documento del 1595 che ne poneva le basi per la costruzione della sinagoga.
Non senza commozione Giorgio Ottolenghi, presidente della comunità da oltre 50 anni ha ricordato l’'ultimo periodo di quella lunga storia. “Quando sono tornato a Casale nel '45 e ho aperto la porta della Sinagoga ho pensato che era tutto finito, che tutto ormai apparteneva ai topi. Invece parlando con l'architetto Mazzarino e poi con l'architetto Bourbon ho capito che
c'era una speranza ed eccoci qui”.
A far capire l'importanza di quello che si è salvato ci pensa la dottoressa Micaela Procacci, Soprintendente ai Beni archivistici del Piemonte e Valle d'Aosta: “Casale è una delle pochissime comunità in cui l'archivio storico va ininterrottamente dalla sua fondazione ai giorni nostri. - Tempo fa visitai la Comunità e mi venne regalato un melograno quale auspicio per il futuro, direi che quel melograno ha dato i suoi frutti” I frutti a cui si riferisce la dottoressa vengono illustrati da Carlo Di Cave responsabile dell'archivio dell'UCEI e da Chiara Pilocane che insieme a Cristina Mancini ha svolto gran parte del lavoro di riordino e catalogazione dell'archivio. Grazie ad un sistema chiamato SIUSA oggi è possibile avere un resoconto storico dell'archivio e sapere che cosa contiene semplicemente con un click. L'incontro è stato concluso dall'intervento di Roberto Vitale consigliere della comunità e da oltre un decennio appassionato studioso delle genealogie e delle famiglie ebraiche casalesi di cui dell'archivio della comunità custodisce preziosissime testimonianze.
Nel pomeriggio si è alzato il sipario sul nuovo sito web della comunità casalese, curato da Guido Viale Marchino che lo ha presentato insieme a Elio Carmi e a Luigi Mantovani. Il sito, oltre ai contenuti notevolmente ampliati (con la magnifica visita virtuale della Sinagoga e dei Musei) e la nuova grafica curata dalla Carmi e Ubertis, ha la particolarità di essere aggiornabile in tempo reale con news e immagini. Marchino lo ha dimostrato pubblicando “in diretta” la foto dell'incontro. E qui Carmi e Mantovani hanno stabilito un legame con il Talmud insolito quanto stimolante. Proprio come il web 2.0 ha la caratteristica di essere una stratificazioni di informazioni che si completano a vicenda così il Talmud è un libro (o più libri) che costituiscono un ipertesto, dove un racconto o una vicenda vengono commentati da migliaia di anni. Nel cortile allestito molti e rari libri sull'ebraismo e con la possibilità di fare bookcrossing si è potuta toccare con mano l'importanza di una cultura fondata sulla parola scritta che trova nel web un mezzo ideale per esprimersi.


A Moncalvo apre il cimitero restaurato

Il maltempo di domenica mattina non ha fermato la riapertura del cimitero ebraico a Moncalvo, pregevole testimonianza di un passato fecondo della comunità monferrina che merita di non perdersi nell’oblio. Alle 10 è partita regolarmente la visita guidata condotta dal Sindaco Aldo Fara. Si è trattato del primo evento pubblico dopo che Comunità Ebraica di Casale Monferrato ha deciso di attuare un programma di recupero complessivo sia dell'area cimiteriale parzialmente inaccessibile a causa della vegetazione e del pericolo di crolli, sia del fabbricato adiacente in parte già collassato, con l'obiettivo di inserirli in un percorso di visita che possa documentare il passato della comunità ebraica di Moncalvo e, più in generale, l'ebraismo nel Monferrato. Ora grazie al contributo della Regione Piemonte, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (per un totale complessivo di euro 295.000,00) l'area è tornata ad essere oltre che un luogo ricordo anche un angolo suggestivo e poetico del Monferrato.
  

Qui Modena - Una Giornata per Varsavia
Facing the future: la Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia ha interpretato il tema della Giornata della cultura ebraica in maniera diversa rispetto alle altre città italiane. Abbiamo deciso infatti di proporre al pubblico delle iniziative legate alla rinascita di un'importante Comunità ebraica europea: Varsavia.
Abbiamo confrontato i progetti rivolti al futuro delle nostre due comunità, Modena e Varsavia, così lontane geograficamente ma testimoni di un'inaspettata rinascita, ed entrambe decise a continuare le proprie gloriose tradizioni. Come far rinascere una comunità, come preservarne i valori di fronte alle sfide del presente? Un tema complesso ma che ha suscitato la curiosità se non l’interesse appassionato del pubblico di Modena e di Reggio, al quale è stata presentata una mostra su Varsavia ebraica realizzata da Laura e Olek Mincer, e proposti una serie di incontri o conferenze.
Di internet ebraico si è parlato anche a Modena. Guardare al futuro significa anche individuare il modo per conservare e condividere i documenti del passato. Raffaella Rodomontini del Ministero dei beni culturali ha illustrato aspetti del contributo ebraico alle risorse culturali nella rete: Judaica Europeana e il progetto di Culturaitalia Stella di Davide e Tricolore.

Qui Trani - Una Giornata per il Mediterraneo
Successo e partecipazione per la Comunità tranese (sezione della Comunità ebraica di Napoli) che ha celebrato alla Sinagoga Scolanova la Giornata Europea della Cultura Ebraica in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Trani. Gli ebrei di Trani si sono prodigati nel rendere partecipe l'intero territorio del patrimonio ebraico di una città come Trani, tanto cara al cuore degli ebrei di Israele e della Diaspora; sia il Comune di Trani che la comunità ebraica tranese hanno in programma una agenda di incontri in vista di una maggior sinergia nelle promozione dei valori sociali, storici e culturali dell'Ebraismo e si preparano entrambi a importanti eventi ebraici di caratura internazionale che la Città ospiterà nei prossimi mesi. La Giornata Europea della Cultura Ebraica è cominciata domenica 4 settembre a Trani con l'apertura al pubblico della Sinagoga Scolanova. In Sinagoga si sono tenute a cicli di mezz'ora lezioni tematiche sugli usi e costumi delle comunità ebraiche del Mediterraneo. Contemporaneamente, nel matroneo era possibile degustare vino kasher e dolci della cucina ebraica meridionale kasher, acquistare libri e dischi a tematica ebraica; in sottofondo veniva diffusa musica religiosa ebraica. L'emittente privata Telenorba ha dedicato un lungo servizio alla Giornata Europea a Trani. Nel pomeriggio la Sinagoga ha riaperto per le visite e  si è tenuta una interessante conferenza dal titolo "Trani, Palmi, Siracusa; il mistero del ritorno degli Ebrei nel Meridione" con la partecipazione dell'assessore alla Cultura professor Andrea Lovato, il responsabile culturale della comunità ebraica di Trani Francesco Lotoro e altri relatori; moderatore, il delegato di sezione Dov Holzer.
  

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pilpul
La sinistra, la destra e noi
Si fa un gran parlare di «sinistra». Gli ebrei di sinistra sarebbero salottieri, tendenzialmente opportunisti, assimilati, un po’ anti-israeliani. La loro icona sarebbe Moni Ovadia, che a Siena ha coinvolto i numerosissimi spettatori senza neanche nominare Israele.
Questa rappresentazione grottesca rischia di essere fuorviante: sul piano storico potremmo ipotizzare che questa idea coincide con lo spostamento della leadership ebraica dal Nord alla comunità di Roma, maggioritaria sul piano demografico. Mentre sul piano culturale potremmo sottolineare alcune analogie con stereotipi del discorso pubblico – chessò? - leghista (anche i romani sono salottieri, opportunisti, parassiti e contro il Nord).
Ma c’è di più. La parola «sinistra» rimanda a concetti nobili come libertà e uguaglianza. Ma il dibattito intra-ebraico non si interessa a queste categorie. Anzi, la capacità dell’ebraismo di esprimersi su questioni generali sembra diminuire. L’unico argomento di quest’antinomia destra-sinistra è Israele. Senza contare che nessuno si definisce di «destra» tra gli ebrei italiani, forse per un retaggio storico, ma solo «contro la sinistra».
Se gli ebrei della Diaspora concordano sul sostegno allo stato d’Israele, l’eterna questione riguarda il «come». Secondo i sinistri occorre supportare criticamente, provando anche a correggere la rotta; secondo i «senza se e senza ma» Israele va sostenuto, punto. Ma la mia domanda è: di fronte a centinaia di migliaia di israeliani che protestano per la casa, contro la povertà, per lo stato sociale, dov’è la sinistra? Non sono forse tematiche specificamente di «sinistra»? Non sarebbe auspicabile, per il nostro dibattito interno e persino per Israele, che la sinistra ebraica, se c’è, parlasse a voce più alta?
La verità è – io temo – che in tutta questa storia destra e sinistra c’entrano poco, e forse c’entra poco persino Israele. Non sarà che attaccare gli ebrei di sinistra serve a raccogliere consensi? Non sarà una bufala?

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas

Israele, società e giustizia 
Con questa richiesta, ripetuta nelle varie città e cittadine israeliane da centinaia di migliaia di israeliani, soprattutto giovani e appartenenti al ceto "medio" si è conclusa  la più vasta manifestazione di folla mai veduta in passato in Israele. Nonostante la tensione creatasi ultimamente lungo la striscia di Gaza, che aveva fatto prevedere e temere un parziale assenteismo, i "nuovi israeliani" (come si sono auto-definiti i promotori della manifestazione) hanno dimostrato che il governo di Netanyahu dovrà tener in conto il nuovo movimento, fin dai prossimi giorni. Totalmente assenti dall'imponente manifestazione di solidarietà nazionale : gli abitanti dei territori occupati ed i religiosi (compresi gli ortodossi, notoriamente sensibili alla richiesta di facilitazioni economiche per ottenere nuovi alloggi),

Sandro Natan Di Castro, Haifa

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notizie flash   rassegna stampa
Europei di Basket: Italia ko con Israele
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Sfida sul filo dei punti ieri sera tra Italia e Israele nell'ultimo turno della fase a gironi degli Europei di basket in corso di svolgimento in Lituania. Le due squadre, entrambe già eliminate, hanno dato vita a un incontro ricco di emozioni che si è concluso con l'affermazione di misura (96 a 95) del quintetto israeliano.
 

Le notizie odierne su Israele riguardano soprattutto la tensione crescente con la Turchia. Cittadini israeliani hanno denunciato i maltrattamenti subiti all'aeroporto di Istanbul e lo stesso hanno fatto i turchi per quello di Tel Aviv (Fabbri sul Giornale).

Ugo Volli













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Pagine Ebraiche 
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Dafdaf
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