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22 aprile 2013 - 12 Iyar
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Adolfo
Locci, rabbino capo
di Padova
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"In
questo (modo) Aharon potrà entrare nel luogo santo…" (Levitico 16:3) Il
Midrash interpreta che il "questo-bezot" non sia altro che il merito
legato all'osservanza dello Shabbat, perché la sua influenza, la sua
forma ideale non si concentra solo nel "settimo giorno" ma continua ad
operare durante gli altri giorni. Questa, secondo il Midrash, deve
essere la tendenza del lavoro del Kohen Gadol nel giorno di Kippur: la
Kedushà del suo servizio non deve rimanere all'interno dei confini
della parte più sacra del Santuario. Il servizio sarà completo, e
quindi gradito "in alto e in basso", quando il Kohen Gadol sarà in
grado di trasferire questa Kedushà dal suo contesto sacro in quello
profano, nella quotidianità propria e degli altri che a lui guardano
come guida...
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Anna
Foa,
storica
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"Attraversammo la Piazza
Statuto, entrammo in Via Garibaldi. Apriva il corteo un camion carico
di partigiani armati; venivano poi le nostre macchine; poi altri camion
armati. Dalle finestre, dagli angoli delle strade, sparavano ancora, ma
la gente, incurante del pericolo, si riversava sulla via al nostro
passaggio. - Viva l'Italia! Viva I partigiani! Viva il C.L.N.! -
gridavano; e gettavano fiori; e le madri alzavano I bimbi e li
tendevano verso di noi, perchè vedessero, perché
ricordassero. (...) Confusamente intuivo che
incominciava un'altra battaglia: più lunga, più difficile, più
estenuante, anche se meno cruenta. Si trattava di combattere
non più contro la prepotenza, la crudeltà e la violenza (...)
ma contro interessi che avrebbero cercato subdolamente di risorgere,
contro abitudini che si sarebbero presto riaffermate, contro pregiudizi
che non avrebbero voluto morire: tutte cose assai più vaghe,
ingannevoli, sfuggenti. E si trattava inoltre di combattere
tra di noi e dentro di noi stessi, non per distruggere soltanto, ma per
chiarire, affermare, creare; per non abbandonarci alla comoda
esaltazione d'ideali per tanto tempo vagheggiati, per non accontentarci
di parole e di frasi, ma rinnovarci tenendoci "vivi". Si trattava
insomma di non lasciare che si spegnesse nell'aria morta d'una
normalità solo apparentemente riconquistata, quella piccola fiamma
d'umanità solidale e fraterna che avevamo visto nascere il 10 settembre
e che per venti mesi ci aveva sostenuti e guidati". (Ada Gobetti, Diario partigiano, 25-27 aprile)
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In
cornice - Nei meravigliosi teatri di Chagall |
Tra le numerose esposizioni
europee che guardano con attenzione al tema dell'identità nell'opera
artistica, argomento cui è dedicato il grande dossier In cornice
pubblicato sull'ultimo numero di Pagine Ebraiche, la mostra che a
Parigi raccoglie oltre un centinaio di opere di Marc Chagall al Musée
du Luxembourg è senz'altro appuntamento da non perdere.
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Qui
Milano - In festa per Israele |
Anche la Comunità ebraica di
Milano ha celebrato i 65 anni di Israele, con una festa aperta a tutti
gli iscritti, organizzata in collaborazione con Keren Hayesod
Associazione Italia-Israele, Federazione sionistica, Keren Kayemet
LeIsrael, e Amici del Maghen David Adom Italia. Ospite d’onore è stato
l’ambasciatore dello Stato ebraico a Roma Naor Gilon.
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Qui Roma - Grazie Rita! |
Torna
il BrainForum, dedicato, nella sua terza edizione, a Rita Levi
Montalcini, il giorno dell’anniversario della sua nascita, oggi 22
aprile. Il premio Nobel Aaron Ciechanover, il Premio Lasker Napoleone
Ferrara e illustri ricercatori da tutto il mondo, ricorderanno la
nostra scienziata e illustreranno le straordinarie potenzialità della
sua scoperta, il NGF, nella cura di malattie come l’Alzheimer, le
maculopatie, le allergie, le malattie vascolari, le piaghe da decubito,
le neuropatie e, allargando il campo a altri fattori di crescita non
neuronali, anche i tumori. Segui la diretta in streaming.
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Qui
Firenze - Verso la Maccabiade
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Si avvicina l'appuntamento
con la 17esima edizione delle Maccabiadi (17-30 luglio). A Firenze, in
occasione della festività del primo maggio, un grande raduno nazionale
per facilitare il lavoro di allenatori e dirigenti in vista delle gare.
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Tea for Two - Voglia di buone notizie
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Questo
Tea è un po' più amaro del solito. Le brutture del mondo sono riuscite
a permeare nella nuvola rosa che vegliava bonaria sulle mie merende a
base di infusi e biscottini. Perché, ammettiamolo, la prospettiva è un
po' deprimente. Il dottor Babinski, se fosse ancora tra di noi, direbbe
che la malattia della nostra generazione è la Crisi. Crisi,
l'etimologia indicherebbe un momento di passaggio, il nostro modo di
viverla invece è forse una condanna più dura; bloccati per sempre in un
momento di passaggio. Essere condannati ad essere per sempre il giovane
Holden senza ritorni o maturazioni, in continua fuga da se stessi. Ci
ritroviamo moderni Prometeo e la nostra 'colpa' si rinnova ogni giorno.
Io che pensavo di essere immune a qualsiasi tipo di impegno
intellettuale, mi inquieto assai perché le frasi che mi vengono rivolte
sono quasi sempre ammonimenti funerei: "Complimenti per la laurea,
benvenuta nel mondo della disoccupazione...", "Cosa fai ancora qui? Vai
in Israele, all'estero". C'è una cupezza nei discorsi dei ventenni che
non si può descrivere, bisogna catturarla nei bar o nelle aule
universitarie. Addirittura il Corriere della Sera ha dovuto aprire un
blog di belle notizie per risollevare gli animi affranti. Non c'è più
il sogno e se c'è, oramai lo interpretiamo in maniera freudiana e ci
spaventiamo ancora di più. Ma, e permettetemi l'abbassamento di tono a
mò di Myricae, cavolo, la bellezza c'è ancora. Alla fine di Manhattan
Woody Allen indica le cose per cui vale la pena vivere ("Perché vale la
pena di vivere? È un'ottima domanda… Be', ci sono certe cose per cui
vale la pena di vivere… Per esempio, per me… Uff, io direi… Il vecchio
Groucho Marx, per dirne una… e Joe Di Maggio… Il secondo movimento
della Sinfonia Jupiter… Louis Armstrong, l'incisione di Potatohead
blues… Sì, i film svedesi, naturalmente… L'educazione sentimentale di
Flaubert… Marlon Brando, Frank Sinatra... Quelle incredibili mele e
pere dipinte da Cézanne... I granchi da Sam Wu... Il viso di Tracy..").
Allora ho deciso che in barba a tutto, zucchererò ancora il mio Tea for
Two.
Rachel
Silvera, studentessa – twitter@RachelSilvera2
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notizie flash |
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rassegna
stampa |
Sorgente
di vita - La Comunità incontra Laura Boldrini
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la rassegna |
Diritti civili, ruolo delle
minoranze, solidarietà sociale, pace e soprattutto lotta al razzismo e
all’intolleranza, i temi trattati durante l'incontro dei vertici della
Comunità ebraica di Roma con il presidente della Camera Laura Boldrini.
Se ne parla nell'ultima puntata di Sorgente di vita.
continua
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“Non degni di Memoria”. È
senza sconti l’approfondimento che Il Fatto quotidiano dedica alla
chiusura e all’attuale paralisi del Padiglione Italia ad
Auschwitz-Birkenau.
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