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Benedetto Carucci Viterbi, rabbino |
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"Magari tutto il popolo del
Signore fosse formato da profeti..." (Numeri 11,29). Moshè, lontano
dall'idea dell'esclusività del suo rapporto con Dio, dimostra con le
sue parole, ancora una volta, la sua grandezza.
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David
Bidussa, storico sociale delle idee |
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“Marlene e Leni”
(Feltrinelli) è un libro di Gian Enrico Rusconi su due figure
significative della cinematografia tedesca opposte, per passioni,
stili, identità politiche: Marlene Dietrich e Leni Riefenstahl. La
prima va via dalla Germania nel 1930 rinuncia alla cittadinanza
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Rassegna
stampa |
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Sull’inserto La Lettura del
Corriere della sera Daria Gorodisky traccia una panoramica sulla stampa
ebraica dalle origini ai giorni nostri. Pagine Ebraiche – scrive la
giornalista – ha realizzato il maggiore salto di qualità da stampa di
settore e per un pubblico interno a vera e propria testata generalista
in cui sono affrontati una vasta gamma di temi e con lettori
prevalentemente esterni al mondo ebraico. |
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Dossier |
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Si moltiplicano
gli interventi a proposito della decisione approvata dal Congresso
dell’Unione giovani ebrei d’Italia che con una mozione ha aperto le
proprie attività a giovani non iscritti a una Comunità ebraica e in
particolare ai figli di unioni interreligiose con un profondo
interessamento nei confronti dell’ebraismo e precedenti esperienze
nell’ambito di organizzazioni ebraiche e a coloro che si trovano in
percorso di conversione (con parere del rav di riferimento). |
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Qui
Tel Aviv - Il nuovo Auditorium |
Esprimi un desiderio in occasione del Concerto
inaugurale dell'Auditorium di Tel Aviv che riapre rinnovato, dopo più
di tre anni di lavori. Contiene 2400 posti, 300 in meno della
vecchia struttura, ma molto più comodi e con un'acustica
all'avanguardia. Sul podio dirige Zubin Mehta e suona Itzhak
Perlman. Mehta comunica subito pathos dirigendo l'Hatkvah rivolto
direttamente verso il pubblico. Si apre con il Festival
Prelude di Noam Sceriff, segue il concerto per violino ed orchestra di
Ludwig van Beethoven op. 61 con un'esecuzione magistrale e
virtuosistica di Itzhak Perlmann. Una standing ovation interminabile
accompagna Perlmann che lascia faticosamente il palco, ma è tale lo
scroscio di applausi che rientra in scena per gustarseli, questa volta
guidando velocemente una sedia a rotelle. Gli applausi si
rinnovano e Perlmann esce seguito da un saltellante Zubin Mehta,
visibilmente compiaciuto del successo dell'amico violinista.
La serata si conclude con la Quinta sinfonia di Gustav Mahler, che
lascia il pubblico pienamente appagato mentre il direttore e
l'orchestra sono visibilmente stremati.
All'uscita brilla la luna piena, di buon augurio per l'inaugurazione
della nuova sala e la ripresa della programmazione. È anche l'uscita
del sabato, 25 maggio 2013, e l'inizio di una settimana che nasce sotto
buoni auspici.
Joe
Shammah |
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Tra
democrazie affannate
e populismi aggressivi |
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Che cosa sta succedendo in Europa, ed in
particolare in alcuni paesi, quelli che di più e peggio subiscono gli
effetti della crisi economica? È lecito parlare di un ritorno
dell’antisemitismo e, in caso affermativo, in che cosa esso si
connoterebbe?
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Claudio Vercelli |
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Nugae
- Mosaici e colpi di fulmine |
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Qualcuno ci va solo per vedere la Gioconda,
qualcuno perché è appassionato di alcuni romanzi gialli, qualcuno
perché vuole perdersi in quei corridoi dorati, in ogni caso chiunque
visiti Parigi un giretto al Louvre non se lo lascia scappare.
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Francesca Matalon |
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