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Benedetto Carucci Viterbi, rabbino
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Anche
Mosè aveva sperato/immaginato per i suoi figli il ruolo di successori
nella guida del popolo. Ma questo non coincideva con il progetto di
Dio, che invece indicò in Giosuè l’uomo più adatto a portare a
compimento il percorso iniziato. Mai sapremo quali siano stati i
progetti divini per il rabbinato di Israele.
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David Bidussa, storico sociale delle idee
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Chi
ha letto “Scolpitelo nei cuori”, il libro dello storico inglese Robert
Gordon che Bollati Borighieri ha pubblicato in Italia alcuni mesi fa,
sa che il progetto di un museo di storia della Shoah in Italia non
trova una via perché in Italia noi riusciamo a raccontarci i Sommersi,
i Salvati e i Giusti, mentre evitiamo di affrontare sia i cattivi
italiani (per esempio i delatori, ma non solo loro), sia la continuità
nelle istituzioni dello Stato tra fascismo e Repubblica italiana. Leggi tutto... |
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Rassegna stampa
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“Al
cittadino Bernini, che tanto orgogliosamente si definisce antisionista,
non possiamo che consigliare un approfondimento della storia del popolo
ebraico e delle complesse vicende che hanno riguardato il Medio Oriente
negli ultimi 150 anni, con l’umiltà necessaria per vincere un
pregiudizio che sembra radicato e profondo”. Lo afferma il presidente
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in un
intervento apparso sul Corriere della Sera in risposta alle
considerazioni del parlamentare Cinquestelle Paolo Bernini che aveva
definito il sionismo “una
piaga”.
Sul Giornale una provocazione di Marcello Veneziani attorno al ‘caso
Priebke’.
Avvenire continua la sua campagna a difesa del Giusto tra le Nazioni
Giovanni Palatucci dopo la pubblicazione, da parte del Centro Primo
Levi di New York, di una ricerca storica che ne ridurrebbe
drasticamente i
meriti.
Leggi
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Dossier
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Sono
rav David Lau e rav Yitzhak Yosef i nuovi rabbini capo ashkenazita e
sefardita di Israele. Particolarmente intenso il dibattito sulle
elezioni per il rinnovo dell’incarico, ma anche sul ruolo
dell’istituzione nella politica e nella società israeliana.
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L'onorevole Bernini impari cos'è il Sionismo
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| “Io sono antisionista. Per me il sionismo è una piaga”. Lo ha
affermato, in una dichiarazione riportata dal Corriere della Sera, il
deputato del Movimento Cinquestelle Paolo Bernini.
Al cittadino Bernini, che tanto orgogliosamente si definisce
antisionista, non possiamo che consigliare un approfondimento della
storia del popolo ebraico e delle complesse vicende che hanno
riguardato il Medio Oriente negli ultimi 150 anni, con l'umiltà
necessaria per vincere un pregiudizio che sembra radicato e profondo.
Il Sionismo nacque sul finire del diciannovesimo secolo, in un'Europa a
lungo ostile agli ebrei. Ispirato dal giornalista viennese Theodor
Herzl, rappresentò per molte comunità ebraiche e per singoli individui
l'unico modo per arrivare a una condizione di vita libera e al tempo
stesso la concretizzazione dell'aspirazione plurimillenaria di tornare
a vivere nella terra dei loro padri.
Il Sionismo fu uno straordinario movimento di liberazione, paragonabile
al Risorgimento italiano, che raccolse attorno a sé le migliori energie
intellettuali dell'epoca e che andò a saldarsi con la componente
ebraica che aveva continuato a vivere nella regione mediorientale
contribuendo alla nascita del moderno Stato di Israele, unica nazione
nella quale hanno sempre convissuto e continuano a convivere
pacificamente e democraticamente ebrei, cristiani e musulmani.
Esprimiamo l'auspicio che il deputato Bernini riveda le proprie
posizioni storiche e ideologiche e che i vertici del movimento al quale
egli appartiene, a partire dal suo fondatore, assumano una posizione
chiara, netta ed equilibrata.
Renzo Gattegna,
presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
(Corriere della sera - 28 luglio 2013)
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Anna Ascarelli Blayer Corcos (1934-2013)
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È scomparsa a Roma Anna Ascarelli Blayer Corcos, 79 anni, protagonista
della vita culturale capitolina e a lungo direttrice del Museo ebraico
prima dell'assunzione dell'incarico da parte di Daniela Di Castro.
Suo suocero, in primo matrimonio, l'ex presidente dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Pietro Blayer, di origine fiumana.
Nell'intervista
rilasciata a Miriam Haiun per la Banca della Memoria il racconto di una
vita intensa fatta di grandi momenti e incontri ma anche la difficoltà
di reinserirsi negli ingranaggi della 'normalità' dopo i mesi nascosta
in un convento durante le persecuzioni del nazifascismo.
Da tempo malata, lascia tre figli: Luca, Paolo e Simone.
Cordoglio per la sua scomparsa è espresso, tra gli altri, dal presidente UCEI Renzo Gattegna.
Nel sito comunitario romano gli interventi dell'assessore alla cultura
Gianni Ascarelli ("Era una donna di grande spessore culturale,
sensibilità aperta e fu la prima a portare il Museo al livello di una
istituzione degna della Comunità ebraica") e dell'attuale direttrice
del Museo Alessandra Di Castro ("Se oggi il Museo è una tappa
fondamentale nei percorsi culturali della Capitale è anche grazie a
lei”).
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio nella sezione ebraica del cimitero del Verano.
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Cercare di capire, evitare di pregiudicare
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Le recenti vicende legate al caso di Giovanni Palatucci, al di là dello
specifico suo proprio, rinviano ad una più generale questione, quella
del modo in cui un passato così pesante, ossia la dittatura fascista,
le persecuzioni razziali, l’ingresso in una guerra di deliberata
aggressione, le condotte durante il conflitto medesimo, prima come
potenza offensiva poi come passivo teatro di combattimenti, debba
essere giudicato a distanza oramai di molti anni dai fatti di allora. Leggi tutto... |
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Claudio Vercelli
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Nugae - Harry ti presento Sally
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I lunghi pomeriggi estivi nella città deserta, senza macigni
universitari e sociali, sono il momento perfetto per recuperare il
mitico temps perdu e colmare le lacune di una vita. Così, cosa che
giustamente non si può ammettere senza sentirsi un alieno, è giunta
l’ora di guardare Harry ti presento Sally. E, con un paio di decenni di
ritardo, esaltarsi. In effetti qualunque cosa si possa dire adesso
risulterà un’ovvietà, ma l’entusiasmo non serve a niente se non lo si
può riversare sul resto del mondo. Leggi tutto... |
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Francesca Matalon
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