Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

14 maggio 2014 - 14 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav

David
Sciunnach,
rabbino
““...non  lo scambierà, né lo sostituirà con un altro...”. (Vaikrà 27, 33). I Maestri ci insegnano che ogni persona nasce con una missione da compiere in questo mondo ed è sua, unicamente ed esclusivamente sua. Nessuno, neanche l’anima più elevata, può prenderne il posto. Nessuno, che abbia già vissuto, o che debba ancora nascere, può raggiungere, in sua vece, lo scopo specifico per il quale quest’anima è stata creata.
 

David
Assael,
ricercatore
Fa molto pensare il confronto fra Italia e Israele su vicende che riguardano il rapporto fra potere e giustizia. Ehud Olmert è stato condannato a 6 anni di carcere (da scontare a partire dal primo settembre) + 6 di interdizione dai pubblici uffici, Silvio Berlusconi condannato a 10 mesi di servizi sociali, interdetto per 2 anni solo in virtù di una legge da lui prima votata poi contestata.
 
Leggi


 
"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
Leggi

Il pregiudizio antisemita
è una questione globale
Nel mondo una persona su quattro ha pregiudizi antisemiti. Sintetizzando, questo è quanto emerge dall’inquietante sondaggio promosso dall’Anti Defamation League, ente americano di monitoraggio e contrasto all’antisemitismo e alle discriminazioni. Su 53.100 intervistati, provenienti da centouno paesi, il 26% ha espresso pregiudizi contro gli ebrei. “Non si aggira solo per l’Europa ma per il mondo intero – sottolinea sul Corriere della Sera il giornalista Paolo Salom – Lo spettro dell’antisemitismo, a 70 anni dall’Olocausto, è un problema che, per dirla con le parole di Abraham Foxman, direttore dell’Anti Defamation League, ‘non sorprende ma certo fa riflettere’”. Salom poi riporta i dati della ricerca realizzata dalla First International Resources sull’Italia: “secondo le stime dell’Adl, sarebbero dieci milioni, un cittadino su sei, coloro che nutrono una qualche forma di pregiudizio antiebraico”. Statistiche inquietanti su cui si sofferma anche il Foglio di oggi. “L’antisemitismo è una fobia, una malattia – spiega l’ambasciatore di Israele in Italia Naor Gilon sulle pagine del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara – Non puoi decifrarlo razionalmente. Sicuramente pesa la crisi economica o la presenza islamica in Europa. Ma come spiegare che in Italia estrema destra ed estrema sinistra siano unite da quest’odio per Israele? Oggi in Europa non è politicamente corretto dire io odio gli ebrei’. Ma lo è dire io odio Israele”.  Sempre sul Foglio, spazio in prima pagina alle opinioni della storica Anna Foa – riprendendo il testo apparso sul Portale dell’ebraismo italiano moked.it – e del semiologo Ugo Volli in merito all’ultimo libro del giornalista Giulio Meotti “Ebrei contro Israele”. Molto critica la posizione di Foa che, facendo riferimento a un anticipazione del libro apparsa sul Foglio, afferma “sembra proprio che a essere considerata “in guerra con Israele” sia l’intera intellighenzia ebraica del mondo, a partire dalla fondazione dello stato d’Israele in poi, quelli che il titolo del giornale chiama sprezzantemente gli intellò”. “Sembra – aggiunge Foa – che qualunque ebreo scriva o insegni in un’università in qualunque parte del mondo appartenga alla categoria degli antisionisti, e quindi, nell’ottica del signor Meotti, degli antisemiti o almeno dei potenziali antisemiti.  Se Meotti è un buon esempio dei nostri amici, viene proprio da chiedersi, chi ha bisogno di nemici?”. Diametralmente opposta la posizione di Volli, che sposa la tesi di Meotti e sugli “Ebrei contro Israele” afferma che “vorrebbero rieducare i reprobi, ma non ci riescono per l’ostinatezza e la cecità di costoro, dunque loro malgrado si trovano a richiedere per questi criminali una giusta punizione, a dover appoggiare i loro nemici, di cui solo la loro crudeltà non vede le ragioni, ad approvare il boicottaggio, lo stesso che il nazifascismo aveva imposto ai loro parenti”. “Tanto più il coccodrillo si agita e spalanca la bocca – aggiunge Volli – quanto più gli ebrei antisemiti si danno da fare per distinguersi e condannare chi si trova sulla stessa zattera, cercando di spingerlo giù, dando ragione agli attacchi del rettile”.  Sei anni di carcere all’ex primo ministro di Israele Ehud Olmert. Di ieri infatti la notizia della condanna per corruzione di Olmert da parte del Tribunale di Tel Aviv per il famoso caso Holyland. “La corruzione è un reato disgustoso che mina le fondamenta di uno Stto”, hanno affermato i giudici nella motivazione della sentenza. Gli avvocati dell’ex premier hanno dichiarato che faranno ricorso alla Corte Suprema israeliana contro la condanna (Avvenire). 
“Ho saputo che il prossimo 31 maggio il Comune di Trieste ha autorizzato il neofascista “Gruppo Unione e Difesa” a organizzare in Piazza Garibaldi un concerto, nel quale si esibiranno gruppi musicali con nomi quali “Rock Ariano” e simili”. Sul Fatto Quotidiano la lettera di protesta di un lettore contro la possibile esibizione pubblica di gruppi neofascisti a Trieste. “Trovo indegno – scrive Andrea Castelletto, firmatario della lettera – che in una città come Trieste, che in un passato non troppo remoto ha subito prima gli orrori fascisti e nazisti con le duemila persone trucidate nella Risiera di San Sabba e poi quelli comunisti con i morti della Foiba di Basovizza, ancora si inneggi all’odio razziale, ancora non si dica basta agli inutili conflitti nati in quella disgraziata e bellissima terra di confine”. 
 
Leggi

 
  davar
il consiglio dell'ari
Rabbini, Giuseppe Momigliano alla presidenza dell'Assemblea
Un nuovo presidente per l'Assemblea rabbinica italiana. Al vertice arriva infatti il rabbino capo di Genova Giuseppe Momigliano, la cui nomina è stata decretata dal Consiglio Ari riunitosi nelle scorse ore a Milano. Al suo fianco, nominato alla vicepresidenza, il rabbino Alberto Funaro (Roma). Completano il direttivo il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib e il rabbino capo di Padova Adolfo Locci.
“Ci accingiamo a impostare un lavoro che dovrà essere svolto in modo collegiale ben consapevoli della complessità e della delicatezza del momento. Sono numerosi infatti – afferma rav Momigliano – gli ambiti in cui dovremo agire sia in ambito comunitario che nel rapporto con le diverse istituzioni. Ne abbiamo discusso intensamente anche in questa prima riunione”.
Rabbino capo di Genova dal 1986, due mandati da segretario Ari alle spalle, rav Momigliano vede nella sua nomina “un importante segno di attenzione verso le piccole Comunità”.
Tra i primi appuntamenti organizzati dal nuovo direttivo un convegno in due giornate in onore del rav Vittorio Della Rocca. L'evento, organizzato in collaborazione con il Collegio Rabbinico, avrà come tema le tefilloth e si svolgerà nella Capitale il 23 e il 24 giugno prossimi.
Eletto in gennaio a Firenze, l'attuale Consiglio entra in carica con alcuni mesi di ritardo rispetto al previsto a seguito di contestazioni e approfondimenti sulla regolarità del voto richiesti da alcuni esponenti del rabbinato italiano. “La questione è stata chiarita permettendoci finalmente di iniziare a lavorare. Al momento – sottolinea rav Momigliano – non si è stata ancora presa in considerazione un'ipotesi di conclusione anticipata del mandato come era circolato in alcune ipotesi degli scorsi mesi. È un tema che verrà affrontato prossimamente”.

Adam Smulevich
 

qui firenze
Identità ebraica e architettura
Un percorso tra architettura, identità e ebraismo. Se si dovesse scegliere un tema per gli appuntamenti previsti domani a Firenze, organizzati dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, potrebbe essere proprio questa triplice articolazione a fare da Leitmotiv della giornata. Tre gli incontri in agenda, tutti legati alla centralità del patrimonio culturale ebraico in Italia e al contributo dell'ebraismo alla società italiana. In questa chiave, giocò ad esempio un ruolo di primo piano Enrico Lattes, progettista di fama internazionale a cui lo storico e architetto Danilo Sergio Pirro ha dedicato le pagine del suo “Enrico Lattes – L'architetto ritrovato” (Gangemi Editore). Pirro ricostruisce nel suo libro la figura di uno degli esponenti più progressisti dell'architettura italiana, allievo di personaggi come Carlo Enrico Rava, Luigi Piccinato e Giuseppe Pagano. Attenzione invece ai luoghi di memoria negli altri due appuntamenti, con la previsione di una visita guidata ai restauri del cimitero monumentale ebraico di via Ariosto e la presentazione del libro Il Cimitero Ebraico in Italia - storia e architettura di uno spazio identitario di Andrea Morpurgo (Edizioni Quodlibet Studio). Attraverso la storia dei cimiteri ebraici, sparsi per la penisola italiana, Morpurgo ripercorre il ruolo architettonico così come simbolico di questi luoghi.
Leggi
 
qui roma - L'intervento del rav di segni 
Fede, cultura, sviluppo
Fede, cultura, sviluppo. Un triplice processo di “rinascita europea” che è al centro dell'annuale conferenza dell'Accademia internazionale per lo sviluppo economico e sociale in programma domani alle 15.30 a Palazzo Montecitorio (Sala della Regina). Numerosi gli interventi in agenda con moderazione del presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli. Un contributo al dibattito arriverà infatti da Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma; Hassan Abouyoub, ambasciatore del Marocco; Mario Alì, direttore generale per l’internazionalizzazione della ricerca del MIUR; Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Snam spa; Giuseppe De Rita, presidente del CENSIS; Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma. Apriranno l'incontro gli interventi del presidente di Aises Valerio De Luca e della responsabile per il dialogo interreligioso Edith Arbib Anav.
Leggi

israele
Dibattito, ruoli chiave e identità
Knesset, al via la sessione estiva

La corsa alle elezioni presidenziali per designare il successore di Shimon Peres. La discussione del progetto per una Legge fondamentale che definisca l’identità ebraica di Israele. Le questioni inerenti al rapporto tra Stato e religione, dalle unioni civili alle conversioni. Lasessione di lavoro estivo della Knesset, il Parlamento israeliano, si è aperta negli scorsi giorni e l’agenda si prospetta decisamente densa, anche in considerazione dei complessi equilibri all’interno della coalizione che sostiene il governo di Benjamin Netanyahu.
Leggi
qui torino - una giornata con clive lawton
"Riscopriamo la nostra fortuna"
La capacità di meravigliarsi e di vedere il bello e il buono delle cose, e soprattutto delle persone. Lo sguardo limpido, e la capacità di ascoltare. Ma anche la franchezza e un rigore che spiazza. Nelle ore passate a Torino, Clive Lawton - educatore, fondatore del Limmud e tra le personalità più influenti dell’ebraismo mondiale - ha avuto modo di conoscere la comunità sotto vari aspetti. Dal dialogo con la direttrice scolastica Sonia Brunetti, con cui ha ragionato su potenzialità e complessità del mestiere di educatori all’incontro con la comunità, la sera, dove insieme a rav Roberto Della Rocca ha offerto la sua interpretazione di un tema complesso e attuale, alla visita alla scuola, dove ha saputo parlare a tutti gli allievi, dai piccoli della materna ai più grandi dell’ultima classe delle medie. Senza smettere mai di ripetere quanto siano fortunati gli appartenenti alla comunità. Fortunati ad avere una sinagoga così bella, fortunati a vivere in una città sorprendente, fortunati a essere così intensamente coinvolti nella vita comunitaria, anche se in maniera conflittuale. E fortunati a poter mandare i propri figli in una scuola così intensamente e appassionatamente viva, in cui “i bambini hanno lo sguardo luminoso, e attento, e sono curiosi del mondo. E questo è bellissimo”.
Leggi


qui torino - una giornata con clive lawton
A scuola c'è aria di Limmud
La mattinata è stata speciale per gli allievi della scuola ebraica di Torino: Clive Lawton, educatore, fondatore del Limmud e tra le personalità più influenti dell’ebraismo mondiale, ha saputo trovare le parole giuste per tutti i bambini che ha incontrato. Una storia adatta a ciascuno, un messaggio per ogni classe, e le ore che ha trascorso girando fra le aule, accompagnato dalla direttrice Sonia Brunetti e dagli insegnanti della scuola, si sono trasformate in una scoperta continua.
Leggi


ANTISEMITISMO
Contro l'odio nel nome di Wiesel

Memoria della Shoah, difesa dei valori fondamentali, lotta all'antisemitismo. Sono alcune delle sfide che si propone un centro educativo che aprirà nei prossimi giorni a Sighet, paese natio del grande intellettuale e testimone della Shoah Elie Wiesel. Un impegno che nasce proprio nel suo nome e che verrà dedicato alle oltre 13mila vittime locali della persecuzione nazista.
Sponsorizzato dal governo di Bucarest, dalla municipalità di Sighet, dalla Claims Conference, dalla comunità ebraica romena e da Limmud Fsu, il centro aprirà domenica prossima – nell'area del vecchio ghetto cittadino – con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento per diverse categorie professionali, in primis educatori e storici.
 
pilpul
Ticketless - Vincere facile
A margine del seminario sui social network, l'informazione elettronica e la demenza digitale organizzato dalla redazione di pagine Ebraiche vorrei soffermare l’attenzione su una forma specifica di “demenza digitale”. Quella delle “false voci”. Un negazionismo in scala minore, non meno inquietante. Fra le false voci che ho rintracciato  vi è la descrizione dei funerali dello storico Renzo De Felice, voluti in forma privata dalla famiglia (26 maggio 1996).

Alberto Cavaglion
Leggi
Periscopio - La Legione ebraica
Di grande interesse è stato l’incontro, svoltosi lo scorso giovedì 8 maggio, al Palazzo Serra di Cassano di Napoli, in occasione del 100° anniversario della Prima Guerra Mondiale e del 66° anniversario dell'Indipendenza di Israele, dedicato al tema “La Legione Ebraica nella Prima Guerra Mondiale. Alle origini dello Stato di Israele” (promosso dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dall’Associazione Italia-Israele di Napoli e dal Lions club “Napoli 1799”, con la partecipazione, oltre al conferenziere Stefano Magni, di Rav Scialom Bahbout, Ugo Maria Chirico, Daniele Coppin, Giuseppe Crimaldi, Luciano Minieri.

Francesco Lucrezi, storico
Leggi

Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.