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2 maggio 2018 - 17 Iyar 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Ben Zomà diceva “Chi è veramente sapiente? Chi impara da ogni persona, come è detto – “Ho imparato qualcosa da tutti i miei insegnanti, poiché i Tuoi Statuti sono per me oggetto di conversazione” (Salmi 118,99)”. – (Mishnà Avot 4,1)
La sapienza non è data solo dall’umiltà che si esprime nell’essere pronti ad imparare qualcosa anche da chi può apparire inferiore quanto a livello generale di conoscenze; la sapienza è data altresì dalla capacità di rendere ogni incontro della nostra vita , con le persone e con il mondo che ci circonda, fonte di conoscenza, imparando qualcosa dal bene e dal male, da ciò che ci sorprende e ci emoziona, da ciò che inquieta e ci sconvolge.
 
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Davide
Assael,
ricercatore
Il vergognoso discorso pronunciato ieri in televisione dal presidente Abu Mazen fa ben capire lo stato in cui si trovano le possibilità di pace fra Israele e mondo palestinese. Parole che ricalcano i peggiori stereotipi antisemiti e che si spingono fino ad imputare agli ebrei europei e ai loro comportamenti sociali (!) la causa della Shoah e delle altre persecuzioni subite nel corso dei secoli.
 
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  davar
pagine ebraiche - bartali cittadino d'israele 
"Gino, il mio nonno speciale"
“Oggi non sono sola. Sono con me anche papà Andrea e nonno Gino. Li sento vicini”. Non trattiene l’emozione Gioia Bartali, nipote del campione Giusto, oggi chiamata a rappresentare la famiglia nel corso dell’emozionante cerimonia con cui ha ottenuto la cittadinanza onoraria di Israele. La voce si spezza, qualche lacrima scende sul suo volto. “È una emozione fortissima essere qua, nel ricordo di una persona che per me ha significato così tanto. Un nonno speciale, buono e generoso. La vostra gratitudine mi commuove” dice, in un Giardino dei Giusti dello Yad Vashem gremito di rappresentanti del Memoriale, del Giro d’Italia e di giornalisti. E l'immagine della nipote di Bartali durante questa storica cerimonia, assieme al presidente dello Yad Vashem, Avner Shalev, apre il nuovo numero di Pagine Ebraiche, dalle prossime ore in distribuzione, che esce con uno speciale dedicato al Giro d'Italia e al fascino della Grande Partenza da Gerusalemme.
Tornando alla cerimonia allo Yad Vashem, era presente anche una significativa delegazione della Israel Cycling Academy, al via della corsa rosa questo venerdì e co-organizzatrice dell’evento odierno. “Gino è stato un vero e proprio eroe del nostro tempo” sottolinea Sylvan Adams, co-proprietario del team e presidente del comitato onorario della Grande Partenza. “Le sue scelte hanno avuto un peso, in un momento in cui bisognava decidere tra il bene e il male” conferma Mauro Vegni, il direttore del Giro. E sulla stessa lunghezza d’onda è Gianluigi Benedetti, l’ambasciatore italiano in Israele, che dice: “La sua più grande vittoria è stata contro l’indifferenza”. Annuisce in prima fila Sergio Della Pergola, l’illustre demografo che è anche membro della Commissione dei Giusti del Memoriale.

Adam Smulevich
 
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pagine ebraiche - dossier ruote e pedali
Ginetaccio, l'eroe va in scena
Gino Bartali ha letteralmente sedotto un Paese e non solo il grande popolo del ciclismo. E lo ha fatto con la forza e il carisma della genuinità. Così non sorprende che tra i suoi tifosi, oltre alla gente della strada, potesse contare anche sull’ammirazione sincera e incondizionata di star come Rita Hayworth e Maria Callas. Nemici di corsa ma amici nella vita, come il suo gregario: l’eterno rivale Fausto Coppi, il Campionissimo del quale pianse la morte precoce e assolutamente inattesa. Bartali grande amico degli italiani e quindi "storia di un italiano" vero che poteva permettersi di dare del "tu" un po' a tutti, da De Gasperi a Totò.
Gino Bartali ha segnato indelebilmente la sua epoca, fino all’ultimo istante in cui è rimasto su questa terra. Nel ciclismo, il suo nome è ancora Leggenda. Un uomo dalle molteplici qualità ma con una sola faccia, buona per tutte le stagioni. Una riservatezza proverbiale che più volte ha usato come corazza per difendersi dagli inutili rumori di fondo della società.
Per gli ebrei perseguitati ha corso la tappa più emozionante e pericolosa della sua carriera: la Firenze-Assisi-Firenze. Generosità dell’uomo verticale che ha salvato altre vite umane dallo sterminio nazifascista, chiedendo in cambio un sorriso e il silenzio dovuto a chi era convinto che il “bene va fatto, ma non si dice”. Un’esistenza straordinaria nella sua umiltà, che merita di essere conosciuta.
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netanyahu sui veleni del leader palestinese
'Abbas? Negazionista antisemita'
Condanna unanime, e non poteva essere altrimenti, per i nuovi veleni antisemiti pronunciati dal leader palestinese Mahmoud Abbas. “Era un negazionista della Shoah ed è rimasto tale”, il commento del Primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu rispetto alle affermazioni del leader dell’Anp in un discorso al Consiglio nazionale palestinese, in cui ha sostenuto che la Shoah sarebbe stata causata dai “comportamenti sociali" tenuti dagli ebrei, come “l'usura, le banche e cose del genere”. “Abbas ha pronunciato un altro discorso antisemita”, ha affermato Netanyahu, aggiungendo che “con estrema ignoranza e sfacciataggine, ha detto che gli ebrei europei sono stati perseguitati e assassinati non per essere ebrei ma perché davano prestiti con un tasso di interesse”.
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qui firenze - il convegno il 6 maggio
Israele, 70 anni di democrazia
L’Associazione Italia-Israele di Firenze si è impegnata a fondo nella celebrazione del 70° anniversario della nascita dello Stato d’Israele, mettendo al centro delle proprie iniziative il tema della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, seguendo lo slogan lanciato dal governo israeliano: “Celebrating innovation”.
La prima iniziativa, del 12 aprile, è stata una conferenza del Consigliere d’Ambasciata Rafael Erdreich (“Israele oggi: le componenti dell’innovazione israeliana”), ed ha costituito una sorta di introduzione al viaggio in Israele che si è svolto dal 18 al 25 aprile. Il ciclo delle iniziative dell’Associazione fiorentina si conclude domenica 6 maggio con un importante convegno: “A 70 anni dalla nascita dello Stato d’Israele”.

Valentino Baldacci,
presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze
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pilpul
Ticketless - Il '68 sequestrato