Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui       17 marzo 2019 - 10 Adar II 5779
ACCADE DOMANI

Il banco di prova

Il lettore troverà, a partire dalle edizioni di questa domenica 17 marzo e di questa settimana, alcuni cambiamenti nelle pubblicazioni curate dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
In particolare fra la direzione giornalistica e la rappresentanza dell’Ente editore si è fra l’altro concordato di incrementare il segno di distinzione fra le libere opinioni che pubblichiamo e le cronache, le inchieste e le interviste prodotte della redazione; di evidenziare quotidianamente un’area dedicata alla realtà sociale, economica e politica di Israele; di riservare un’edizione con cadenza settimanale a un’inchiesta dedicata a un grande tema d’attualità; di sospendere le pubblicazioni settimanali tematiche Sheva Segnalibro, Sheva Idee, Sheva Melamed e Sheva Eretz; di rivedere e rafforzare sia i contenuti che l’organizzazione grafica dei notiziari quotidiani online.
Come sempre avviene quando si cerca una soluzione condivisa fra diversi interlocutori, le soluzioni adottate non possono essere attribuite a una sola delle componenti, ma rappresentano piuttosto il migliore risultato possibile nella ricerca di un equilibrio.
Molte modifiche, quindi, sono state spinte dalle complesse dinamiche interne e dal vivace dibattito che contrassegna e rende vive le istituzioni dell’ebraismo italiano. Altre rappresentano esigenze poste dalla componente giornalistica.
Tutte sono state ragionate per valorizzare le testate giornalistiche coinvolte, il prezioso contributo dei tanti collaboratori che volontariamente donano qualcosa, il lavoro dei giornalisti. Ma soprattutto per rispondere coerentemente al patrimonio di valori che gli ebrei italiani si tramandano di generazione in generazione, primi fra tutti l’amore per la libertà di espressione e di critica e la tutela della dignità di ogni singola persona.
Dirigere la redazione di un giornale è uno straordinario banco di prova, perché il rapporto fiduciario fra un editore e un direttore si regge sull’equilibrio di un incarico di responsabilità. Un incarico sottoposto a una incessante verifica e al rischio di una possibile revoca istantanea, da una parte o dall’altra.
Ai lettori che dovessero preoccuparsi dei cambiamenti in vista, consiglierei quindi di guardare al futuro con l’ottimismo della volontà.
Saranno i fatti, invece, a deludere coloro che potrebbero confondere queste riforme con un passo verso il modello, più consono al loro animo, di pubblicazioni ebraiche con la museruola. I giornali e i giornalisti non possono nascondersi dietro alle chiacchiere. Devono rispondere di quello che pubblicano. Hanno il privilegio di misurare e confermare la propria identità giorno dopo giorno.
La più chiara delle risposte verrà dall’appuntamento quotidiano con i lettori, dall’impegno professionale di cui i giornalisti saranno capaci, dalla tutela della loro dignità professionale che tutta la collettività si sentirà di garantire. Da valori che anche quando saldamente conquistati non possono mai essere dati per scontati, ma devono essere confermati nell’impegno quotidiano.

gv

L'ATTENTATO TERRORISTICO IN CISGIORDANIA

Una vittima e due feriti gravi,
è caccia al terrorista palestinese

È di una vittima e di due feriti gravi il bilancio di una nuova azione terroristica compiuta nelle scorse ore da un cittadino palestinese in Cisgiordania.
Il terrorista, che non è stato ancora catturato, ha prima accoltellato un soldato israeliano, poi gli ha rubato l’arma e con questa ha sparato contro alcuni civili. A bordo di un veicolo, ha poi proseguito verso l’incrocio di Gitai Avishar dove il suo obiettivo sono stati altri civili fermi a una stazione degli autobus.
La vittima israeliana non è stata ancora identificata, mentre uno dei due feriti è il rabbino Achiad Ettinger, 47 anni, padre di 12 bambini e residente nell’insediamento di Eli.
In una dichiarazione che ha preceduto la riunione settimanale dell’esecutivo, il Premier Benjamin Netanyahu ha affermato: “Siamo ancora alla ricerca dei terroristi. Da parte del governo c’è il massimo supporto alle forze di sicurezza e dell’esercito che stanno dando loro la caccia. Sono sicuro che li prenderemo, assicurandoli alla giustizia come in tutti i precedenti casi analoghi”.
ERETZ 
Eilat, la magia dei coralli nascosti


Rassegna stampa

La minaccia del suprematismo
“II fatto di sangue delle ultime ore non è riconducibile a una rete, a una strategia, ma a degli infami delinquenti. Gli elementi che abbiamo non ci danno allarmi di estremismi, che sono fenomeni marginali, residuali e controllati”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini in una nuova dichiarazione sull’attentato suprematista alla moschea di Christchurch in Nuova Zelanda. Ha poi aggiunto il vicepremier e leader leghista: “Il maggior numero di controlli nelle carceri, nei luoghi di aggregazione e le intercettazioni che firmo io, nonché le risultanze dei servizi di prevenzione, sicurezza e intelligence, mi dicono che, senza alcun tipo di allarmismo, il fenomeno più attenzionato è quello dell’integralismo islamico”.
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PARTIGIANO E VOCE PER LA MEMORIA

Ugo Sergio Jona (1912-2019)

Nell’ambito del sesto Progetto Memoria Storica, nato dalla collaborazione fra And e Comune di Fiumicino, si è tenuto ieri un incontro tra 700 studenti con le Testimoni della Shoah Andra e Tatiana Bucci. Le emozioni sono state le protagoniste di questa mattinata. Un incontro esemplificativo della lunga collaborazione fra i due enti. Le scuole che hanno aderito al progetto hanno seguito un corso di formazione ad hoc, per poi proseguire con un programma a 360 gradi dedicato alle classi di terza media e primo e secondo liceo. I vincitori parteciperanno quest anno al “Viaggio della Memoria” che vede come metà Berlino e la visita dei campi di Ravensbrück e Sachsenhausen
Prima di parlare
Otto milioni di ettari di nuova terra da recuperare alla civiltà (Legge 28 dicembre 1928). Dopo dieci anni di lavori, dichiarati recuperati quattro milioni di ettari, ma i dati indicano che in realtà sono recuperati solo 2 milioni. Di questi 2 milioni, un milione e mezzo erano bonifiche effettuate prima del 1922.
Obiettivo mancato per circa il 94%, oppure realizzato per il 6%.
Prima di parlare, conviene leggere. Per esempio questo libro: Francesco Filippi, “Mussolini ha fatto anche cose buone” (Bollati Boringhieri). In libreria dal 21 marzo, giovedì prossimo. 
David Bidussa, storico sociale delle idee
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A somma zero
Che il “pensiero” suprematista (essenzialmente un confuso apparato pseudoideologico, che funge unicamente a motivare e a tentare di giustificare l’altrimenti ingiustificabile), sia divenuto uno degli spettri che si accompagnano al ritorno dei più efferati fantasmi dell’intolleranza, non è evidenza che dovesse attendere la tragedia di Christchurch per essere convalidata. Si avrà quindi tempo per ragionare sia sul network crescente di apostoli del massacro, nel nome di una falsa identità “bianca, cristiana e occidentale” intesa come un tutt’uno, sia sul substrato di deliranti convincimenti (in molti aspetti per nulla inediti) che lo alimentano. Sinteticamente, vale invece la pena di soffermarsi da subito su alcune connessioni, quanto meno indirette, che tuttavia interagiscono nel motivare l’azione di personaggi alla ricerca di un copione tanto drastico e tranciante quanto efferato.
Claudio Vercelli
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