PAGINE EBRAICHE - LA SENATRICE A VITA
"L'Europa che voglio si passa la borraccia"

L’avanzata delle estreme destre preoccupa il mondo ebraico, al lavoro in tutta Europa per tutelare i presidi esistenti, come raccontiamo con diversi servizi sul numero di giugno del giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche.
Ad analizzare gli effetti del voto sono tra gli altri la senatrice a vita e Testimone della Shoah Liliana Segre e il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania Josef Schuster.
"Tra i contributi più interessanti che ho letto del post-elezioni c'è stata sicuramente l'intervista di Angela Merkel alla CNN, con le sue preoccupazioni per l'odio e l'antisemitismo crescente e per questa deriva di estrema destra. Devo ammettere, purtroppo, che sono ancora un po' malata di Germania: è una malattia da cui non si guarisce mai. L'azione politica della cancelliera tedesca però, in questi anni, l'ho decisamente ammirata. E in quella intervista, negli argomenti sollevati e nel modo in cui essi sono trattati, ho trovato più di una conferma". A parlare è Liliana Segre, Testimone della Shoah e senatrice a vita, che raggiungiamo tra molti impegni.
"Sono un po' stanca, ma per voi ci sono sempre" afferma la senatrice, che oltre a ripercorrere con estrema lucidità il suo passato è anche un'attenta osservatrice del presente e una costruttrice di pilastri educativi rivolti al futuro. Un tutt'uno inscindibile e strettamente legato anche alla posta in gioco dell'unità europea.
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PAGINE EBRAICHE - IL PRESIDENTE DEGLI EBREI TEDESCHI
"Monito sulla Kippah coerente con il clima"

Nei giorni delle elezioni europee in Germania il tema dell’antisemitismo è tornato in maniera dirompente. A lanciare l’allarme, il commissario governativo Felix Klein, che in un’intervista alla Bild, popolare quotidiano tedesco, aveva dichiarato di non poter raccomandare “agli ebrei di indossare la kippah in qualsiasi punto della Germania e in qualsiasi momento”. Parole che hanno aperto una forte discussione, con l’intervento da Israele del presidente Reuven Rivlin: “I timori per la sicurezza degli ebrei tedeschi sono una capitolazione all’antisemitismo e l’ammissione che gli ebrei non sono di nuovo al sicuro sul suolo tedesco”, il monito del presidente israeliano. “Volevo dare una scossa con la mia dichiarazione e far capire al pubblico che dobbiamo agire prima che sia troppo tardi” la difesa di Klein. Tra coloro che hanno preso le parti del commissario governativo il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Josef Schuster: “Da tempo, ed è un dato di fatto, gli ebrei in alcune grandi città sono potenzialmente a rischio se sono identificati come tali. L’ho fatto notare già due anni fa” ha sottolineato Schuster, definendo quindi “importante” il monito di Klein. Intervistato da Pagine Ebraiche, Schuster è tornato sul tema.
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LA SECONDA EDIZIONE DEL SEMINARIO
Giovani e lavoro, al via Chance 2 Work
È iniziata con un incontro su “progetto professionale” e “consapevolezza di sé”, in svolgimento al Centro Bibliografico UCEI, la seconda edizione del progetto di alta formazione Chance 2 Work ideato da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Unione Giovani Ebrei d’Italia per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro a laureati e studenti universitari.
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QUI FERRARA - LA PRESENTAZIONE AL MEIS
Ebrei e denaro, lo stereotipo demolito
Gli ebrei del Medioevo erano tutti usurai? Mai uno stereotipo è stato più fuorviante e storicamente inattendibile, soprattutto in un periodo tanto stratificato e complesso. A gettare nuova luce e fornire una inedita chiave di lettura documentale, lo storico Giacomo Todeschini che ha presentato il volume “Gli ebrei nell’Italia medievale” (Carocci editore) al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, scatenando un vivace scambio di idee con Anna Esposito, già docente di Storia medievale alla Sapienza Università di Roma.
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Rassegna stampa
Mediazione sui confini
Possibile svolta negoziale tra i governi di Israele e Libano, almeno per quanto concerne la disputa sui confini marittimi e terrestri. “Rappresentanti dei due Paesi si vedranno a Naqura, vicino alla frontiera dove ha sede il quartiere generale della missione Unifil. Sarà un tavolo tripartito – spiega La Stampa – con la partecipazione dei mediatori Usa”. Il tutto, si legge, mentre “tra Hezbollah e Israele soffiano venti di guerra e la retorica bellica va a mille”.
In una intervista con il Corriere, rispondendo a una domanda sull’ostentazione del rosario da parte del ministro Salvini, il cardinale Gianfranco Ravasi afferma: “Cristo condanna chi prende i primi posti in sinagoga, chi allunga i filatteri, le pergamene con i versetti della Torah. Cristo perdona tutte le colpe, ma non sopporta le ipocrisie. Non esiste l’autosalvezza. Non ci si salva con le manifestazioni esteriori, ma con la profonda adesione alle scelte morali ed esistenziali”.
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LE NOMINE
Nuove
onorificenze
dal Quirinale
L'ex presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e l'avvocato Federico Ascarelli, attuale presidente della sezione capitolina del Benè Berith, tra gli insigniti dell’onorificienza di Commendatore della Repubblica Italiana assegnata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
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Una giusta provocazione

Ho trovato l’intervista di Guido Vitale ad Ha Keillah molto interessante, con una giusta provocazione sul ruolo, la percezione e l’incisività del rabbinato italiano. Il direttore Vitale ha lanciato una pietra nello stagno. Il problema è che non è più uno stagno, ma una palude
Perché il rabbinato italiano ha un serio problema di autorevolezza. Il re è nudo, anche se non ce lo vogliamo dire. Le energie dei miei colleghi sono oggi dedicate principalmente al tema della Casherut, dove c’è un ritorno economico anche legittimo ma senza benefici effettivi per le singole Comunità, benefici come la distribuzione di prodotti kasher controllati in Italia alle comunità italiane al prezzo di costo, o un controllo incrociato tra i prodotti esportati con timbro di kasherut e gli stessi che rimangono sul mercato italiano, senza timbro, ma ugualmente kasher.
Rav Pierpaolo Pinhas Punturello
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Il rogo dei libri

Due mesi fa i libri Harry Potter sono stati messi al rogo al termine della preghiera domenicale in alcune chiese nel nord della Polonia, perché ritenuto un libro blasfemo.
Molte volte la persecuzione nasce con il rogo dei libri.
David Bidussa, storico delle idee
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Fra trasformazione e declino

Comunque vadano le cose, di qui ai prossimi anni, alcune considerazioni sui mutamenti di scenario che stiamo vivendo in Europa vanno pur avanzate. Non per fare esercizio di preveggenza e men che meno per accodarsi a quei giudizi precostituiti che sembrano quasi godere delle configurazioni catastrofiste. Ché poi, mentre i secondi si cristallizzano da subito in pregiudizi, i primi rischiano di rivelarsi nella loro natura di gratuite manifestazioni di una falsa opinione, spacciata invece per capacità di analisi.
Claudio Vercelli, storico
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Il gioco delle tre buste

Da quest’anno, per iniziare il colloquio orale dell’esame di stato gli allievi non dovranno più presentare una tesina (con grande sollievo di noi insegnanti che dovevamo leggerle e correggerle); dovranno invece pescare una tra tre buste, il cui contenuto (un testo, un’immagine, un articolo, ecc.) dovrebbe offrire lo spunto per un discorso il più possibile interdisciplinare. La scelta del materiale da parte di ciascun allievo dovrà essere del tutto casuale (da ciò le tre buste) “per garantire a tutti i candidati trasparenza e pari opportunità”.
Anna Segre, insegnante
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Commedia all'italiana

Non c’è nulla di più patetico di una minaccia con la pistola scarica. Sembra proprio quanto abbia fatto in questi giorni il Vicepremier Di Maio, che crede di fare pressioni ad una nota azienda in procinto di spostarsi dall’Italia ritirandole 15 milioni di euro, quando solo in Italia la stessa azienda ne ha investiti decine e decine. Forse bisognerebbe spiegare al capo politico 5S a quanto ammontino i bilanci delle aziende internazionali.
Davide Assael, Presidente Associazione Lech Lechà
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